Antonio de' Medici
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Don Antonio de' Medici (Firenze, 29 agosto 1576 – Firenze, 2 maggio 1621) è stato un nobiluomo e diplomatico italiano, fu un personaggio controverso della famiglia Medici, legato alla relazione fra il granduca Francesco I de' Medici e la nobile veneziana Bianca Cappello..
Francesco, sposato con Giovanna d'Austria, si era invaghito della bella Bianca, pure essa sposata. La loro relazione era quindi clandestina e grande scalpore aveva suscitato l'assassinio del marito di lei, morto in circostanze mai precisate.
Quando anche la moglie di Francesco morì i due poterono finalmente sposarsi nel 1579, anche se per prudenza in un primo momento le nozze furono celebrate segretamente, per via della ferma opposizione di tutta la famiglia granducale verso la donna che era stata per Francesco fonte di scandalo e concubinaggio.
Non sorprende quindi che il figlio della coppia, Don Antonio appunto, l'unico maschio sopravvissuto a Francesco, non fosse mai accettato come erede ufficiale del Granducato e aspramente avversato dallo zio, il Cardinale Ferdinando, poi granduca con il nome di Ferdinando I dopo l'improvvisa morte di Francesco di Bianca Cappello nella Villa di Poggio a Caiano nel 1587.
In realtà non è mai stato chiarito il vero lignaggio di Don Antonio, nascosto fin dall'epoca della sua nascita dagli intrighi e le trame di palazzo. Alcune voci lo indicano come figlio di una serva di Bianca, e di conseguenza semplicemente adottato dalla coppia: non stupirebbe d'altronde una simulazione di gravidanza da parte di Bianca Cappello, la quale aveva il vantaggio che il Granduca Francesco non aveva ancora avuto nessun erede maschio da sua moglie legittima, che ciò potrebbe essere stato un motivo per ripudiarla e magari prenderla come sposa se le avesse saputo garantire un erede prima di Giovanna. Dopo una serie di ben sei figlie femmine (alcune morte infanti) Francesco avrebbe avuto il primo erede proprio in Antonio, con la possibilità di legittimarlo alla successione dinastica; Giovanna ebbe un figlio maschio solo un anno dopo, Filippo, ma egli morì all'età di tre anni (forse anche in questo caso ci fu qualche intrigo di potere), dopo che anche sua madre era deceduta nel 1578.
Antonio nella sua vita fu sempre tenuto in ombra dallo zio, il Granduca Ferdinando, il quale gli riconobbe un appannaggio regale di tremila scudi l'anno, pur obbligandolo a rinunciare al titolo principesco e a ogni pretesa sull'eredità del padre. Visse in alcune delle ville di famiglia, come quella di Marignolle o il Casino Mediceo di San Marco e viaggiò molto.
Dopo essere stato nominato Cavaliere di Malta (1594), venne inviato come diplomatico o messo granducale in Francia (1598), a Milano (1598), a Genova (1599), a Bologna (1601), a Livorno (1602, 1603, 1614), a Roma (1605), a Mantova (1608), a Ravenna (1608). In Spagna ricevette l'appellativo di "Don".
[modifica] Discendenza
Ebbe cinque figli, tre dei quali con Artemisia Tozzi (originaria di Lucca, m. 1643):
- Maria, illegittima, monaca nella Santissima Annunziata si sa solo che nel 1600 donò un altare argenteo alla basilica
- Maddalena (1610-?), illegittima nata da un donna bolognese, monaca a San Giovannino dei Cavalieri dal 1624
- Paolo de' Medici (1616-1656), figlio di Artemisa Tozzi, destinato alla carriera militare
- Giulio (1617-1670), figlio di Artemisa Tozzi, prete
- Anton Francesco de' Medici (1618-1659), figlio di Artemisa Tozzi
Dopo la morte di antonio, Artemisia venne confinata nel monastero di San Clemente.