Prigionieri Notte e Nebbia
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I prigionieri Notte e Nebbia, in tedesco Nacht und Nebel, erano prigionieri politici tedeschi durante la seconda guerra mondiale che vennero condannati a morte, ma in attesa di esecuzione.
I prigionieri venivano tipicamente mandati in carcere e utilizzati come forza lavoro, a volte per l'intera durata della guerra. In prigione occupavano il gradino più basso della scala gerarchica e come risultato ricevevano la minor quantità di cibo e avevano le più scarse possibilità di ricevere assistenza medica.
Il Decreto Notte e Nebbia emanato da Adolf Hitler il 7 dicembre 1941 a seguito dell’entrata in guerra degli Stati Uniti, che risultò nella scomparsa di molti attivisti politici della resistenza nei territori occupati, era un’eufenismo tratto dall’opera L'oro del Reno di Richard Wagner dove Alberico, indossato l’elmo magico, si trasformava in colonna di fumo e spariva cantando "Notte e nebbia, io scompaio".
Il decreto, intitolato "Richtlinien für die Verfolgung von Straftaten gegen das Reich oder die Besatzungsmacht in den besetzten Gebieten" -Direttive per la persecuzione delle infrazioni commesse contro il Reich o contro le forze di occupazione nei territori occupati-fu dichiarato criminale al Processo di Norimberga perché contrario alle convenzioni di Ginevra, recava la firma del generale tedesco Wilhelm Keitel ed era un passo in più nella scalata criminale del regime nazista, che arrivò al culmine con la Conferenza di Wannsee del 20 gennaio 1942 con la pianificazione della soluzione finale.
Il testo fu ricostruito dal Tribunale di Norimberga in 40 pagine di istruzioni operative dettagliate.
Gli ordini del Fuhrer erano che "gli atti di resistenza della popolazione civile nei paesi occupati verranno giudicati da una corte marziale quando:
- si abbia la certezza di poter applicare la pena di morte e
- quando la sentenza si pronuncia entro gli otto giorni dall’arresto."
Il resto degli oppositori dovevano essere fermati e fatti scomparire "nella notte e nella nebbia", diceva testualmente Hitler, segretamente arrestati in Germania senza dare altro tipo di informazione sulla detenzione.
Su applicazione del decreto, tutte le persone rappresentanti un pericolo per la sicurezza dell’armata tedesca (sabotatori e resistenti) soprattutto della resistenza francese, belga, olandese e sovietica, vennero deportate nei territori del Terzo Reich dai paesi occupati e sparivano nel segreto assoluto.
L’ordine era di non trasmettere alcuna informazione circa il destino o il luogo di morte, negando il caso.
Il campo di Struthof-Natzweiler raccolse molti di questi prigionieri che vestivano un uniforme con la sigla N.N. (Nacht und Nebel).
La pratica Nacht und Nebel di deportazione e eliminazione segreta è considerata un’antecedente storico al crimine di Sparizione forzata, secondo lo Statuto di Roma della Corte penale Internazionale del 1988.
[modifica] Famosi prigionieri Notte e Nebbia
- Charles Delestraint: generale francese e successivamente capo Armée secrète, l'esercito segreto gollista della Resistenza francese.
- Henriette Roosenburg: giornalista olandese.
[modifica] Curiosità
- Il regista francese Alain Resnais nel 1956 presentò al Festival di Cannes, poi rifiutato, il cortometraggio di 31 minuti "Notte e nebbia" (titolo orig. Nuit et brouillard)
- Jean Ferrat, il cui padre, di origine ebrea (vero cognome di Jean Ferrat è Tenenbaum), era stato deportato, ha intitolato la sua più famosa canzone del 1966 sui campi di sterminio Nuit et brouillard.
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