Età regia di Roma
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Roma dei Re | |||||||||
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Descrizione generale | |||||||||
Nome ufficiale: | ROMA | ||||||||
Lingue: | Latino | ||||||||
Capitale: | Roma | ||||||||
Forma politica | |||||||||
Forma di governo: | Monarchia | ||||||||
Rex: | Elenco | ||||||||
Organi deliberativi: | Senato romano | ||||||||
Nascita: | 753 a.C. con Romolo | ||||||||
Causa: | Fondazione di Roma | ||||||||
Fine: | 510 a.C. con Tarquinio il Superbo | ||||||||
Causa: | cacciata dei re | ||||||||
Territorio e popolazione | |||||||||
Bacino geografico: | Lazio | ||||||||
Territorio originale: | Roma | ||||||||
Economia | |||||||||
Risorse: | cereali, pastorizia | ||||||||
Produzioni: | vasellame, oreficeria, armi | ||||||||
Commerci con: | Etruschi, Greci, Sabini | ||||||||
Religione e Società | |||||||||
Religioni preminenti: | religione romana | ||||||||
Religione di stato: | religione romana | ||||||||
Classi sociali: | patrizi e plebei | ||||||||
Evoluzione storica | |||||||||
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Per Età regia, nella storia di Roma, si fa riferimento al periodo precedente l'istituzione della ResPublica, durante il quale la città fu retta da un sistema monarchico, al cui vertice era il re.
Indice |
[modifica] I sette re
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Sette furono secondo la tradizione i re di Roma che ressero la città dal 753 al 510 a.C., cioè dalla fondazione della città alla cacciata dei re. Questi erano, secondo quanto ci racconta Tito Livio nel suo Ab Urbe condita.
[modifica] I primi quattro re
I primi quattro re della tradizione Romana, di origine latina e sabina, cioè dei gruppi etnici originari, coprono un periodo di 137 anni nel corso dei quali la tradizione pone la nascita della città e delle sue tradizioni. Gli stessi re sembrano ricalcare, nella loro descrizione e negli atti loro attribuiti, un preciso ruolo in questo schema: vi è il fondatore, istitutore della regalità e dello Stato, il sacerdote, istitutore della religione, il guerriero, artefice dell'espansione militare, e il mercante, artefice della prosperità e della '"guerra giusta".
[modifica] Romolo (753 a.C. - 716 a.C.)
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Per approfondire, vedi la voce Romolo . |
Romolo fu il primo re di Roma e fondatore eponimo della città. Di origini latine, figlio del dio Marte e di Rea Silvia, figlia di Numitore, re di Alba Longa, secondo la tradizione fondò Roma tracciandone il confine sacro, il pomerio, il 21 aprile 753 a.C.. In tale occasione uccise il fratello gemello Remo, reo di aver varcato in armi il sacro confine.
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Per approfondire, vedi la voce Fondazione di Roma. |
Divenuto Rex, Romolo fu protagonista dell'unione dei primi romani coi vicini Sabini della città di Cures (come tramandato negli episodi del Ratto delle Sabine e di Tarpea), che si stanziarono sul Quirinale con il loro re, Tito Tazio, che condivise con Romolo il potere. Inoltre istituì il diritto d'asilo per i reietti delle città vicine, che costituirono le cento famiglie originarie, le gentes, rappresentate nel Senato, assemblea che riuniva i patres, cioè i capifamiglia. Dopo aver regnato 40 anni, Romolo, descritto nella leggenda come rapito in cielo durante una tempesta, fu dopo la morte e secondo i suoi stessi desideri divinizzato nella forma di Quirino, dio sabino venerato sul colle Quirinale. A lui è fatta risalire la tribù dei Ramnes.
Durante i successori latini di Romolo, Roma estese il suo potere sul Lazio, scontrandosi coi vicini Latini, mentre la città si estendeva sui sette colli e sulle piane sottostanti, bonificate e destinate a luoghi di traffici e mercati, il foro romano e il foro boario. La costruzione sul Tevere del Ponte Sublicio garantì alla città un ruolo di passaggio strategico per i traffici, incrementati dalla fondazione del porto di Ostia, mentre le Mura serviane ne caratterizzavano i confini così come si sarebbero mantenuti per lunghi secoli.
[modifica] Numa Pompilio (715 a.C. - 674 a.C.)
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Per approfondire, vedi la voce Numa Pompilio. |
Numa, di origine Sabina, fu il secondo re di Roma e regnò pacificamente 42 anni, istituendo i collegi sacerdotali (flamini, pontefici, salii e vestali) e riformando il calendario, basandolo sull'anno solare e stabilendo che durasse 12 mesi anziché i 10 fino ad allora in uso. A lui è fatta risalire la tribù dei Tities.
[modifica] Tullo Ostilio (673 a.C. - 641 a.C.)
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Per approfondire, vedi la voce Tullo Ostilio. |
Terzo re di Roma, regnò 32 anni, costruì la Curia, sede delle riunioni del Senato, e fu un re guerriero, scontrandosi con Alba (come tramandato nell'episodio dello scontro tra Orazi e Curiazi), conquistandola e deportandone la popolazione a Roma, sul Celio. A lui è fatta risalire la tribù dei Lucres.
[modifica] Anco Marzio (640 a.C. - 616 a.C.)
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Per approfondire, vedi la voce Anco Marzio. |
Quarto re di Roma, di origine sabina, regnò 25 anni: fondò il porto di Ostia alla foce del Tevere, costruì il ponte Sublicio e promosse i commerci. Fortificò il Gianicolo e si scontrò coi Latini a Medullia, deportando gli sconfitti nella valle Murcia, tra Palatino e Aventino. Istituì il collegio dei feziali. A lui è fatta risalire la fondazione della Plebe.
[modifica] I Tarquini
Ai primi re autoctoni, successero re dai nomi etruschi, i Tarquini, indicando in tal modo come negli ultimi 106 anni dell'età monarchica Roma fosse venuta a trovarsi sotto l'influenza dei potenti vicini settentrionali, gli Etruschi, in quel momento all'apogeo della loro potenza. Con la cacciata dell'ultimo re etrusco, si ha l'instaurarsi del sistema repubblicano.
[modifica] Tarquinio Prisco (616 a.C. - 579 a.C.)
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Per approfondire, vedi la voce Tarquinio Prisco. |
Quinto re di Roma, di origine greca ed etrusca, regnò 37 anni potenziando l'esercito e combattendo Sabini, Latini e gli stessi Etruschi. Ampliò il Senato ed eresse il Circo Massimo e la Cloaca Massima, permettendo lo sviluppo della zona del Foro. Avviò la costruzione del tempio di Giove Capitolino sul Campidoglio. Celebrò il primo trionfo e introdusse l'uso delle insegne regali (scettro, toga purpurea, la sella curule e fasci littori). Morì assassinato in una congiura.
[modifica] Servio Tullio (578 a.C. - 535 a.C.)
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Per approfondire, vedi la voce Servio Tullio. |
Sesto re di Roma, di origini servili, ma poi genero di Tarquinio Prisco, regnò 43 anni riformando l'esercito includendovi la plebe. Si scontrò con Veio, Cere e Tarquinia e modificò la tradizionale ripartizione delle tribù romane su base gentilizia, creando quattro tribù urbane (Suburana, Palatina, Esquilina, Collina) e diciassette tribù rustiche (extra-urbane). Eresse numerosi templi mirando a rendere Roma il principale centro spirituale della regione. Fu assassinato in un colpo di stato dal successore Tarquinio il Superbo.
[modifica] Tarquinio il Superbo (535 a.C. - 509 a.C.)
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Per approfondire, vedi la voce Tarquinio il Superbo. |
Settimo e ultimo re di Roma, regnò 35 anni, negando la sepoltura al predecessore e scontrandosi con le città vicine. Resosi sempre più inviso al patriziato romano, venne rovesciato e cacciato dalla città col pretesto di una violenza condotta dal figlio Sesto alla patrizia Lucrezia. Tentò, sostenuto dagli alleati etruschi di rientrare in città, ma non riuscì nell'intento e a Roma fu istituita la Repubblica.
[modifica] Il Rex
Il Rex era nella Roma arcaica il supremo magistrato, eletto (ad esclusione di Romolo, re in virtù di fondatore della città) dai capifamiglia, i patres, per reggere e governare la città. Non esistono riferimenti riguardanti un principio ereditario nell'elezione dei primi quattro re latini, mentre per i successivi tre re etruschi fu stabilito un principio di discendenza matrilineare. Di conseguenza gli storici antichi ritennero che i re fossero scelti tenendo conto delle loro virtù.
Insegne del Rex erano dodici littori recanti fasci dotati di asce, la sedia curule, la toga rossa (Toga Picta), le scarpe rosse e il diadema bianco sul capo. Egli deteneva sia il potere politico e giudiziario, coadiuvato da un organo consultivo costituito dai patres, il Senato, e quello militare, riuniti assieme nel concetto romano di Imperium, cioè di potere maggiore.
Il re aveva inoltre funzioni sacrali, rappresentando Roma e il suo popolo di fronte agli Dei romani. Come tale egli aveva il controllo sul calendario. Romolo venne inoltre deificato nella persona di Quirino, dio sabino venerato sul Quirinale. Tali funzioni permasero anche dopo la fine della monarchia con la figura del Rex Sacrorum.
[modifica] L'ottavo re di Roma
La tradizione ricorda che i re furono sette, non citando tra questi Tito Tazio, re dei Sabini del Quirinale, che pure fu associato a Romolo nell'unione tra i due popoli, e quindi regnò, anche se per un solo anno, col suo collega sulla Città Eterna. Con lui era imparentato il secondo re, Numa, avendone sposato la figlia.
I sette re di Roma | ||
Romolo | Numa Pompilio | Tullo Ostilio | Anco Marzio | Tarquinio Prisco | Servio Tullio | Tarquinio il Superbo | ![]() |
Portale Roma
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