Quinto Cicerone
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Quinto Tullio Cicerone, fratello del celebre oratore e uomo politico romano Marco Tullio Cicerone, fu pretore nel 62 a.C., proconsole della provincia d'Asia dal 61 al 59 a.C. e legato di Pompeo Magno in Sardegna dal 57 al 56 a.C. Dal 54 a.C. militò per ragioni politiche[1] nell'esercito di Cesare durante la conquista della Gallia. Fu congedato nel 52 a.C., così da poter servire come legato del fratello Marco in Cilicia.
Allo scoppio della guerra civile tra Cesare e Pompeo, si schierò dalla parte di quest'ultimo insieme al fratello. Dopo la fine del conflitto, fu perdonato da Cesare, ma nel 44 a.C. diede il suo assenso all'uccisione del dittatore. Nel 43 a.C. cadde vittima delle proscrizioni volute dai triumviri.
[modifica] Note
- ^ Caio Giulio Cesare, De bello gallico, trad. di Adriano Pennacchi e note di Albino Garzetti, Einaudi Tascabili, Torino, 1996, pagg. 479; 544-545
[modifica] Bibliografia
- Caio Giulio Cesare, De bello gallico, trad. di Adriano Pennacchi e note di Albino Garzetti, Einaudi Tascabili, Torino, 1996
- De Bello Gallico Testo originale.