Amba Aradam
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L'Amba Aradam è un'amba (rilievo montuoso) situato a Sud di Macallè e 100 km a Nord di Addis Abeba (Etiopia), nella zona del Debra Behan. Il monte è noto principalmente per la battaglia che le truppe italiane guidate dal duca di Pistoia combatterono per conquistarla il 15 febbraio 1936, e per il massacro avvenuto tre anni dopo, per reprimere la resistenza etiope.
Questo episodio fu parte della più vasta serie di operazioni militari svolte nel contesto della battaglia dell'Endertà (guerra d'Etiopia).
Tra il 9 e l'11 aprile 1939, una carovana di partigiani guidati da Abebè Aregai, leader del movimento di liberazione Etiope, fu individuata dall'aviazione italiana e si rifugiò nella grotta di Amezena Washa (Antro dei Ribelli) del monte Amba Aradam.
La carovana era composta da membri della resistenza, ma anche dai loro parenti, che garantivano la cura dei feriti, oltre che da donne, vecchi e bambini.
Il 9 aprile 1939 il plotone chimico della divisione Granatieri di Sardegna attaccò i partigiani di Aregai usando bombe a gas d'arsina ed iprite. Solo quindici persone riuscirono a scappare dalla grotta. La maggior parte di quanti vi si erano rifiugiati morì. Ottocento persone arresesi all'alba dell' 11 aprile furono fucilate. Coloro che all'interno della grotta continuarono la resistenza furono uccisi con lanciafiamme.
Le estese ramificazioni della grotta resero molto difficile esplorarla per stanare i membri della resistenza che ancora vi si rifugiavano. Il comando militare italiano diede quindi ordine di ostruirla[1]:
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« Si prevede che fetore cadaveri et carogne impediscano portare at termine esplorazione caverna che in questo sarà ostruita facendo brillare mine » |
(Telegramma del Governo Generale)
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[modifica] Curiosità
- Gli eventi accaduti in questa località hanno originato il termine italiano ambaradan.
- A Roma una famosa via porta il nome di "Via Amba Aradam"
[modifica] Note
- ^ Paolo Rumiz, "Etiopia: quella strage fascista mai raccontata"La Repubblica, 22 Maggio 2006.