Chiesa di Sant'Antonio abate (Lugano)
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A Lugano, nel cuore della città vecchia, in piazza Dante la chiesa di Sant'Antonio abate, è un edificio orientato a sud, costruito sul posto di una chiesa dei religiosi Umiliati del sec. XIII, ordine che nel 1571 fu sciolto dal Papa San Pio V, quindi il convento nel 1598 passò ai frati Somaschi che lo destinarono a collegio (soppresso nel 1852) ed eressero l'edicio cultuale tra il 1633 e il 1652; Pietro Ruspini promosse una ristrutturazione negli anni 1667-1676;la sistemazione del lato est e del campanile risale agli anni 1914-1915; l'arch. Giuseppe Bordonzotti (1877-1932) di Croglio realizzò la facciata neobarocca rivestita di mattoni nel 1918. Restauri nel 1952, 1968-1970 e 1978.
All'interno la navata si presenta come un'aula rettangolare voltata a botte con due cappelle laterali e coro semicircolare. La navata è scandita da lesene con capitelli corinzi reggenti la vigorosa trabeazione di linea spezzata, ornata di ricchi stucchi eseguiti nel 1652 da Luca Corbellini e da Girolamo Rossi nel 1683. Sulla volta della navata: rosette in stucco di G. Rossi contenenti l´Esaltazione della Croce e la Trinità dipinte nel 1684 da Francesco Antonio Giorgioli (1655-1725) da Meride e Sant'Antonio abate in Gloria del 1670, opera di Carlo Pozzi.
Nella prima cappella laterale destra, tela di Giuseppe Antonio Petrini di Carona con il Transito di San Giuseppe, 1715-1716; nella seconda: l'olio su tela del 1729 e ritoccato nel 1744, raffigurante la Madonna col Bambino e San Gerolamo Emiliani e quello con Sant'Anna, la Vergine e Gioacchino. Nel presbiterio sopra l'altare maggiore, realizzato nel 1735 dai fratelli Buzzi, la mostra inquadra la pala con la Gloria di Sant'Antonio abate, dipinta nel 1734 da Giuseppe Antonio Petrini. Le pareti del coro son abbellite con le fastose quadrature illusionistiche eseguite dai fratelli Giacomo Antonio e Antonio Francesco Giovannini, con due affreschi di Francesco Maria Bianchi con le Tentazioni di Sant'Antonio abate e la Guarigione dell'appestato. Nella seconda cappella di sinistra: l'altare reca l'olio su tela dell´Angelo custode, dipinto seicentesco di Gerolamo Bianchi. Nella prima cappella i fratelli Giovanni Antonio (1719-1811) e Giuseppe Antonio Maria Torricelli (1710-1808) nel 1749 dipinsero gli affreschi con Episodi della vita di San Gerolamo Emiliani. Le tribune dell'organo sono sistemate negli spazi tra le cappelle. Il pulpito fu realizzato nel 1710.
[modifica] Bibliografia
- B. Alberes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano, 1980, 265-266.
- AA,VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 305-306.