Paolo Cané
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Paolo Canè (Bologna, 9 aprile 1965) è un ex tennista italiano, che ha giocato tra gli anni '80 e '90.
Malgrado non abbia raggiunto in carriera i brillanti risultati di Nicola Pietrangeli o Adriano Panatta, ha entusiasmato il pubblico italiano per via della sua bizzarra personalità, del suo raffinato tocco di palla e soprattutto del cuore che ha sempre messo in campo quando si è trattato di difendere i colori italiani in Coppa Davis (celebri la vittoria contro Mats Wilander a Cagliari nel 1990 e quella contro Mark Woodford a Firenze nel 1993).
[modifica] Caratteristiche
Tra le principali caratteristiche tecniche, il diritto precisissimo e penetrante e soprattutto un eccellente rovescio a tutto braccio (che Giampiero Galeazzi ha ribattezzato turbo-rovescio). È stato penalizzato nella sua carriera da un servizio non sempre all'altezza della situazione, da un fisico non particolarmente atletico e soprattutto da una personalità instabile, che gli è valsa il soprannome di Neuro-Cané da parte del celebre giornalista Gianni Clerici, il quale comunque ne apprezzava i gesti tecnici (parlava di "manina benedetta").
[modifica] Carriera
Ha vinto in carriera 3 tornei dell'ATP (Bordeaux 1986, Båstad 1989 e Bologna 1991), più numerosi tornei minori, fra i quali Genova, Torino, San Marino, Dublino. Ha conseguito la medaglia di bronzo ai giochi olimpici di Los Angeles nel 1984 (quando il tennis era sport dimostrativo) e ha raggiunto i quarti di finale ai giochi olimpici di Seul nel 1988. Ha raggiunto il numero 26 del ranking mondiale (nel 1990) e vanta nel suo palmares prestigiosi successi contro campioni come Jimmy Connors, Stefan Edberg, Mats Wilander, Pat Cash.
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