Chiesa di San Carlo Borromeo (Lugano)
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A Lugano all'inizio della via Nassa, ma più vicina al centro cittadino, da vedere è la chiesa di San Carlo Borromeo, barocca; per decisione dell'omonima Confraternita fondata nel 1619, fu eretta negli anni 1640-1642, progettata da Giovanni Angelo Galassini (noto dal 1616 al 1644) cui subentrò nel 1641 Antonio Castelli. La ristrutturazione del 1950 ne mutilò la parte destra. La sagrestia e il campanile sono del 1661. La facciata che conserva il portale barocco fu realizzata nel 1829 da Domenico Fontana; la costruzione si allinea alla case sul margine della via Nassa. Vari restauri: negli anni 1963-1967 e 2001-2005, questi diretti dall'arch. Tita Carloni (1931, vivente) di Rovio.
All'interno l'aula rettangolare a due campate voltate a botte lunettata con due cappelle sul lato nord, si conclude nel coro voltato a crociera; è scandita da paraste corinzie sostenenti la trabeazione in stucco, opera del 1646 di Giovanni Battista Neuroni di Lugano, continuata da Carlo Marliani negli anni 1647-1649. La luce piove da finestre termali sopra il cornicione. Sull'arco trionfale, notevole gruppo di stucchi: due angeli affiancano un grande riquadro centrale entro cui v'è l'olio su tela con San Carlo Borromeo che riceve il galero dallo zio papa Pio IV, opera del 1673 circa, attribuita a Francesco Innocenzo Torriani (1648-1700) di Mendrisio.
Nella prima cappella, in cornice a stucco sopra l'altare neoclassico: pala settecentesca con San Francesco Saverio della prima metà del sec. XVIII e olio su tela col santo titolare del sec. XIX. Nella seconda cappella, sull'altare barocco: il pittore Giuseppe Antonio Petrini (1677-1759) di Carona è l'autore dell'olio su tela con San Carlo Borromeo, parte di uno stendardo, ora collocato nel coro, con al verso la Consegna della chiavi a San Pietro; pure sua nella navata la tela con la Madonna dell'Avvento, del 1715; notevole è il gruppo della Pietà in cartapesta, proveniente da Lecce, opera del primo Seicento. Nel coro, a destra, (qui spostate dalle lunette sopra le finestre della parte sud della navata): due tele commissionate nel 1665, raffiguranti la Carità di San Carlo Borromeo e San Carlo Borromeo che fonda la Dottrina Cristiana, quest'ultima attribuita a F. I. Torriani, del 1675 circa; a sinistra: copia della Madonna di San Girolamo del Correggio, opera di Giuseppe Reina (1759-1836) di Agno del 1789. Sulla volta entro decorazioni in stucco: Gloria del santo titolare.
L'altare maggiore marmoreo del 1768, probabilmente di Giovan Battista Adami di Carona, reca la statua della Vergine, del XVIII sec.; ai lati, cornice in stucco con cariatidi e tendaggio di Girolamo Rossi, del 1680, con l'olio su tela della Madonna col Bambino e San Francesco d'Assisi del 1623, proveniente dal demolito convento di San Francesco in via Cànova.
[modifica] Bibliografia
- B. Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Lugano-Porza, 1980, 257-258.
- AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 299.
