Chiedimi se sono felice
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Chiedimi se sono felice | |
Titolo originale: | Chiedimi se sono felice |
Paese: | Italia |
Anno: | 2000 |
Durata: | 110' |
Colore: | colore |
Audio: | stereo |
Genere: | comico |
Regia: | Aldo, Giovanni & Giacomo e Massimo Venier |
Soggetto: | Aldo, Giovanni & Giacomo, Massimo Venier, Paolo Cananzi e Walter Fontana |
Sceneggiatura: | Aldo, Giovanni & Giacomo, Massimo Venier, Paolo Cananzi e Walter Fontana |
Produttore: | Paolo Guerra |
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Fotografia: | Arnaldo Catinari |
Montaggio: | Claudio Cormio |
Musiche: | Samuele Bersani |
Scenografia: | Eleonora Ponzoni |
Costumi: | Elisabetta Gabbioneta |
Si invita a seguire le linee guida del Progetto Film |
Chiedimi se sono felice è un film del 2000 del trio comico Aldo, Giovanni & Giacomo, diretto da loro e da Massimo Venier.
[modifica] Trama
La scena iniziale del film mostra Giacomo che suona al campanello di Giovanni: questo lo respinge perché ancora arrabbiato con lui per un motivo che si chiarirà durante il film: solo dopo varie insistenze, Giacomo convince Giovanni ad andare a cercare Aldo, in Sicilia, il quale sembra essere in fin di vita per un non meglio precisato incidente. Alla stazione, i due incontrano Marina, che si unisce ai due per raggiungere Aldo. Durante il lungo viaggio in treno, tramite dei flashback, si rievoca la storia dei tre. Tre anni prima i tre erano amici inseparabili: Aldo faceva la comparsa in opere liriche, Giacomo il doppiatore, Giovanni il mimo ai Grandi Magazzini. Tutti e tre svolgono attività insoddisfacenti, e tentano il grande salto: metteranno in scena il Cyrano de Bergerac. I mezzi a disposizione sono pochi, ma l'entusiasmo è tanto. Nel frattempo Aldo, donnaiolo impenitente, chiede a Giacomo di liberarlo di Silvana, una ragazza che vuole mollare ma non ne ha il coraggio: "Scarricamela, Giacomino!". Ma Giacomo non può andarci, così se ne occupa Giovanni, che si presenta al piano sbagliato del palazzo e parla per tutto il pomeriggio con un’altra ragazza, Marina, convinto che fosse Silvana. L'equivoco si chiarisce ma ormai è tardi: Aldo, per errore, è costretto a consegnare l'anello di fidanzamento alla ragazza che avrebbe dovuto "scarricare". Aldo chiede ancora a Giacomo di “scarricare” Silvana: tuttavia Giacomo si invaghisce di Daniela, la coinquilina di Silvana: viene così organizzata una cena per far conoscere i due. Tuttavia alla cena sarà presente una terza amica, di cui non si sa niente. Giovanni, quindi dovrà intrattenere la terza ragazza che si rivela essere proprio Marina. Durante la cena farà la sua apparizione, sfondando una finestra, un ladro un po’ imbranato: è Beppe, che verrà compatito dai sei e rimarrà anche a cena. Dopo la cena, Giacomo scopre che Daniela ha dato il suo numero di telefono a Beppe, e la lascia perdere. Intanto, dopo un inizio non brillante, Giovanni e Marina (che fa la hostess) fanno coppia fissa. Inizia un bel periodo che però dura poco: Giovanni vuole vivere assieme a Marina, ma lei è titubante e parte per Francoforte: Giovanni la insegue, nonostante la paura del volo, ma Marina all’ultimo ha deciso di non partire. Giacomo ha sostituito Giovanni al lavoro, e si fa licenziare a causa della sua pignoleria sulla grammatica italiana. Marina raggiunge i Grandi Magazzini sperando di trovare Giovanni, ma incontra Giacomo, con cui parla tutto il pomeriggio; lui la riaccompagna a casa, e alla fine si baciano. Giacomo si sente in colpa e racconta tutto ad Aldo, il quale gli intima di tacere, per il bene dell’amicizia e della rappresentazione teatrale (che nel frattempo non è ancora stata messa in scena). Giacomo non ce la fa e durante le prove confessa tutto a Giovanni. Scatta una furibonda lite: Giovanni rinfaccia a Giacomo di essere un Giuda, e ad Aldo di essere un mantenuto (vive infatti in un magazzino di Giovanni, senza pagare l'affitto). Giovanni scaccia Aldo, distrugge le scene della commedia e se ne va infuriato. Alla fine di questo lungo flashback il viaggio termina, ed i tre si mettono in viaggio per il paese di Aldo: raggiungono l'ospedale, ma il medico dice loro che non c’era più nulla da fare, come ad indicare che per il povero Aldo non c'è più niente da fare. Si viene così a sapere che Aldo vive, ma più che altro vegeta, a casa della zia, che lo accudisce. I tre arrivano finalmente al capezzale di Aldo che è ridotto veramente male: immobilizzato a letto, straparla e fa fatica a riconoscere gli amici. Aldo prega i due amici di andare a comprare gli arancini di Zio Totò, un bar lì vicino, per mangiarli insieme agli amici, e chiede a Marina di fargli compagnia fino al ritorno dei due. Giacomo e Giovanni vanno a svolgere la commissione, ma al ritorno, nessuno è in casa: Aldo è sparito dalla camera da letto. Giacomo e Giovanni restano nella stanza chiedendosi cosa sia successo, quando improvvisamente tutta la casa si "smonta": si tratta in realtà di una ricostruzione teatrale a pareti mobili, che una volta rimosse, mostrano dove veramente si trovano i due: su di un palcoscenico. Si apre il sipario, e compare Aldo che, recitando, indica gli altri due come gli interpreti del Cyrano e mette loro in mano spade e cappelli: in pratica, la storia della malattia si rivela essere un elaborato artificio messo in piedi da Aldo per attirare e riappacificare gli amici mettendo finalmente in scena la commedia che avevano preparato tre anni prima. Giacomo capisce e infila il cappello, dicendo la prima battuta della commedia: dopo un lungo istante, anche Giovanni mette il cappello e risponde a tono: ha perdonato i due amici. La commedia viene recitata fino alla fine, ed il pubblico applaude entusiasta. La scena finale mostra Giovanni e Marina che, probabilmente, sono tornati assieme, Giacomo mostra attenzione per una altra ragazza (che poi si allontana), mentre Aldo sfoga le sue energie ballando in discoteca vestito come John Travolta nel film La febbre del sabato sera.
[modifica] Commento
La pellicola è cosparsa di battute, gag e situazioni comiche tipiche del trio, che ripropongono, immutato, lo stile recitativo ed il modello di comicità che li ha portati al successo a teatro e nelle precedenti pellicole. Pur non riproponendosi in ruoli differenti (Giovanni il "pignolo", Aldo il "meridionale-tipo" e Giacomo l'"idealista-intellettuale") che abbiamo già visto in Tre uomini e una gamba ed in Così è la vita il trio ha una verve comica che ancora fa presa sul pubblico. Questo film forma una trilogia con “Tre uomini e una gamba” e “Chiedimi se sono felice”: in questo film è Giacomo a innamorarsi del personaggio di Marina Massironi; nel secondo sarà Aldo; nel terzo sarà Giovanni.
[modifica] Altri progetti
Wikiquote contiene citazioni di o su Chiedimi se sono felice
Aldo, Giovanni & Giacomo |
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Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti
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