Storia della geometria convessa
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La storia della convessità presenta alcuni filoni che si possono seguire agevolmente ma anche alcuni che sono da rinvenire in ambiti diversi, dalla analisi funzionale al calcolo delle variazioni, dall'analisi complessa in una o più variabili alla teoria dei grafi, alla cristallografia.
I primi contributi provengono dalla matematica ellenistica, ma il suo studio sistematico inizia intorno al 1900. Negli Elementi di Euclide si tovano molte nozioni. I poliedri erano noti anche ai pitagorici e agli etruschi. Importanti i contributi di Archimede. A questo periodo aureo risalgono anche i primi studi sul problema isoperimetrico; i più importanti sembrano dovuti a Zenodoro .
Keplero ha riscoperto i solidi archimedei, ma nella Basilica di San Marco si trovano figure precedenti, forse dovute a Paolo Uccello. Notevoli ma a lungo sconosciuti i risultati d Piero della Francesca. Louis Poinsot ha completato il loro studio. Catalan ha esaminato tutti i solidi isoedri. Il catalogo di questi poliedri è stato esteso da Donald Coxeter.
Altri contributi di Cartesio, Eulero e Adrien-Marie Legendre.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Bibliografia
- Peter M. Gruber (1993): History of convexity pp. 1-15 in Peter M Gruber, Jörg M. Wills eds. Convex geometry. Volume A, North Holland, ISBN 0-444-89596-5
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