Vittoria Luisa di Borbone
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Vittoria Luisa Borbone (Versailles, 11 maggio 1745 – Trieste, 7 giugno 1799) è stata una principessa francese.
Marie-Louise-Thérèse-Victoire de France, detta Madame Quatrième e poi Madame Victoire era figlia di Luigi XV e Maria Leszczyńska.
Indice |
[modifica] Vita a Versailles
Quando Mozart si trasferì in Francia, Vittoria ne divenne la protettrice. In segno di gratitudine egli le dedicò alcune sonate per pianoforte.
Come le sorelle Adelaide e Sofia Filippina di Borbone, non si sposò mai e visse alla corte di Versailles fino allo scoppio della rivoluzione francese.
Come le sorelle, e altri membri della famiglia, soffriva di una forma di obesità congenita.
Il futuro Luigi XVI di Francia, rimasto prematuramente orfano di madre, era particolarmente legato alle zie paterne.
[modifica] La fuga a Roma
Nell'ottobre 1789 la famiglia reale venne costretta a spostarsi nel Palazzo delle Tuilleries a Parigi.
Vittoria Luisa e la sorella Adelaide erano le uniche figlie ancora in vita di Luigi XV.
Religiosissime e rigide all'etichetta anche fuori dalle mura di Versailles, rifiutarono la prospettiva di ricevere il 24 aprile 1791 la comunione pasquale dalle mani di un prete giurato. Decisero quindi di partire per Roma, il 19 febbraio 1791.
Questa decisione, dettata da un motivo strettamente religioso, si rivelò in seguito vitale: le due dame infatti, al contrario dei famigliari e di tanti altri nobili rimasti in Francia, non vissero l'angoscia per la propria sorte e scamparono alle condanne a morte.
[modifica] Morte
Non fece mai ritorno nella terra natale e viaggiò, esiliata, per l'Italia. Malata di cancro, morì a Trieste nel 1799. La sorella Adelaide morì l'anno dopo a Roma.
I loro corpi tornarono in Francia, anni dopo, sotto il regno del nipote Luigi XVIII di Francia e trovarono riposo presso l'Abbazia di Saint-Denis.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Bibliografia
- Antonia Fraser. Maria Antonietta. Milano, Oscar Mondadori, 2004. ISBN 88-04-51311-X
- Altre notizie sono state prese dalla corrispondente voce nella Wikipendia inglese