Emiliano Mondonico
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Dati biografici | ||
Nome | Emiliano Mondonico | |
Nato | 9 marzo 1947 Rivolta d'Adda, CR |
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Nazionalità | ![]() |
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Dati agonistici | ||
Disciplina | Calcio | |
Ruolo | Allenatore (ex-ala) | |
Squadra | ![]() |
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Carriera | ||
Giovanili | ||
Rivoltana | ||
Squadre professionistiche ![]() |
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1966-68 | ![]() |
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1968-70 | ![]() |
14 (2) |
1970-71 | ![]() |
23 (7) |
1971-72 | ![]() |
2 (0) |
1972-79 | ![]() |
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Carriera da allenatore ![]() |
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1979-81 | ![]() |
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1981-86 | ![]() |
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1986-87 | ![]() |
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1987-90 | ![]() |
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1990-94 | ![]() |
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1994-98 | ![]() |
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1998-2000 | ![]() |
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2000-01 | ![]() |
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2001-03 | ![]() |
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feb.04-ott.05 | ![]() |
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2006-07 | ![]() |
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2007- | ![]() |
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Il simbolo → indica un trasferimento in prestito |
Emiliano Mondonico (Rivolta d'Adda, 9 marzo 1947) è un allenatore di calcio e ex calciatore italiano.
[modifica] Carriera
[modifica] Calciatore
Mondonico inizia a giocare nelle giovanili della Rivoltana, squadra dilettantistica del suo paese. Nel 1966 viene ingaggiato dalla Cremonese, con cui gioca una stagione in serie D e una in serie C. Nel 1968 approda in serie A, al Torino, dove resta per due stagioni (14 presenze e due gol). Nel 1970-71 scende di categoria, indossando la maglia del Monza (23 gare e 7 reti). Torna in A l'anno successivo, ma con la maglia dell'Atalanta gioca solo due partite. Chiude la carriera alla Cremonese, dove gioca per sette stagioni tra serie B e C.
[modifica] Allenatore
Inizia la sua carriera da allenatore nel 1979, occupandosi per due stagioni delle giovanili della Cremonese. Nel corso del campionato di Serie B 1981/1982, gli viene affidata la prima squadra, alla guida della quale rimane fino alla stagione 1985-1986, ottenendo un undicesimo, un quarto e un nono posto nella serie cadetta (rispettivamente nelle stagioni 1981-1982, 1982-1983 e 1985-1986), una promozione in A (secondo posto in B nel 1983-1984), una retrocessione in B (sedicesimo posto nel campionato di Serie A 1984-1985). La stagione seguente passa al Como, col quale ottiene il nono posto in A.
Nella stagione 1987-1988 è allenatore dell'Atalanta, in B. Centra subito il quarto posto in campionato e la promozione in A,e fatto ancor più importante, guida la squadra bergamasca verso un'esaltante cavalcata in Coppa delle Coppe, che si concluderà in semifinale contro i belgi del Malines. Nelle due stagioni successive otterrà il sesto e il settimo piazzamento nella massima divisione, con la qualificazione alla Coppa UEFA.
A partire dalla stagione 1990-1991 e fino a quella 1993-1994 siede sulla panchina del Torino, in A. Con i granata ottiene i migliori risultati della sua carriera: è quinto nel 1990-1991, terzo la stagione seguente,con l'arrivo alla Finale di Coppa Uefa, sfortunatamente persa a beneficio delll'Ajax; poi settimo nel 1992-1993 e ottavo nel 1993-1994. Sempre nella stagione 1992-1993, conquista la Coppa Italia.
Torna all'Atalanta nel 1994-1995, per quattro stagioni, arrivando subito al quarto posto del campionato di B e conseguendo la promozione in A, dove ottiene un quattordicesimo e un decimo posto (1995-1996 e 1996-1997), e raggiunge anche la finale della Coppa Italia 1995-1996. Il sedicesimo posto nel campionato 1997-1998 gli costa un'altra retrocessione in B.
Nel 1998-1999 torna alla guida del Torino, stavolta in B, ottenendo il secondo posto e la promozione in Serie A, dove ottiene, nella stagione seguente, un quindicesimo posto e un'altra retrocessione.
Ancora nel 2000-2001 subentra in corso di campionato alla guida del Napoli, in Serie A, non riuscendo tuttavia a scongiurarne la retrocessione (sedicesimo posto).
Nelle stagioni 2001-2002 e 2002-2003 è protagonista di una singolare vicenda: chiamato a subentrare a Luigi De Rosa sulla panchina del Cosenza, viene esonerato prima della fine del torneo; la stagione seguente è di nuovo chiamato dalla società calabrese in corso di campionato e di nuovo viene esonerato prima della fine.
Nel 2003-2004 viene chiamato a sostituire Alberto Cavasin sulla panchina della Fiorentina (sua dichiarata squadra del cuore), nel campionato cadetto. Arriva a conquistare il sesto posto in campionato e la promozione in A, a seguito dello spareggio col Perugia. Nel massimo campionato rimane alla guida dei viola fino alla settima giornata: viene infatti esonerato dopo alcune dichiarazioni non condivise dalla società e sostituito da Sergio Buso.
Dopo oltre un anno di inattività, durante il quale partecipa come opinionista in TV a diverse trasmissioni sportive, il 29 gennaio 2006 viene chiamato dall'Albinoleffe, in Serie B, a sostituire l'allenatore Vincenzo Esposito, con cui riesce a centrare la salvezza (ottenuta ai playout contro l'Avellino); nel 2006-2007 il suo AlbinoLeffe disputa un'ottima stagione, conclusa al decimo posto.
Salvatosi con l'Albinoleffe, che si rivela come una delle più belle realtà del calcio nostrano, nella stagione 2007-2008 allenerà in serie C la Cremonese del presidente Arvedi, con chiare ambizioni di promozione in serie B.
Predecessore: | Allenatori vincitori della Coppa Italia | Successore: |
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Nevio Scala | 1993 | Sven-Goran Eriksson |
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