Stoner rock

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Stoner rock
Origini stilistiche	anni sessanta: Acid rock Blues rock Rock psichedelico Space rock anni settanta: Heavy metal Doom metal
Origini culturali	metà anni settanta, Stati Uniti e Regno Unito
Strumenti tipici	chitarra elettrica basso batteria
Popolarità	successo locale durante gli anni novanta, successo commerciale dal 2000
Sottogeneri

Generi derivati
Sludge metal
Generi correlati
Sludge metal - Doom metal - Grunge

Lo stoner rock è una versione dell'hard rock, mutazione in parte dovuta dall'influenza del punk e dell' hardcore. Il termine è mutuato dall'espressione gergale inglese stoned, che equivale all'italiano "fumato", "sconvolto" (si suppone riferito al consumo di droghe leggere da parte dei musicisti legati al genere).

Verso la fine degli anni ottanta si assiste ad un recupero dell'hard rock anni settanta, specie lo stile dei Black Sabbath dei primi lavori, attraverso una serie di gruppi (Saint Vitus, Pentagram, Trouble) definiti doom. Partendo da questa esperienza nei primi anni '90 diversi gruppi irrobustiscono la formula aggiungendo riferimenti al punk, all'hardcore, alla psichedelia, allo space rock. I capostipiti del genere sono i Kyuss, i Monster Magnet (agli esordi più noise e free form - come nel mini lp "Tab" - poi rimasti su posizioni più di retroguardia...) e i Fu Manchu (più figli dei Black Flag di My War che non dei Black Sabbath), a cui si aggiungono gli ex hardcore Corrosion of Conformity.

Con l'uscita del secondo disco dei Kyuss Blues for the Red Sun il genere trova finalmente spazio sui media e comincia a fare proseliti in tutto il mondo; da notare l'opera di sostegno alla scena dato dall'etichetta Men's Ruin, di proprietà del grafico Frank Kozic, che pubblicherà decine di 10" e 7", spesso divisi a metà tra i gruppi.