Basilica Palladiana
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(Johann Wolfgang von Goethe, da Il viaggio in Italia)
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La Basilica Palladiana è un edificio pubblico che affaccia su Piazza dei Signori a Vicenza. Il suo nome è indissolubilmente legato all'architetto rinascimentale Andrea Palladio, che lo riprogettò aggiungendo ad una preesistente costruzione gotica le celebri logge in marmo bianco a serliane.
[modifica] Storia

L'edificio su cui in seguito sarebbe intervenuto Palladio era il Palazzo della Ragione, realizzato secondo il progetto di Domenico da Venezia, che inglobava a sua volta due edifici pubblici preesistenti, una importante strada di comunicazione tra il centro, il Borgo di Berga e Campo Marzo. Alla sinistra dell'edificio sorge tuttora la torre detta dei Bissari (XII secolo), alta 82 m, il cui pinnacolo è del 1444.
Realizzato in forme goticheggianti verso la metà del Quattrocento, il Palazzo della Ragione nel suo piano superiore è interamente occupato da un enorme salone senza supporti intermedi, il salone del Consiglio dei Quattrocento. L'ambiziosa copertura a carena di nave rovesciata, ricoperto da lastre di rame, in parte sollevata da grandi archivolti, era ispirata a quella realizzata nel 1306 per il Palazzo della Ragione di Padova. Il rivestimento della facciata gotica fu realizzato a rombi in marmo rosa e giallino di Verona, ed è tuttora visibile dietro l'aggiunta palladiana.
Dopo il completamento del Palazzo della Ragione, furono commissionate all'architetto Tommaso Formenton le logge che avrebbero dovuto cingere tutto il palazzo, ma questa realizzazione fu soggetta a numerose difficoltà strutturali, a causa anche della natura incoerente del terreno di fondazione, e dovette essere più volte sospesa.
Agli inizi del XVI secolo il doppio ordine di portici e logge, peraltro parzialmente incompiuto, crollò, motivo per cui il Consiglio convocò negli anni successivi numerosi tra i maggiori architetti dell'epoca come consulenti per il difficile problema del rifacimento. Tra questi Jacopo Sansovino nel 1538, Sebastiano Serlio nel 1539 e Giulio Romano (il quale elaborò anche il disegno per un'ipotesi di facciata). A seguito di un concorso, il progetto fu commissionato dal Consiglio dei Cento nel 1549 al quarantenne Andrea Palladio (1508-1580), che aveva proposto la propria idea fin dal 1545: la sua costruzione impegnò l'architetto per il resto della sua vita. L'edificio fu completato postumo nel 1614, 34 anni dopo la morte del suo progettista.
Si tratta dell'unica opera edificata in pietra dura dall'architetto rinascimentale a Vicenza. Palladio con le sue logge classicheggianti risolse i difficili problemi statici e con l'uso della serliana adottò un ingegnoso stratagemma per nascondere le differenti distanze tra i pilastri ereditatate dai precedenti cantieri, mantenendo inalterata la dimensione dell'arco e variando quella delle aperture laterali.
La balaustra venne adornata con statue di Albanese, Grazioli, Rubini.
Il palazzo così "ricostruito" fu denominato basilica dallo stesso Palladio, in quanto si richiamava al modello della basilica romana, di uso civile. Rimase quindi ricordato come Basilica Palladiana dal nome del suo architetto e conserva, a seguito di numerosi restauri (l'ultimo terminato nel 2002), l'aspetto dell'opera cinquecentesca progettata dal Palladio. Sotto la Repubblica di Venezia costituiva il fulcro di attività non solo politiche (consiglio cittadino, tribunale) ma anche economiche.

Malgrado fosse stata inserita dagli Alleati tra i monumenti che non dovevano essere colpiti durante gli attacchi aerei, nel corso della seconda guerra mondiale la Basilica durante un bombardamento fu danneggiata da una bomba incendiaria che ne distrusse la copertura originale, la quale venne per quanto possibile fedelmente ricostruita. L'altopiano dei sette comuni donò il legno necessario.
Oggi la Basilica Palladiana, dotata di tre spazi espositivi indipendenti, è sede di mostre d'architettura e d'arte d'interesse mondiale.
Dall'inizio del 2007 sono iniziati imponenti lavori di restauro del monumento. La cupola verrà sezionata e gli attuali arconi portanti (in cemento armato) verranno rimossi e sostituiti da leggeri archi in legno (come nella soluzione originaria). Tutte le facciate verranno pulite e ristrutturate. Infine la basilica verrà dotata di una nuova illuminazione. Per decisione del comune il restauro non sarà invasivo. Una gru è stata montata in Piazza delle Erbe ma la basilica non verrà mai chiusa alla vista del pubblico con impalcature. Attraverso una serie di proiezioni chiunque potrà vedere lo stato di avanzamento dei lavori. Per l'anno palladiano del 2008 si parla anche di una possibilità di far visitare il cantiere a chi ne fa richiesta per cogliere ed apprezzare aspetti che, in condizioni normali, potrebbero sfuggire all'occhio del turista e dei vicentini. I lavori termineranno a fine 2008 e avranno un costo complessivo di 15 milioni di euro interamente finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona.
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