Giuliano Bignasca
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Per favore, aggiungi il template e poi rimuovi questo avviso.
Per le altre pagine a cui aggiungere questo template, vedi la relativa categoria.
Questa voce è ritenuta non neutrale: per contribuire, partecipa alla discussione.
Motivo: L'articolo non tratta le numerose accuse e contestazioni mosse in questi anni al personaggio citato Segnalazione di gat
Giuliano Bignasca (Lugano, 10 aprile 1945) è un imprenditore e uomo politico del Canton Ticino. Autoproclamatosi presidente a vita del partito della Lega dei Ticinesi, da lui stesso fondato nei primi anni novanta, con un richiamo esplicito alla Lega Lombarda - Lega Nord di Umberto Bossi. È stato consigliere nazionale dal 1995 al 1999 - Camera bassa del Parlamento elvetico - e, dal 2000, è municipale per il Comune di Lugano.
Scalpellino di formazione e, in gioventù, calciatore (nel FC Lugano) in serie A svizzera, dirige con il fratello Attilio una impresa di costruzioni e siede nel consiglio di amministrazione di diverse società. Nel 1990 crea insieme a Flavio Maspoli il giornale domenicale a distribuzione gratuita "Il Mattino della Domenica", nel quale scrive articoli argomentando con stile inconfondibile, molto graffiante e privo di eufemismi, a volte esprimendosi in modo inadatto, temi quali la sua contrarietà all'adesione della Svizzera all'Unione Europea, la richiesta di precedenza ai residenti in Ticino nell'assegnazione dei posti di lavoro, la necessità del mantenimento dell'autonomia dei cantoni e altri. Ha fatto scalpore coi suoi modi con la prima pagina "Troppi neri in nazionale", riferendosi ai giocatori della nazionale svizzera di calcio, e con la taglia sui radar (500 franchi per ogni scatola di radar, 1500 se si porta anche l'apparecchio), per cui è stato anche portato in tribunale. In televisione tende a esprimersi senza mezzi termini.
Bignasca fa parlare di sé anche in Italia quando, nel 2005, invita il capo della Lega Nord Padania Umberto Bossi a tenere un comizio a Lugano presso l'ultima dimora del federalista lombardo Carlo Cattaneo.
Nello stesso anno sostiene la nascita del gruppo dei Giovani leghisti, formazione giovanile all'interno del parito, di cui diviene presidente cantonale il luganese Francesco Lovera. Nell'ottobre 2006 il gruppo stipula un Patto di gemellaggio col Movimento Giovani Padani della Provincia di Lecco, movimento giovanile della Lega Nord, guidato dal mandellese Giovanni Pasquini, vicecoordinatore del MGP locale. Alla firma dell'accordo sono presenti il granconsigliere ticinese Norman Gobbi ed il coordinatore federale MGP l'On. Paolo Grimoldi. Fra le iniziative comuni sorte a seguito dell'accordo internazionale, una petizione da presentare al consiglio di Stato di Bellinzona affinché nelle province lombarde vicine al confine svizzero si possa tornare a ricevere la Televisione svizzera di lingua italiana (TSI) come già avveniva sino a metà degli anni '90, senza l'uso del decoder.
Il 1° aprile 2007, grazie al sostegno della candidatura di peso del Consigliere di Stato Marco Borradori, vince le elezioni in Ticino, imponendo la sua Lega come secondo partito del cantone col 25% dei consensi con un distacco di meno dell'1% rispetto al primo partito, i Liberali-Radicali.
Il 21 ottobre dello stesso anno, in occasione delle consultazione federali, strappa un buon risultato per la sua Lega ottenendo il 12,6% dei consensi cantonali e la riconferma del seggio a Berna per il fratello Attilio Bignasca. Il risultato è ancor più significativo se raffrontato alle precedenti elezioni per il Parlamento poiché si registra una crescita netta del 5% dei voti. Durante la campagna elettorale contatta più volte telefonicamente il segretario federale della Lega Nord Bossi. I due si scambiano idee e programmi.
Il 5 gennaio 2008, cogliendo l'occasione di una visita al Cardiocentro di Lugano da parte del Senatur, Bignasca incontra il leader della Lega Nord per un colloquio sui temi politici dell'area insubre. Il convivio si tiene al Grott dal Prévat di Bosco Luganese e vi partecipano anche il Consigliere di Stato Marco Borradori e il deputato Norman Gobbi e per la Lega Nord il Segretario nazionale della Lega Lombarda Giancarlo Giorgetti oltre al Presidente della Provincia di Como Leonardo Carioni. Si parla prevalentemente di trasporti e segnatamente del prolungamento NTFA oltre confine e del futuro dell'aeroporto lombardo di Malpensa. Bignasca decide di aderire con la sua Lega alla manifestazione federale indetta dal Carroccio per il 17 febbraio contro l' eventuale declassamento dello scalo a seguito della probabile vendita di Alitalia alla compagnia di bandiera francese Air France.