La stanza del figlio
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La stanza del figlio | |
La famiglia a tavola |
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Paese: | Italia/Francia |
Anno: | 2001 |
Durata: | 99' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Rapporto: | 1,85:1 |
Genere: | drammatico |
Regia: | Nanni Moretti |
Soggetto: | Nanni Moretti |
Sceneggiatura: | Linda Ferri, Heidrun Schleef, Nanni Moretti |
Casa di produzione: | Bac Films, Canal+, Rai Cinemafiction, Sacher Film, Telepiù |
Distribuzione (Italia): | Sacher Distribuzione |
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Fotografia: | Giuseppe Lanci |
Montaggio: | Esmeralda Calabria |
Musiche: | Nicola Piovani |
Scenografia: | Giancarlo Basili |
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La stanza del figlio è un film del 2001 diretto da Nanni Moretti.
Indice |
[modifica] Trama
La stanza del figlio è, ad una prima osservazione, la storia di una tranquilla famiglia italiana improvvisamente colpita dalla morte del figlio Andrea durante un'immersione subacquea con gli amici. La famiglia, composta "simmetricamente" da due uomini, il padre e il figlio, e due donne, la madre e la figlia, vive i propri percorsi sostenuti dalla complicità reciproca. Il padre, interpretato da Nanni Moretti, è uno psicanalista ironico e sportivo. Il suo rapporto con i pazienti prima della morte del figlio è improntato alla massima disponibilità, anche se si nota un filo di distacco e di passività. La madre, interpretata da Laura Morante, lavora anche lei, ed ha un rapporto di complicità e dialogo sia col marito che con i figli. La figlia è interpretata da Jasmine Trinca, il cui personaggio emergerà in maniera direttamente proporzionale all'acuirsi della tensione ed alla "destrutturazione" dei legami familiari. Il figlio, infine, è un personaggio quasi totalmente presente in absentia ed è lo snodo attraverso il quale, dopo la sua scomparsa, emergerà la soggettività dei componenti della famiglia, di là dai loro ruoli, appunto, familiari. La reazione al dolore dei vari componenti della famiglia, infatti, determinerà l'emergere di soggettività più forti e sofferenti, ma più delineate. In particolare, l'emergere di una ragazza che aveva avuto una breve relazione con il figlio, e che irrompe con tanto di attuale fidanzato nella vita ormai dolorosa e devastata della famiglia, determina un allargamento della prospettiva di tutti i personaggi, con l'imprevisto viaggio verso la Francia, ed un tentativo non più simmetrico di ricostruzione dei rapporti.
Una funzione narrativa complementare, quasi da coro, la svolgono i pazienti del padre-analista, interpretati da diversi attori, fra i quali Silvio Orlando e Stefano Accorsi, che costituiscono una cartina al tornasole dell'equilibrio emotivo e psicologico del padre.
Una particolare notazione alla location del film, la città di Ancona, che con la sua geografia schiacciata, fatta di saliscendi compressi fra il mare e la montagna, dà assieme l'idea di uno spazio chiuso, compresso e pronto allo stesso tempo a slanciarsi, come nel liberatorio viaggio finale.
La poesia letta da Moretti è Le dita del piede pubblicata nel volume Il nuovo sentiero per la cascata di Raymond Carver.
[modifica] Le canzoni del film
- Insieme a te non ci sto più (nella scena in auto con i due figli) scritta da Paolo Conte e cantata da Caterina Caselli (utilizzata da Nanni Moretti anche in un altro suo film, Bianca del 1983).
- By this river, di Brian Eno (nel negozio di dischi e alla fine del film).
[modifica] Premi
Al Festival di Cannes del 2001 ha vinto la palma d'oro e il premio FIPRESCI (con la seguente motivazione: "for its depiction of a united family's destruction following the death of a child / Pour la description de la destruction d'une famille unie après la mort d'un enfant").
Ai David di donatello 2001 ha avuto dodici nomination e ha vinto tre premi (miglior film, migliore attrice protagonista, migliore musicista).
Ai Nastro d'Argento 2001 ha ottenuto otto nomination e Nanni Moretti ha vinto come regista del miglior film.
[modifica] Collegamenti esterni
- Scheda su La stanza del figlio dell'Internet Movie Database
FILMOGRAFIA DI NANNI MORETTI |
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