Gioacchino Rasponi Murat
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Gioacchino Rasponi Murat (Trieste, 8 maggio 1829 – Forlimpopoli, 10 settembre 1877) è stato un politico e patriota italiano.
Figlio primogenito del conte Giulio Rasponi e della principessa Luisa Giulia Murat, a sua volta figlia di Gioacchino Murat e Carolina Bonaparte, sorella di Napoleone. Nel 1858 sposa la principessa Costance Ghika, appartenente ad una famiglia di magnati romeni originari d'Albania; il padre della sposa, Costantino, era il Grande Gospodaro della Valacchia. Dalla loro unione, fortemente voluta dal cugino Napoleone III per rafforzare l'alleanza francese nell'area balcanica, nacquero cinque figli.
Fu partecipe attivo della politica ravennate: nel 1860 fu deputato all’Assemblea Costituente della Romagna, poi al Parlamento, dove sedette al centro con i Deputati Progressisti Costituzionali. Fu Sindaco di Ravenna negli anni dal 1863 al 1865, poi ancora nel 1873. A lui si devono i lavori eseguiti presso il mausoleo di Dante Alighieri per il VI centenario della nascita, che portarono al ritrovamento delle ossa del poeta. Nel 1870 diventò Maestro Venerabile della Loggia Massonica “Dante Alighieri”. Nel 1873 accettò, per spirito di servizio nazionale, la nomina a Prefetto di Palermo, ma nel 1874 tornò a Ravenna dove fondò il Monitore delle Romagne, giornale di ispirazione progressista. Già presidente della Società Operaia di Mutuo Soccorso Maschile, nel 1874 istituì una Società Operaia di Mutuo Soccorso Femminile, una delle prime in Italia.
Deceduto a soli 48 anni, i suoi resti sono costuditi nella tomba di famiglia a Mezzano.
Una delle vie del centro storico di Ravenna è intitolata alla sua memoria.