Frei Otto
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Frei Paul Otto (Chemnitz, 31 maggio 1925) è un architetto tedesco.
È un esponente dello strutturalismo ed ha propagato forme biomorfe di architettura.
Otto studiò architettura a Berlino. Si dice che durante la guerra, per mancanza di materiali da costruzione e per la penuria degli alloggi, abbia cominciato a sperimentare grandi tende per il riparo. Dopo la guerra studiò brevemente negli Stati Uniti, dove conobbe le opere di grandi architetti come Erich Mendelsohn, Mies van der Rohe, Richard Neutra e Frank Lloyd Wright. Cominciò ad esercitare la professione di architetto in Germania nel 1952.
Creò il padiglione della musica ad una famosa esposizione di giardinaggio (Bundesgartenschau Kassel) a Stoccarda. Nel 1954 conseguì il dottorato per il tema delle costruzioni in tensostrutture: si tratta di membrane tese con struttura reticolare leggera, innovazioni che aprirono la strada allo studio delle superfici minime.

La carriera dell'Otto ricorda per certi versi gli esperimenti architettonici più completi di Buckminster Fuller: entrambi erano insegnanti all'Università di Washington a St. Louis verso la fine degli anni cinquanta; entrambi erano architetti importanti alla Expo di Montreal del 1967 ed entrambi erano interessati alle strutture reticolari nello spazio. Infine, tutt'e due sperimentarono tali strutture nelle costruzioni gonfiabili. Il loro lavoro va di molto oltre i metodi tradizionali di calcolo delle tensioni strutturali.
Otto ha fondato l'istituto famoso per le strutture leggere all'università di Stoccarda nel 1964. I progetti importanti includono il padiglione della Repubblica Federale tedesca alla Expo di Montreal nel 1967 ed al tetto dello stadio Olimpico di Monaco di Baviera (1972; vedi foto a destra).
Nel 1984 ha attirato l'attenzione internazionale con un simposio internazionale all'università tecnica di Vienna (Technische Universität Wien). All'importante manifestazione accademica hanno partecipato, tra gli altri, ospiti illustri come Justus Dahinden, Dennis Sharp, Bruno Zevi, Jorge Glusberg, Otto Kapfinger, Paolo Soleri, Pierre Vago, Ernst Gisel e Ionel Schein.
Uno dei suoi progetti più recenti è stato il suo lavoro al padiglione giapponese della Expo 2000 di Hannover, dotato di una struttura di tetto fatta interamente da carta.
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