Ezio Franceschini
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Ezio Franceschini (Valsugana, 1906 – 1983) è stato un latinista e docente italiano di letteratura latina medievale, oltre che rettore dell'Università Cattolica.

[modifica] Biografia
Dopo essersi laureato a Università di Padova divenne incaricato e poi professore ordinario di Letteratura latina medievale all'Università Cattolica di Milano Nel 1943 appoggiò, insieme ad altri professori di diverso orientamento ideologico e politico la Resistenza. In particolare con Concetto Marchesi, [1] fondò a Padova il gruppo FRAMA, dalle iniziali di Franceschini, Marchesi, che si prodigò soprattutto a favore dei militari internazionali prigionieri di guerra. A Milano, in una università in cui il rettore padre Agostino Gemelli era sospettato di rapporti stretti con il fascismo, Ezio Franceschini osò ospitare proprio nel laboratorio di psicologia di Gemelli, le riunioni del comando CVL. Per tali indubbi meriti partigiani fu membro della commissione di epurazione che presentò al comando americano la relazione che scagionò Agostino Gemelli.
Ezio Franceschini fu Preside dal 1953 al 1965 della Facoltà di Lettere.
Alla morte di Francesco Vito, fu eletto terzo rettore (1965-1968) e dovette fronteggiare il sorgere della contestazione studentesca del 1968. Le strutture più tradizionalistiche trovarono la sua azione che cercava un dialogo con gli studenti inadeguata. Approfittando del suo stato di salute precario, lo sostituirono nel rettorato con Giuseppe Lazzati, che seguì una linea di più decisa rottura con le istanze di rinnovamento.
Le modalità di questo trapasso accentuarono lo scontro tra le due mentalità.
In onore di Ezio Franceschini è stata istituita una fondazione per gli studi di letteratura latina medievale, presso la certosa del Galluzzo che conserva l'enorme patrimonio librario di Ezio Franceschini e che collabora strettamente con l'Università di Firenze.[2]
[modifica] Note
- ^ Concetto Marchesi, grande latinista e rettore a Padova fu un esponente di spicco del Partito Comunista Italiano. Abbandonato da molti compagni di partito che gli contestavano di non aver dato le dimissioni da rettore dopo l'8 settembre, fu aiutato ad emigrare in Svizzera da Ezio Franceschini
- ^ Si è visto in questo appoggiarsi alla laica università di Firenze anziché della Cattolica dove era stato rettore un residuo dei dissapori con il lazzati