Le avventure di Pinocchio (sceneggiato)
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Le avventure di Pinocchio | |
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![]() Nino Manfredi nel ruolo di Geppetto, in compagnia di Andrea Balestri, Pinocchio |
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Nazione: | Italia |
Anno: | 1971 |
Formato: | miniserie TV |
Puntate/episodi: | 6 |
Genere: | sceneggiato televisivo |
Durata: | 300' |
Lingua originale: | italiano |
Caratteristiche tecniche | |
Aspect ratio: | |
Colore: | colore |
Audio: | mono |
Crediti | |
Regia: | Luigi Comencini |
Soggetto: | Carlo Collodi |
Sceneggiatura: | Luigi Comencini, Suso Cecchi D'Amico |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori e personaggi | |
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Fotografia: | Armando Nannuzzi |
Montaggio: | Nino Baragli |
Musiche: | Fiorenzo Carpi |
Scenografia: | Massimo Patrizi, Arrigo Breschi |
Costumi: | Piero Gherardi |
Produttore: | RAI, ORTF, Bavaria Film, Cinepat |
Programmazione | |
Prima TV Italia (gratuita) | |
Dal: | 8 aprile 1972 |
Al: | 6 maggio 1972 |
Rete televisiva: | Programma Nazionale |
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Le avventure di Pinocchio è uno sceneggiato televisivo in sei puntate tratto dal romanzo di Carlo Collodi Le avventure di Pinocchio e trasmesso per la prima volta dalla RAI nel 1972.
La regia dello sceneggiato è di Luigi Comencini.
Comencini ha dato del "suo" Pinocchio una visione particolarmente delicata e poetica, restituendo una patina di sommessa malinconia all'intera vicenda, nonostante la partecipazione di alcuni attori conosciuti più che altro per le loro interpretazioni in ruoli comici. Secondo Paolo Mereghetti lo sceneggiato ebbe un "cast perfettamente azzeccato", con una soddisfacente riduzione dal libro con "più realismo sociale a (lieve) discapito della componente fantastica"[1].
Lo sceneggiato ebbe un grande successo nel 1972, confermato negli anni da diverse repliche televisive e anche dal successo della pubblicazione in home video.
La celebre colonna sonora fu eseguita da Fiorenzo Carpi.
Indice |
[modifica] Trama
Come nel celebre romanzo, vi si narrano le disavventure del famoso burattino, anche se, a differenza della versione letteraria, nello sceneggiato Pinocchio è impersonato da un bambino vero, che solo in alcuni punti si ritrasforma in un burattino.
Con un ciocco di legno parlante regalatogli da Mastro Ciliegia (Ugo D'Alessio), il falegname Geppetto (Nino Manfredi), si costruisce un burattino animato, che chiama Pinocchio. Durante la notte, nei panni di una fata, la moglie del falegname (Gina Lollobrigida), rimasto vedovo e solo, propone al burattino un patto preciso: quello di farlo diventare un bambino (Andrea Balestri).
Ma, travolto dalla sua smania di vivere liberamente la sua avventura umana, Pinocchio dimentica spesso la sua gratitudine per Geppetto: al termine della sua prima giornata, si trova già tramutato di nuovo in un burattino di legno e con i piedi bruciati; poi, avendo marinato la scuola per il Teatro dei Burattini, finisce tra le mani del terribile Mangiafoco (Lionel Stander). Quest'ultimo, dopo il pietoso intervento della Fata, gli regala cinque zecchini d'oro da portare a Geppetto, ma, avendo ceduto alle lusinghe di Gatto e Volpe (Franco Franchi e Ciccio Ingrassia), Pinocchio rischierebbe di perdere il denaro e la vita, se, all'ultimo momento, non intervenisse, ancora una volta, la Fata.
Le monete d'oro finiscono comunque nelle grinfie di Gatto e Volpe, che convincono Pinocchio, ridivenuto bambino, a seppellirle al Campo dei Miracoli. Geppetto, intanto, trova in riva al mare il vestitino di Pinocchio e si convince definitivamente che Mangiafoco gli ha rapito il suo bambino, per portarlo con sè nelle lontane Americhe. Non immagina, invece, che Pinocchio, credendo che la Fata sia morta, è più che mai deciso a ritornare da lui, per ripagarlo del suo amore e per porre fine alle proprie sventure.
Sorpreso da un contadino (Carlo Bagno) a rubargli un grappolo d'uva, deve rassegnarsi perfino a fargli il cane da guardia. Recuperata la libertà, Pinocchio arriva al mare proprio nel momento in cui Geppetto, imbarcatosi alla sua ricerca, sta per essere travolto dalla tempesta. Respinto sulla spiaggia dalle onde, Pinocchio, convinto ormai di essere rimasto solo al mondo, finisce per aggrapparsi a Lucignolo (Domenico Santoro), un compagno che è destinato a sviarlo una volta di più dai suoi buoni propositi, con il suo fascino pericoloso.
In un momento in cui Lucignolo lo lascia solo con la sua fame, la Fata lo costringe a guadagnarsi il pranzo con la propria fatica. E quando la Fata gli promette che gli restituirà il buon Geppetto, miracolosamente scampato, Pinocchio s'impegna sinceramente a divenire un ragazzo ed uno scolaro modello. Ma, sui banchi di scuola, Pinocchio ritrova Lucignolo. Ora, Lucignolo propone maliziosamente al suo irrequieto compagno un viaggio favoloso. All'inizio, Pinocchio trova la forza di preferire le promesse della Fata alle lusinghe del Paese dei balocchi, ma poi decide di partire con l'amico verso quel paese, dove pochi giorni dopo, entrambi diventano ciuchini.
Al momento della vendita dei somari, Pinocchio viene scelto da un compratore (Mario Colombaioni) che lo consegna al direttore di un circo (Mario Adorf), che lo fa saltare e ballare, ma una sera azzoppisce e viene comprato da un altro (Willy Semmelrogge), che lo butta in mare per fare un tamburo con la sua pelle. Pinocchio, in acqua, ritorna ad essere un burattino come prima, ma, mentre nuota per salvarsi, viene ingoiato dalla Balena. Qui vi trova Geppetto e, diventato definitivamente bambino, fugge con lui da quella insolita prigione per tornare a una vita normale.
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[modifica] Note
- ^ Paolo Mereghetti, Dizionario dei film 2008, a proposito della versione cinematografica di 134 minuti.