Ernesto de Martino
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Ernesto De Martino (Napoli, 1 dicembre 1908 – Roma, 9 maggio 1965) è stato un antropologo, musicologo e etnomusicologo italiano.
[modifica] Biografia intellettuale
Dopo la laurea in Lettere conseguita presso l'Università di Napoli nel 1932, con una tesi in Storia delle religioni sui gephyrismi eleusini sotto la direzione di Adolfo Omodeo, si interessò alle discipline etnologiche.
Il suo primo libro, Naturalismo e storicismo nell'etnologia, è un tentativo di sottoporre l'etnologia al vaglio critico della filosofia storicista di Benedetto Croce. Secondo de Martino, infatti, solo attraverso la filosofia storicista l'etnologia avrebbe potuto riscattarsi dal suo naturalismo (tratto che accomuna, per de Martino, tanto la scuola sociologica francese che gli indirizzi "pseudostorici" tedeschi e viennesi). Fu lo stesso Croce a introdurre il giovane de Martino all'editore Laterza, suggerendo la pubblicazione del libro, in cui, nonostante qualche ingenuità, si può già scorgere in nuce l'idea del successivo lavoro sul "magismo etnologico".
Scritto negli anni della seconda guerra mondiale e pubblicato nel 1948, Il mondo magico è il libro nel quale Ernesto de Martino elabora alcune delle idee che rimarranno centrali in tutta la sua opera successiva. Qui de Martino costruisce la sua interpretazione del magismo come epoca storica nella quale la labilità di una "presenza" non ancora decisa viene padroneggiata attraverso la magia, in una dinamica di crisi e riscatto.
Negli anni che seguono la guerra de Martino comincia a interessarsi allo studio etnografico delle società contadine del sud Italia. Di questa fase, talvolta detta "meridionalista", fanno parte le opere più note al grande pubblico: Morte e pianto rituale, Sud e magia, La terra del rimorso.
Innovativo nelle sue ricerche fu l'approccio multidisciplinare che lo portò a costituire un'equipe. Ad esempio, La terra del rimorso è la sintesi delle sue ricerche sul campo (il Salento) affiancato da un medico, uno psichiatra, una psicologa, uno storico delle religioni, un'antropologa culturale, un etnomusicologo (Diego Carpitella) e, infine, un documentarista cinematografico. Nello studio del fenomeno del tarantismo vengono utilizzati anche filmati girati tra Copertino, Nardò e Galatina.
A queste monografie segue la pubblicazione dell'importante raccolta di saggi "Furore Simbolo Valore" (1962).
La fine del mondo, pubblicato nel 1977 a cura di Clara Gallini, è il primo e più importante di una serie di inediti con la cui pubblicazione si è tentato di aggiungere elementi al ritratto di uno dei maggiori intellettuali italiani del XX secolo.
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Predecessore: | vincitori Premio Viareggio | Successore: |
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Italo Calvino - Pier Paolo Pasolini | 1958 | Marino Moretti |
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