Elegia
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L'elegia è la denominazione del genere letterario che raggruppa i componimenti lirici della poesia greca e romana accomunati da una forma metrica specifica, e da una diversità di argomenti in opposizione all'epica. Il termine elegia, dopo un periodo di abbandono in età medievale ricompare nella poesia europea, ma la sua definizione fu collegata al contenuto e non più alla forma metrica.
Indice |
[modifica] Origini
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Per approfondire, vedi la voce Elegia greca. |
Il termine "elegia" indicava inizialmente qualunque componimento il cui metro era il distico elegiaco (esametro + pentametro dattilico). Il termine orientale del flauto (élegos) darebbe il nome al componimento, ma non mancano le fantasiose ipotesi degli antichi, secondo i quali "elegia" deriverebbe da έλεγοσ, col significato di "lamento funebre", o da «έ έ λέγειν», cioè "dire ahi, ahi!". Il suono del flauto accompagnava la recitazione. L'elegia greca ha un tono oggettivo, e anche nei casi in cui essa usa la prima persona singolare, essa si offre a un'interpretazione problematica: il cosiddetto io lirico è infatti normalmente la persona loquens (maschera parlante) di una collettività a cui l'esecutore chiede di immedesimarsi. Era eseguita in diverse occasioni, incentrate intorno al momento del simposio.
Dal VII secolo AC in poi, l'elegia è usata per celebrare molteplici occasioni della vita pubblica e privata: accanto a componimenti di carattere guerresco, esortativo, polemico vi sono elegie politiche, moraleggianti e marcatamente erotiche.
Nel corso dell'Ellenismo i destini dell'elegia si confusero con quelle dell'epigramma e del poema didascalico: da tale commistione prese le mosse l'elegia latina.
[modifica] Elegia latina
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Per approfondire, vedi la voce Elegia latina. |
Il tratto distintivo dell'elegia latina è l'impostazione maggiormente soggettiva ed autobiografica, che non ha che pochissimi precedenti nei poeti elegiaci ellenistici. Callimaco esclude ogni elemento autobiografico dalle elegie riservandolo agli epigrammi. L'elegia fu usata anche come espressione di lutto, nelle lamentazioni funebri: l'associazione dell'elegia al pianto divenne un topos (Orazio, Ars poetica - Ovidio, Amores). Lo status di autorità letteraria e stilistica accordato a questi autori ebbe un ruolo decisivo nell'evoluzione del genere letterario.
[modifica] L'eredità classica
[modifica] in letteratura
Nella latinità umanistica si ritrova il termine elegia come conseguenza della lettura dei classici latini: questo segnò il trapasso del significato della parola a poesia di argomento luttuoso o malinconico nel passaggio dalla lingua latina ai volgari locali. Nacquero così interi filoni di poesia "elegiaca". Tralasciando l'elegia neolatina si elencano titoli di poesie o raccolte poetiche europee in lingua volgare o nazionale in cui compare esplicitamente il termine.
- di Giovanni Boccaccio: Elegia di Madonna Fiammetta, (1343)
- di Chidiock Tichborne: Elegy, (1586)
- di Luis Pereira Brandao: Elegiada, (1588)
- di John Donne: Elegies, (1601)
- di Paolo Rolli: Elegie, (1715)
- di Alexander Pope: Elegy to the Memory of an Unfortunate Lady, (1717
- di Thomas Gray: Elegy Written in a Country Churchyard, (1751)
- di Johann Wolfgang von Goethe: Römische Elegien (Elegie romane), (1795)
- di Giacomo Leopardi tra le Poesie sparse ne compare una intitolata Elegia II
- di Giosuè Carducci il decimo dei Rime e ritmi sta l'Elegia del Monte Spluga
- di Sergio Corazzini scrisse una raccolta intitolata Elegia nel 1906
- di Rainer Maria Rilke: Duineser Elegien (Elegie duinesi), (1923)
- di Gabriele d'Annunzio: Elegie Romane, (1906)
- di Luis Cernuda: Egloga, Elegia, Oda, (1936)
- di Emilio Ballagas: Elegia sin Nombre, (1936)
- di Andrea Zanzotto: Elegia e altri versi, (1954)
- di Carles Riba: Elegies de Bierville, (1942)
- di Marcus Vinicius Moraes: Cinco Elegias, (1943)
- di Silvio D'Arzo: Elegia alla Signora Nodier, (1943)
- di Salvatore Quasimodo:Elegia è il titolo di una poesia di Giorno dopo Giorno (1945)
- di Bertold Brecht: Buckower Elegien, (1953)
- di Nicolas Guillen: Elegias Antillanas, (1955)
- di Josif Brodsky: "Bolshaja Elegija Dzonu Donnu, (Elegia per John Donne) (1963)
- di Zbigniew Herbert: Elegia na Odejscie (Elegia per la partenza), (1990)
- di Ben Okri: African Elegy (1992)
[modifica] nella musica
Il Romanticismo musicale si appropriò del termine per definire composizioni di carattere funebre o semplicemente melanconico: tra quelle il cui titolo è esplicitamente elegia vanno ricordate
- di Henri Vieuxtemps Elegia op. 30 per violino e pianoforte (1854)
- di Antonio Bazzini Elegia op. 35 n. 1 per violino e pianoforte (o orchestra) (1860)
- di Franz Liszt Elegia per violoncello, pianoforte, arpa, harmonium (1874)
- Seconda Elegia per violino (o violoncello) e pianoforte (1877)
- di Gabriel Fauré Élégie per violoncello e orchestra op. 24 (1879)
- di Pietro Mascagni Elegia per soprano, violino e pianoforte (1880)
- di Piotr Ilič Čaikovskij Elegia in memoria di Ivan V Samarin per orchestra (1884)
- di Giacomo Puccini Crisantemi - elegia per quartetto d'archi ((1890)
- di Sergei Rachmaninoff Elegia per pianoforte op 3 no.1(1892)
- di Alexander Glazunov Elegia op. 44 per viola e pianoforte (1893)
- di Ferruccio Busoni Elegie per pianoforte (1907-1909)
- di Edward Elgar Elegia op. 58 per orchestra d'archi (1909
- di Alfredo Casella Elegia eroica op. 29 per orchestra (1916)
- di Igor Stravinskij Élégie per viola sola (1941)
- di Charles Ives An Elegy to Our Forefathers (1911) primo movimento dell'Orchestral set n. 2
- di Nino Rota Elegia per oboe e pianoforte (1955)
- di Francis Poulenc Élégie per corno e pianoforte (1957)
- di Giacinto Scelsi Elegia per Ty per viola e violoncello (1958)
- di Hans Werner Henze Elegy for young lovers (Elegia per giovani amanti), opera in 3 atti su libretto di Wystan H. Auden e Chester Kallmann (1959-1960)
- di Alan Rawsthorne Elegy per chitarra, (1971)
- di Aldo Clementi Elegia per flauto e 12 strumenti (1979-1981)
- di Massimo Botter Elegia per soprano, mezzosoprano e clarinetto (1993)
- di Vinko Globokar Élégie balkanique per flauto, chitarra e percussioni (1992)
- di Ennio Morricone Elegia per Egisto per violino solo (1993)
- di Vittorio Fellegara Elegia - hommage à Fauré per quartetto d'archi e chitarra (1994)
- di Fabrizio Bastianini Funeral Elegy (1997)
[modifica] Curiosità
- La filmografia del regista russo Alexandr Sokurov è ricca di elegie tra le quali si possono mezionare Elegia moscovita, Elegia pietroburghese e Elegia sovietica.
- Un numero rilevante di gruppi musicali inglesi e americani hanno intitolato loro canzoni Elegy
- Elegia è anche il titolo di un disco del cantautore italiano Paolo Conte
[modifica] Voci correlate
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