Arthur Koestler
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Arthur Koestler (Budapest, 5 settembre 1905 - Londra, 3 marzo 1983) è stato uno scrittore ungherese.
[modifica] Cenni biografici
Il padre era ungherese e la madre austriaca, entrambi di origine ebraica. Nei primi anni venti la famiglia si trasferì a Vienna, dove Koestler frequentò il Politecnico della città.
Nel 1926 abbandonò l'Europa e si trasferì con i primi coloni in Palestina, allora possedimento inglese. Assunto da un giornale tedesco, divenne inviato da Gerusalemme, per poi trasferirsi in Germania, per assumere la carica di condirettore del Berliner Zeitung am Mittag, iscrivendosi successivamente al Partito comunista.
Nel 1934 si rifugiò a Parigi per sfuggire alle persecuzioni razziali naziste. Continuò la sua attività di giornalista indipendente, denunciando sempre il pericolo costituito dal regime nazista.
Inviato in Spagna per seguire gli sviluppi della guerra civile spagnola, venne catturato e condannato a morte dall'esercito franchista. L'intervento della diplomazia britannica gli salvò la vita.
Tornato in Francia nel 1939, decise di abbandonare il partito comunista, di cui abiurò l'ideologia a seguito delle grandi purghe e deportazioni Staliniane. Scrisse "Buio a mezzogiorno", il cui protagonista è un uomo del Partito Bolscevico sovietico che cade vittima del sistema di persecuzione di cui egli stesso aveva fatto parte. Il romanzo gli provocò l'ostilità di numerosi intellettuali di sinistra vicini al partito comunista.
Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale le autorità della Francia occupata lo tennero per qualche mese in un campo di detenzione; liberato, si arruolò nella Legione Straniera, per sfuggire alla deportazione sotto il regime collaborazionista della Repubblica di Vichy governata dal generale Pétain. Riuscì in tal modo a raggiugere Londra, dove si stabilì definitivamente, prendendo anche la cittadinanza britannica.
Nel secondo dopoguerra continuò l'attività di scrittore e polemista, su posizioni decisamente anticomuniste. Fu anche insignito dell'Ordine dell'Impero Britannico.
Nel 1983 Koestler, ormai ammalato del morbo di Parkinson e di leucemia, si suicidò insieme alla terza moglie Cynthia. Era da tempo un sostenitore dell'eutanasia.
[modifica] Bibliografia essenziale
- Dialogo con la morte (1937) - Il Mulino, Bologna, 1993
- I gladiatori (1939)
- Buio a mezzogiorno (1940)
- Schiuma della terra (1941) - Il Mulino, Bologna, 1989
- Arrivo e partenza (1943) - A Mondadori, 1966
- Lo Yogi e il commissario (romanzo) (1945) - Liberal, 2002
- Ladri nella notte (1946)
- I sonnambuli - Storia delle concezioni dell'Universo (1959) - Jaca Book, Milano, 1982
- La scrittura invisibile - Autobiografia 1932-1940 (1960) - Il Mulino, Bologna, 1991
- Freccia nell'azzurro - Autobiografia 1905-1931 (1969) - Il Mulino, Bologna, 1990
- L'età del desiderio (romanzo) (1951) - Jaca Book, Milano, 1982
- Il caso del rospo ostetrico (romanzo) - Jaca Book, Milano, 1979
- Il bar del crepuscolo. Un'evasione in quattro atti , Fondazone Liberal, Roma, 2003
- La tredicesima tribù. Storia dei cazari, dal Medioevo all'Olocausto ebraico , UTET Università, Torino, 2003
- L' atto della creazione , Astrolabio Ubaldini, 1975
- La sfida del caso. Esperimenti e speculazioni , Astrolabio Ubaldini, 1974
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