Zigote

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Lo zigote è una cellula prodotta dalla fecondazione, ossia dalla fusione di due cellule specializzate aploidi, i gameti, durante la riproduzione sessuale per anfigonia.

Nella maggior parte degli organismi anfigonici esistono due tipi di gamete: quello maschile, più mobile, e quello femminile, più grande e meno mobile. Solo in alcuni Protisti e Funghi esistono gameti morfologicamente uguali (isogamia), benché differenziati in tipi con determinanti diversi (mating type).

La fusione dei due gameti aploidi genera così una cellula diploide contenente tutto il materiale genetico (ereditario) del nuovo individuo: metà proveniente da un gamete e metà dall'altro.

Nell'uomo, lo zigote (ossia la prima fase dello sviluppo dell'embrione) ha un diametro di circa 0,1 mm ed è più grosso di altre cellule del corpo. Percorre una delle tube di Falloppio della donna verso l'utero, dividendosi costantemente ma senza per questo aumentare di dimensioni.

Dopo circa una settimana, la massa di cellule (ora chiamata blastocisti) si impianta nel rivestimento dell' utero e inizia a dividersi e a crescere progressivamente di dimensioni (vedi embrione).

[modifica] Un problema di bioetica

Per approfondire, vedi la voce Rapporto tra religione ed aborto.

Il dibattito religioso sulla pratica dell'aborto e sui diritti dell'embrione e/o dello zigote, vede le maggiori confessioni religiose schierate contro l'aborto, seppur in maniera leggermente diversa. In particolare, nel cristianesimo, nell'induismo e nel buddismo l'aborto è tassativamente proibito, mentre ad esempio nell'ebraismo e nell'islamismo è consentito fino ad un certo stadio di sviluppo.

Nel cristianesimo, in accordo a posizioni bioetiche ben precise, si ritene che lo zigote sia il primo stadio di sviluppo dell'essere umano e sancisca dunque l'inizio di una vita umana in cui è presente, tra l'altro, l'anima e che per questo esso debba essere garantito da particolari tutele e diritti che in sostanza sono gli stessi della persona adulta (cfr. concepito). Nell'islamismo si ritiene che il feto riceva l'anima solo dopo circa 17 settimane, cioè durante il quinto mese di gravidanza.

[modifica] Polemiche

Per approfondire, vedi la voce Aborto: legislazione.

Se da un lato lo zigote è la prima cellula dell'essere umano concepito avente un patrimonio genetico ereditato da ambedue i gameti ed in grado di riprodursi (e tale incrocio di patrimoni lo rende distinto dalle cellule degli esseri da cui proviene), d'altro canto nello sviluppo dell'embrione può crearsi un parto di gemelli omo/eterozigoti.
Ciò contrasta con quanti affermano che lo zigote (proprio come l'embrione) sono una persona sola. La persona è, infatti, un individuo unico ed irripetibile. Nel caso del parto gemellare si arriva pertanto al paradosso, per cui o uno dei gemelli non è persona oppure che c'è stato un "frazionamento" della personalità dallo zigote iniziale che viene ereditata da ciascun gemello, che tuttavia ha perso il carattere fondamentale di unicità ed irripetibilità.

Altri ricercatori (tra cui J.G. Rogers, S.M. Voullaire, H. Gold), al contrario, sostengono che i fenomeni delle gemellazione e dell' ibridazione non possono in alcun modo contrastare il fatto che lo zigote possieda una propria identità individuale fin dalla fecondazione. Secondo questi il fatto che lo zigote contenga l'informazione genetica necessaria è sufficiente a determinare - durante la fase di totipotenzialità delle cellule - lo sviluppo non solo di una ma, eventualmente, anche di più individui gemelli, va interpretato sulla falsariga del processo moltiplicativo, che è anche riproduttivo dei batteri e di qualsiasi altro essere unicellulare, o alla stregua del modello di riproduzione agamica per gemmazione.

Le principali posizioni riguardo l'interruzione di gravidanza attuata eliminando lo zigote, sono le seguenti:

vi è chi ritiene che eliminare lo zigote non costituisca una pratica abortiva in quanto lo stesso non rappresenterebbe ancora una vita umana definita,
mentre vi è chi ritiene che rappresenti una forma di aborto in quanto lo zigote sarebbe il primo stadio di una vita umana.

Achille della Ragione - Storia dell'aborto dall'antichità ai nostri giorni - Napoli 2008