Epimeteo (astronomia)
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Scoperta |
18 dicembre 1966 | |
Scopritore |
Richard L. Walker | |
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(epoca di riferimento: 31 Dicembre 2003)
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Semiasse maggiore | 151410 ± 10 km | |
Periodo orbitale | 0,694333517 giorni | |
Inclinazione rispetto all'equat. di Saturno |
0.351 +- 0.004 | |
Eccentricità | 0.0098 | |
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Dimensioni | 135x108x105 km | |
Diametro medio | 113 km | |
Massa |
5.304 +- 0.013 × 1017 kg
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Densità | 0.69 +- 0.11 g/cm^3 | |
Periodo di rotazione | Rotazione sincrona | |
Inclinazione assiale | 0 | |
Temperatura superficiale |
~78 K (media)
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Albedo | ~0,50 | |
Magnitudine apparente da Terra |
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Magnitudine apparente da Saturno |
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Magnitudine app. | ||
Diametro apparente da Terra |
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Diametro apparente da Saturno |
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Parallasse | ||
Moto proprio | ||
Velocità radiale |
Epimeteo (o Epimetheus, in greco Επιμηθεύς) è un satellite naturale di Saturno. Deve il suo nome all'Epimeteo della mitologia greca, figlio di Giapeto e di Climene. È stato anche designato come Saturno XI.
Indice |
[modifica] Scoperta
Epimeteo occupa essenzialmente la stessa orbita di Giano. Questo ha provocato una certa confusione tra gli astronomi, che pensarono ci fosse solo un corpo celeste in quella orbita e non riuscirono a capire le caratteristiche orbitali, perché tentarono di conciliare le osservazioni di due corpi distinti considerandole come un oggetto singolo.
È stato osservato da Audouin Dollfus il 15 Dicembre 1966, che propose il nome "Giano" (Janus) [1]. Il 18 Dicembre Richard Walker effettuò una osservazione simile ed è stato riconosciuto come scopritore[2]. Tuttavia all'epoca si pensava che ci fosse un solo satellite, conosciuto ufficiosamente come "Giano", che occupava quell'orbita.
Dodici anni dopo, nell'Ottobre 1978, Stephen M. Larson e John W. Fountain capirono che le osservazioni del 1966 potevano essere spiegate dalla presenza di due oggetti distinti (Giano ed Epimeteo) che condividevano orbite molto simili. Questa ipotesi venne confermata nel 1980 dalla sonda Voyager 1, quindi Walker, Larson e Fountain sono ufficialmente co-scopritori di Epimeteo.
La scoperta della sonda Voyager era stata chiamata temporaneamente S/1980 S 3, e venne chiamata ufficialmente "Epimeteo" nel 1983, che se il nome era stato usato ufficiosamente fin dalla proposta di Dollfus dal 1966.
[modifica] Relazioni tra le orbite di Epimeteo e Giano

Giano ed Epimeteo sono "co-orbitali"; il raggio orbitale di Giano è attualmente solo di 50 Km inferiore a quello di Epimeteo. Tali orbite, essendo molto vicine, hanno velocità maggiori e i due satelliti inevitabilmente si avvicinano e a prima vista sembrerebbe inevitabile una collisione. Tuttavia quando il satellite interno raggiunge il satellite esterno la loro mutua attrazione gravitazionale aumenta la quantità di moto della luna interna e aumenta la sua orbita, che causa un rallentamento. Nello stesso momento, il satellite esterno perde una quantità di moto uguale e scende in un'orbita inferiore, accelerando. Quindi i satelliti si "scambiano" le orbite e si separano nuovamente, senza sorpassarsi e senza neppure avvicinarsi eccessivamente (la loro distanza non è mai inferiore a 10000 Km). Lo scambio avviene ogni quattro anni; l'ultimo avvicinamente è avvenuto il 21 Gennaio 2006 [3] e il prossimo avverrà nel 2010, quando il raggio orbitale di Giano aumenterà di circa 20 Km e quello di Epimeteo diminuirà di circa 80 Km (l'orbita di Giano viene meno influenzata a causa della sua massa, quattro volte maggiore rispetto a quella di Epimeteo). In base alle attuali conoscenze, questa disposizione è unica nel sistema solare.
Questa relazione tra le orbite può essere compresa come una applicazione del problema dei tre corpi, dove il terzo corpo è costituito da Saturno e le due lune hanno approssimativamente la stessa dimensione. Gli asteroidi troiani e l'orbita a ferro di cavallo di 3753 Cruithne rispetto alla Terra costituiscono altri esempi di questo problema, oltre a dozzine di altri oggetti [4].
[modifica] Caratteristiche fisiche

Su Epimeteo sono presenti diversi crateri più grandi di 30 Km di diametro, assieme a piccole e grandi creste e solchi. I crateri indicano che Epimeteo dovrebbe essere piuttosto antico. Potrebbe derivare, assieme a Giano, da un singolo corpo successivamente disgregato in due differenti oggetti. Dalla sua densità molto bassa e dal suo relativamente alto albedo si pensa che sia un corpo ghiacciato e poroso, tuttavia questi dati non sono certi, e devono essere confermati.
È previsto che la sonda Cassini effettuerà un flyby di Epimeteo il 3 Dicembre 2007.
[modifica] Collegamenti esterni
- (EN) The Planetary Society: Epimetheus
- (EN) 'Solar System Dynamics' by Murray and Dermott The standard text on the subject, describes the orbits in detail.
- (EN) Quicktime illustration of co-orbital motion from Murray and Dermott
- (EN) Cassini image of Janus and Epimetheus near the time of their orbital swap.
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