Romanzo popolare
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Romanzo popolare | |
Titolo originale: | Romanzo popolare |
Paese: | Italia |
Anno: | 1974 |
Durata: | 102' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | commedia |
Regia: | Mario Monicelli |
Soggetto: | Age, Scarpelli, Monicelli |
Sceneggiatura: | Age, Scarpelli, Monicelli |
Produttore: | Edmondo Amati per Capitolina Produzioni |
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Fotografia: | Luigi Kuveiller |
Montaggio: | Ruggero Mastroianni |
Musiche: | Enzo Jannacci |
Scenografia: | Lorenzo Baraldi |
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Romanzo popolare è un film diretto dal regista Mario Monicelli.
[modifica] Trama
Giulio Basletti è un metalmeccanico milanese, sfegatato attivista sindacale e tifoso del Milan. Quando incontra Vincenzina, una ragazza che diciassette anni prima aveva tenuto a battesimo ad Avellino e che è venuta a vivere a Milano, se ne innamora e decide di sposarla. Presto nasce un figlio, e Vincenzina resta in casa ad accudirlo.
A seguito di una manifestazione di piazza, Giulio conosce Giovanni, un giovane poliziotto ferito negli scontri, che diventa suo amico e comincia a frequentarne la casa. Tra Giovanni e Vincenzina nasce inevitabilmente una love-story, e quando Giulio li scopre, dapprima cerca di controllarsi, poi perde le staffe dopo aver ricevuto una lettera anonima (in realtà scritta dallo stesso Giovanni), manda fuori di casa moglie e bambino e tenta il suicidio.
Qualche anno dopo ritroviamo Giulio in pensione, Vincenzina capo reparto nella fabbrica che Giulio aveva lasciato, mentre Giovanni è stato trasferito in un'altra questura e ha sposato una ragazza del posto. Il finale del film lascia intendere una riconciliazione tra Giulio e Vincenzina, attraverso un invito a pranzo.
[modifica] Curiosità
- Il film era stato pensato per Nino Manfredi e doveva essere ambientato a Roma.
- Aiuto regista del film è Carlo Vanzina.
- La trovata del film è soprattutto nel linguaggio dei personaggi: il sindacal-politichese di Tognazzi, con il suo spiccato accento lombardo infarcito di metafore calcistiche (i dialoghi sono stati scritti con l'aiuto di Beppe Viola, che compare anche nella scena del film vietato ai minori, e di Enzo Iannacci), si contrappone al linguaggio ingenuo di Vincenzina, preso a prestito dai fotoromanzi, e alle pesanti inflessioni meridionali di Giovanni.
- Romanzo Popolare fu uno dei maggiori successi della stagione 1974-75, incassando più di un miliardo e mezzo di lire dell'epoca nelle prime visioni.
- Alcune scene del film furono girate all'interno ed all'esterno della fabbrica della Innocenti a Lambrate, di cui il protagonista, nel film, è un operaio addetto al montaggio del modello Regent. Il neorealismo del film è calato nella realtà della Milano degli anni '70, con riferimenti alla vita reale inusualmente concreti.
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