Statue stele
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Le statue stele sono monumenti in pietra, generalmente roccia di arenaria, solitamente di tipo antropomorfo.
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[modifica] Ritrovamenti in Lunigiana
La prima statua stele venne rinvenuta nel 1867 in località Novà, a Zignago, in provincia della Spezia. Nel 1886 due piccole stele rettangolari vennero ritrovate dodici metri sotto il livello del mare nel Golfo della Spezia, andate poi sfortunatamente perdute. Gli ultimi ritrovamenti di statue stele risalgono al 2005 nel comune di Mulazzo. Esse sono risalenti dalla tarda preistoria all'arrivo dei romani, in un periodo storico che va presumibilmente dal III millennio a.C. al VI secolo a.C., rinvenute nella Lunigiana. I luoghi delle scoperte interessano principalmente il punto d’incontro della Magra con i torrenti Aulella e Taverone, la zona della selva di Filetto, la zona di Sorano a Filattiera e la Lunigiana orientale.
Il numero di statue stele ritrovate è minimo rispetto a quelle ancora seppellite nei boschi o murate in vecchie case.
[modifica] Simbologia
Le statue rappresentano uomini, sempre con un pugnale, o donne con i loro tratti estremamente stilizzati. Esistono ritrovamenti acefali.
Il loro significato è destinato a rimanere oscuro. Forse rappresentavano dei e dee come la Dea Madre , o raffigurano eroi del tempo oppure venivano utilizzate come elementi di decoro funerario.
[modifica] Tipologia e gruppi evolutivi
Le statue stele possono essere suddivise in tre gruppi principali, secondo l’evoluzione tecnica e stilistica delle sculture:
- Gruppo A: è il più antico, e raggruppa tutte le statue stele con tratti antropomorfici molto stilizzati, le più primitive ed essenziali, sia nello stile che nella rappresentazione. La testa è un prolungamento del corpo, dalla tipica forma a U, la linea clavicolare retta e le braccia sono bassorilievi molto stilizzati e le dita sono presenti solo in poche statue.
Quelle maschili hanno un pugnale disegnato solo di profilo, con la lama triangolare, una impugnatura corta e pomo semicircolare. Quelle femminili sono rappresentate con seni separate stilizzati come piccolo dischi.
- Gruppo B: corresponde ad un periodo intermedio e migliore accuratezza nell’esecuzione dei segni antropomorfi rispetto al gruppo A. La caratteristica principale e diversa è la forma della testa, separata dal corpo da un collo cilindrico e con forma caratteristica a "cappello di un carabiniere". Il collo può essere ancora ad U, ma sono presenti anche altri particolari come gli occhi. Le armi delle statue maschili sono i tradizionali pugnali triangolari, a volte più dettagliati e con un’ascia a forma di L con un lungo manico. Le statue femminili hanno seni semi sferici e a volte gioielli stilizzati.
- Gruppo C: è il gruppo più recente, più evoluto artisticamente, e si tratta solamente di statue stele maschili. La figura è raffigurata con uno stile più realistico e con una ricchezza di particolari sconosciuta alle staute precedenti.
La testa è arrotondata, staccata dal corpo, con naso, occhi, bocca e orecchie ben delineati. Lo stesso per le mani e le braccia, con alcuni particolari delle armi e dei vestiti sono scolpiti a tutto tondo.
[modifica] Ritrovamenti in Valcamonica
Le statue stele ritvovate in Valcamonica sono fino ad ora circa una cinquantina. Scavi archeologici hanno confermato la loro presenza attorno a luoghi di venerazione presitorici a Ossimo ed a Cemmo.
La tipologia di incisioni presenti sulla superficie fanno supporre che siano state in uso nell'età del rame, ma studi di accertamento sulle brandopferplatz collegate all'area cultuale.
La peculiarità rispetto alle altre statie stele è che nella Valcamonica esse non hanno forma umana, a differenza di quelle ritrovate in Liguria ed in Trentino, ma rappresentano una simbologia formata da segni di aratura, armi e pugnali, dischi solari e gruppi di personaggi.
[modifica] Esposizione
- Museo delle Statue Stele Lunigianesi, presso il Castello del Piagnaro a Pontremoli
- Museo Civico Archeologico "Ubaldo Formentini", presso il Castello di S.Giorgio alla Spezia
- Museo del Territorio dell'alta valle Aulella a Casola in Lunigiana