Neil Young
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(tributo a Young di Luciano Ligabue nella canzone Certe notti)
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Neil Young | ||
![]() Neil Young in concerto a Ottawa nel 2006 |
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Nazionalità | ![]() |
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Genere | Folk Rock Country Rock Hard Rock Garage Rock Grunge |
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Periodo attività | 1963 - in attività | |
Album pubblicati | 37 | |
Studio | 29 | |
Live | 8 | |
Sito ufficiale | neilyoung.com | |
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Neil Perceval Young (Toronto, 12 novembre 1945) è un cantautore canadese.
Compie le sue prime esperienze musicali in gruppi garage rock e in club del circuito folk canadese.
Indice |
[modifica] Storia
[modifica] Gli anni con i Buffalo Springfield
Si trasferisce a metà degli anni sessanta a Los Angeles dove forma con Stephen Stills i Buffalo Springfield, destinati a diventare uno dei gruppi di punta della scena folk-rock californiana. Tra le canzoni da lui scritte per il gruppo, è da ricordare la classica Mr. Soul.
[modifica] Il successo da solista e l'esperienza Crosby, Stills, Nash & Young
Young lascia i Buffalo Springfield per realizzare il suo primo album solista a inizio del 1969 (Neil Young). Lo stesso anno recluta dal gruppo The Rockets il chitarrista Danny Whitten, il bassista Billy Talbot e il batterista Ralph Molina ribattezandoli Crazy Horse, e con questa formazione realizza il suo secondo lavoro solista: Everybody Knows This Is Nowhere. Dopo essersi unito al trio Crosby, Stills & Nash, con il quale ha inciso Déjà Vu e Four Way Street (dal vivo), ed aver fatto uscire un terzo disco solista (After the Gold Rush), raggiunge, infine, la testa delle classifiche di vendita americane con l'album Harvest e il singolo Heart of Gold nel 1972.
[modifica] Gli anni della "crisi"
A questo periodo di successo commerciale fa seguito un periodo di crisi e depressione, dovuto anche alle morti per overdose del chitarrista dei Crazy Horse, Danny Whitten, e di Bruce Barry, un roadie del suo entourage cui sarà dedicata Tonight's the Night. Questa crisi si ripercuote nella musica che Neil Young registra in quegli anni e soprattutto nell'atmosfera e nei testi di album come Time Fades Away, Tonight's the Night e On the Beach. Questi album, per tali motivi, furono al tempo degli insuccessi commerciali nonché oggetto di aspre accuse da parte della critica, ma col passare degli anni furono ampiamente rivalutati. Nel 1976 registra l'album Long May You Run che lo vede riunito con il vecchio compagno di avventura Stephen Stills. Nel 1978 incide Rust Never Sleeps che ottiene un ampio successo di pubblico e di critica ed è seguito dall'omonimo tour, di nuovo accompagnato dai Crazy Horse. Da quello spettacolo ha origine il doppio live Live Rust; in entrambe le opere Young si esprime sia in versione acustica che elettrica rinnovando i fasti dei suoi tempi migliori.
[modifica] Gli anni ottanta
Gli anni ottanta rappresentano per il musicista canadese un periodo di sperimentazione anti-commerciale. Nel 1980 registra Hawks & Doves, intriso di un country atipico, rilassato nella prima parte ed invece straniante nella seconda. Con Re-ac-tor (1981) compie una virata a nettissima e, pur rimanendo ancorato con l'uso della voce in territori quasi country, sconfina in ambiti punk-metal ('Shots'). Nello stesso anno abbandona la sua vecchia casa discografica Reprise e firma un contratto per la Geffen Records. La libertà artistica concessagli dalla nuova etichetta gli permette di realizzare una serie di lavori che gli alienano sia il favore della critica che quello dei vecchi fan, e lo vedono sperimentare su territori musicali disparati, come la musica elettronica ("Trans" 1982 e "Landing on Water" 1986), il rockabilly ("Everybody's Rockin' 1983), il country di Nashville ("Old Ways" 1985), la new wave e il rhythm and blues ("This Note's For You" 1989). Tali album crearono, vista la loro atipicità nei confronti della produzione precedente di Young, degli attriti con la Geffen, che avrebbe preferito proporre il Neil Young degli anni sessanta e settanta. Tali divergenze spinsero il cantautore canadese a tornare alla Reprise con la quale, paradossalmente, nel 1989, riprende lo stile musicale a lui più usuale con l'album Freedom, trainato dal video del singolo Rockin' in the Free World.
[modifica] Gli anni novanta
L'anno successivo si riunisce con i Crazy Horse per la registrazione di Ragged Glory, per il cui tour promozionale chiama ad aprire i suoi concerti il gruppo di rock d'avanguardia Sonic Youth, fatto che gli assicura una buona popolarità anche nei circuiti del rock alternativo dei primi anni novanta. In questo contesto esce l'album "Arc / Weld" (1991), considerato da diversi critici uno dei migliori album dal vivo della storia del rock.
Kurt Kobain, nella lettera scritta prima di suicidarsi, cita un verso di Hey hey, My my di Neil Young: It's better to burn out than to fade away, (è meglio bruciare piuttosto che svanire). Per tale motivo il cantautore canadese ha deciso - in forma di rispetto - di non eseguire mai più dal vivo la canzone da cui il verso è tratto.
Ormai considerato una sorta di "padrino" della scena grunge, nel 1992 Young opta per un ritorno alle atmosfere acustiche del suo best-seller Harvest e di Comes A Time con l'album Harvest Moon. Nel 1994 il suo legame con il grunge viene ribadito da Sleeps With Angels, album dedicato alla memoria di Kurt Cobain e dalla collaborazione con i Pearl Jam, che sfocia nella pubblicazione di Mirror Ball (1995).
La seconda metà del decennio lo vede collaborare ancora con i Crazy Horse nell'abum Broken Arrow (1996) e con i compagni di un tempo Crosby, Stills & Nash. Nel 1997 viene realizzato il live Year of the Horse e un film-documentario omonimo sul suo tour con i Crazy Horse, diretto da Jim Jarmusch. Per il regista, due anni prima aveva scritto la sperimentale colonna sonora del suo film Dead man.
[modifica] Il nuovo millennio
Il nuovo millennio inizia con l'abituale folk-rock in Silver & Gold (2000), nello stesso anno esce il live Road Rock Vol. 1, il primo senza i Crazy Horse, supportato da una band di amici e parenti (chiamata appunto Friends & Relatives). Dopo aver contribuito nel 2001 al concerto "America: A Tribute To Heroes" con la cover "Imagine" di John Lennon, prosegue poi con la dissertazione di Are You Passionate? che vede la collaborazione con Booker T & the MG's.
Tra i suoi progetti recenti il più ambizioso è sicuramente il lungo Greendale (2003), un concept-album sulla vita in una piccola città americana di provincia. Nello stesso anno, in agosto, i fan ricevono una gradita sorpresa, infatti dopo lunghe insistenze vengono finalmente pubblicati e rimasterizzati in alta qualità sul supporto Cd quattro album su sei mancanti (detti "missing six")nella discografia che finora erano (difficilmente) reperibli solo sul vinile. Essi sono: l'importante On the Beach, American Stars 'n Bars, Hawks & Doves e Re-ac-tor. Rimangono, ad oggi, ancora su LP i soli Time Fades Away e il trascurabile Journey Through The Past.
Nel 2005 viene colpito da aneurisma cerebrale, ma questo non gli impedisce di pubblicare un nuovo album, l'acustico Prairie Wind. Nel 2006 esce l'album, molto politicizzato, Living With War. Quest'ultimo album è un urlo rabbioso contro il presidente Bush, la sua politica e la guerra in Iraq. È prevista a breve la pubblicazione, a scaglioni, dei suoi immensi archivi.
Nel (2007) è stata prevista la pubblicazione di un album acustico, tratto dagli archivi di young, "1971: Live at Massey Hall". In questo album sono presenti live acustici di canzoni come Old Man (canzone che come dice lo stesso Young, "this is my new song", è la prima volta che presenta al pubblico), poi altri cavalli di battaglia fra i quali Cowgirl in the Sand, Down by the River, The Needle and Damage Done, I Am a Child.
Nel 2008 tornerà ad esibirsi in Italia in un'unica data prevista a Milano il 24 febbraio.
[modifica] Discografia
[modifica] Album di inediti
[modifica] Dal vivo
Live Rust | 1979 | Crazy Horse |
Arc / Weld | 1991 | Crazy Horse |
Unplugged | 1993 | |
Year Of The Horse | 1997 | Crazy Horse |
Road Rock Vol. 1 | 2000 | Friends & Relatives |
Live At Fillmore East March 6 & 7 1970 | 2006 | Crazy Horse |
Live At Massey Hall 1971 | 2007 | Crazy Horse |
[modifica] Colonne sonore
Journey Through The Past | 1972 |
Dead Man OST | 1996 |
[modifica] Compilation
Decade | 1977 |
Greatest Hits (Neil Young) | 1985 |
Lucky 13 | 1993 |
Greatest Hits | 2004 |
[modifica] Collegamenti esterni
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