Pim Fortuyn
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Wilhelmus Simon Petrus Fortuijn - più noto col nome di Pim Fortuyn (Velsen, 19 febbraio 1948 – Hilversum, 6 maggio 2002) è stato un politico olandese.
Pim Fortuyn studiò sociologia all'Università di Amsterdam divenendo poi assistente universitario di sociologia all'Università di Groningen e all'Università Erasmo da Rotterdam.
Il suo percorso politico fu relativamente atipico, perché fu membro del Partito Socialista, che tentò invano di aderire al Partito Comunista e, alla fine, fondò un movimento populista (definito di estrema destra da alcuni suoi avversari, etichetta che lui stesso ricusò formalmente).
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[modifica] Le scelte politiche
La sua omosessualità dichiarata contribuì a tenerlo a distanza dai numerosi partiti conosciuti per programmi che mettono l'accento sulla difesa dei valori della famiglia (religiosi o di estrema destra).
Il 26 novembre 2001, fu eletto alle elezioni legislative del 2002, come capo lista per il partito di estrema destra Leefbaar Nederland, di nuova costituzione.
A dispetti di tali precauzioni oratorie il Leefbaar Nederland dichiarò che avrebbe rifiutato, in futuro, di farlo figurare sulle sue liste.
Prendendo atto di questo rifiuto, Pim Fortuyn, l'11 febbraio 2002, fondò un suo partito, in vista delle elezioni legislative, la Lista Pim Fortuyn (Lijst Pim Fortuyn, LPF), movimento che raccolse rapidamente numerosi membri e simpatizzanti del Leefbaar Nederland.
La sezione di Rotterdam del Leefbaar Nederland si scisse mantenendo Fortuyn come leader. Nel marzo 2002, ottenne il 36% dei seggi a Rotterdam nelle elezioni per il consiglio di distretto, divenendo anche il primo partito della città dopo trent'anni di dominazione del partito social-democratico, che fu costretto all'opposizione.
Il 6 maggio 2002, a nove giorni dalle elezioni politiche, Pim Fortuyn fu assassinato da Volkert van der Graaf, attivista d'estrema sinistra, militante della causa animalista, all'uscita di una stazione radiofonica alla quale aveva appena concesso una intervista per la campagna elettorale.
Pim Fortuyn era un grande tifoso del Feyenoord di Rotterdam, squadra di calcio che gli dedicò la vittoria della Coppa UEFA ottenuta pochi giorni dopo la sua morte.
Questo assassinio ha causato una forte emozione nei Paesi Bassi: la regina Beatrice stessa ebbe ad esprimere la sua costernazione. Forse in parte anche a causa dell'emozione causata dall'omicidio, il popolo olandese accordò 1.614.801 voti all'LPF, che permise l'elezione di ventisei deputati alla camera bassa del Parlamento (pari al 17% dei centocinquanta seggi dell'assemblea). La LPF divenne anche il secondo partito olandese.
Nonostante entrasse a far parte della coalizione di governo di Jan Peter Balkenende, il nuovo primo ministro democristiano, la Lista Pim Fortuyn, priva del suo capo, entrò rapidamente in una crisi che si concluse qualche mese più tardi con lo scioglimento della Camera bassa.
In occasione delle elezioni del gennaio 2003, il partito subì infine un forte riflusso elettorale, raccogliendo 549.975 voti (5,7%) e otto seggi, passando dal secondo al quinto posto, ed essendo così confinato all'opposizione.
Pim Fortuyn amava molto l'Italia. Dopo i funerali avvenuti nel paese natale, il corpo è stato sepolto in Italia, a Provesano frazione di San Giorgio della Richinvelda, in provincia di Pordenone. Tale era infatti la volontà di Fortuyn, espressa quando ancora in vita. Nel cimitero di Westerveld rimane solo una lapide commemorativa.
[modifica] Opinioni su Islam ed accoglienza
Le sue posizioni politiche furono contraddistinte dalla sua ostilità all'Islam e all'immigrazione non-europea nei Paesi Bassi. Basò i suoi discorsi sull'argomento delle differenze culturali e sulla presunta assenza di volontà d'integrazione della maggior parte degli immigrati, ma non ha mai evocato gli argomenti del razzismo. Infatti, Pim Fortuyn ripeté numerose volte di non avere niente in comune con i partiti abitualmente classificati all'estrema destra quali il FPÖ in Austria, il Front National in Francia, o ancora il Vlaams Blok nel Belgio fiammingo. Ha ammesso, solo, di riconoscersi come nazionalista.
Nell'agosto 2001 il quotidiano Rotterdams Dagblad pubblicò una sua dichiarazione dove, tra l'altro, affermava:
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« Io sono anche a favore di una guerra fredda con l'Islam. Io vedo l'Islam come una minaccia straordinaria, come una religione ostile."[1] » |
Il 9 febbraio 2002 dichiarò al giornale olandese De Volkskrant che sedici milioni di abitanti nei Paesi Bassi erano una cifra sufficientemente elevata, e che l'accettazione di 40.000 domande d'asilo all'anno era una politica che doveva cessare.
Disse inoltre che, ai suoi occhi, l'articolo sette della costituzione, che garantisce la libertà di parola, è più importante dell'articolo uno, che si oppone a tutte le discriminazioni. Ebbe cura, in questa occasione, di prendere le distanze dalle posizioni espresse anni Ottanta dal Centrumpartij, che chiedeva l'esplusione degli stranieri dal paese, mentre egli stimava che una loro sufficiente integrazione avrebbe fatto sì che la questione della loro presenza non si ponesse più.
Una delle paure di Fortuyn era l'intolleranza della counità musulmana. Nel 2002, in un dibattito televisivo "Frotuyn punzecchiò un religioso musulmano facendo mostra dela sua omosessualità. Alla fine l'imam esplose apostroando Fortuyn con termini fortemente anti-omosessuali. Fortuyn con calma si girò verso la telecamera e, rivolgendosi dierettamente ai telespettatori, disse loro che questo è il genere di cavallo di Troia dell'intolleranza che gli olandesi stanno accogliendo nella loro società nel nome del multiculturalismo[2]".
Ad quotidiano olandese Volkskrant che gli chiedeva se odiasse l'Islam, rispose:
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« Io non odio l'Islam. La considero una cultura retrograda. Ho viaggiato molto nel mondo, ed ovunque comanda l'Islam, è semplicemente terribile. Tutta l'ipocrisia. È un po' come quei vecchi Protestanti Riformati. I Riformati mentono tutto il tempo. È perché? Perché hanno norme e valori che sono così elevati che tu non puoi umanamente sostenerli. Questo puoi vederlo anche nella cultura musulmana. Prendi per esempio i Paesi Bassi. In quale altro paese un leader eletto di un movimento importante come il mio può essere omosessuale? È meraviglioso che questo sia possibile. È qualce cosa di cui essere fieri. E mi piace conservare le cose così, grazie molte[3] » |
Nel 1997 Fortuyn scrisse un libro intitolato Contro l'islamizzazione della nostra cultura.
[modifica] Note
- ^ (NL): "Ik ben ook voor een koude oorlog met de islam. De islam zie ik als een buitengewone bedreiging, als een ons vijandige samenleving.
- ^ Quoted from "Murder in Holland", Rod Dreher, National Review, May 7, 2002. [1].
- ^ Original quote in Dutch: "Ik haat de islam niet. Ik vind het een achterlijke cultuur. Ik heb veel gereisd in de wereld. En overal waar de islam de baas is, is het gewoon verschrikkelijk. Al die dubbelzinnigheid. Het heeft wel iets weg van die oude gereformeerden. Gereformeerden liegen altijd. En hoe komt dat? Omdat ze een normen- en waardenstelsel hebben dat zo hoog ligt dat je dat menselijkerwijs niet kunt handhaven. Dat zie je in die moslimcultuur ook. Kijk dan naar Nederland. In welk land zou een lijsttrekker van een zo grote beweging als de mijne, openlijk homoseksueel kunnen zijn? Wat fantastisch dat dat kan. Daar mag je trots op zijn. En dat wil ik graag effe zo houden".
[modifica] Collegamenti esterni
- Pim Fortuyn. Il punto di vista dei gay di destra italiani.
- Antonio Polito, Il gay xenofobo che odiava l'Islam, da: "La Repubblica", 7 maggio 2002.
- Palazzo di Pietro. Questo sito permette di effettuare una visita virtuale all'eccentrica villa di Fortuyn, da lui denominata il "Palazzo di Pietro". Il sito contiene anche diverse foto di Fortuyn ed un Curriculum Vitae in lingua olandese.