Ágreda
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Ágreda | |
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Nome originale: | Ágreda |
Stato: | ![]() |
Comunità autonoma: | ![]() |
Provincia: | Soria |
Latitudine: | 41° 51' N |
Longitudine: | 1° 55' O |
Altitudine: | m s.l.m. |
Superficie: | 165 km² |
Popolazione: - Totale - Densità |
(2001) 3.351 ab. 20,3 ab./km² |
CAP: | 42... |
Prefisso tel: | (+34)... |
Targa: | SO |
[ Sito istituzionale] |
Ágreda è un comune spagnolo montano di 3.351 abitanti, situato nella comunità autonoma di Castiglia e Leon, ai piedi della Sierra del Moncalves' (941 m s.l.m.) e sulle rive del fiume Queiles. Appartiene alla provincia di Soria, città dalla quale dista 51 km, e alla comarca di "Tierra de Agreda, Tierra de Frontera".
La sua economia è basata sull'agricoltura di montagna, sull'allevamento del bestiame, sul commercio e sul turismo.
Indice |
[modifica] Storia
Agreda fu un oppidum (campo militare) celtiberico, passato in seguito sotto il dominio dei Romani e successivamente dei Visigoti e degli Arabi. In età medioevale ebbe una notevole importanza, in quanto piazzaforte in posizione strategica al confine fra i regni di Castiglia, Navarra e Aragona, che se ne contesero il possesso.
Fu detta "Città delle tre culture", in quanto vi convissero pacificamente le comunità cristiana, giudaica e islamica, ciascuna delle quali viveva in un proprio distinto quartiere, tutte lasciando testimonianze della loro presena. Nel quartiere islamico resta una torre che faceva parte del castello arabo "de la Muela" o "de la Mota", dal quale partiva la cinta muraria degli inizi del X secolo. Di fronte al castello arabo c'è quello cristiano detto "castillo del Rollo", costituito da un torrione a pianta quadrata. Il quartiere degli ebrei ("Juderia") conserva il tracciato originale delle vie e il quartiere cristiano costituiva la parte del paese con le diverse chiese. Anche le attività dei cittadini si suddividevano secondo le tre religioni: gli ebrei erano dediti al commercio, gli islamici all'artigianato e i cristiani ai servizi e all'agricoltura e all'allevamento del bestiame.
La riunificazione dei regni tolse ad Agreda ogni importanza militare e segnò l'inizio di un periodo di decadenza. Nel XVII secolo si ebbe una nuova fioritura, grazie anche alla venerabile suor Maria de Jesus, monaca di clausura e consigliera epistolare del re Filippo IV, che riuscì a far concedere ad Agreda, dove viveva diversi privilegi e vantaggi.
In occasione del riordinamento amministrativo della Spagna nel 1833 si era pensato di aggregare la città alla nuova provincia di Rioja, ma rimase invece nella provincia di Soria.
[modifica] Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica] Chiese
- Chiesa di Nostra Signora della Pigna (de Nuestra Señora de la Peña), del XII secolo.
- Chiesa di San Giovanni (San Juan) del XIII secolo.
- Chiesa di San Michele (San Miguel) del XV secolo, Conserva una torre merlata del XII secolo e la cappella di don Garcia Hernandez de Carrascon, protonotario apostolico e medico di papa Adriano VI.
- Chiesa di Nostra Signora dei Miracoli (de Nuestra Señora de los Milagros), del 1520.
- Convento della Concezione" (de la Concepcion), del XVIII secolo, fondato dalla monaca Maria de Jesus, che vi è sepolta.
L'antica sinagoga del XII secolo fu in seguito trasformata in una piccola chiesa.
[modifica] Edifici civili e monumenti
- Municipio (Ajuntamiento), sede municipale del XVI secolo
- Arco di Filippo II (Felipe II) già arco d'ingresso del quartiere islamico (barrio moro), rimaneggiato nel 1573.
- Palazzo de Paredes, del XVII secolo.
Il Parque de la Dehesa è un ampio spazio verde nel quale si trovano i resti di una antica capella romanica del XII secolo, in origine facente parte di un convento.
[modifica] Cultura e tradizione locale
[modifica] Feste
- Festa di Nostra Signora dei Miracoli, che si tiene il sabato successivo al Corpus Domini.
- Feste di San Michele, che iniziano il 28 settembre con la "Festa dei diavoletti" (Fiesta de los Diabillos¡ in cui vengono incendiati fantocci di stracci riempiti di paglia e petardi (i diavoletti o diabillos).
[modifica] Economia
L'economia cittadina si basa sull'agricoltura e l'allevamento del bestiame, sul commercio e sul turismo.