Comizi d'amore
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Comizi d'amore | |
Paese: | Italia |
Anno: | 1964 |
Durata: | |
Colore: | B/N |
Audio: | sonoro |
Genere: | documentario |
Regia: | Pier Paolo Pasolini |
Soggetto: | |
Sceneggiatura: | |
Fotografia: | Tonino Delli Colli |
Montaggio: | Nino Baragli |
Effetti speciali: | |
Musiche: | |
Scenografia: | |
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Comizi d'amore è un film documentario diretto nel 1965 da Pier Paolo Pasolini.
Nel 1963 Pier Paolo Pasolini e il produttore Alfredo Bini devono girare l’Italia per trovare location e volti per il nuovo film del regista friulano: il Vangelo secondo Matteo. Ma Pasolini da un po’ di tempo ha un chiodo fisso: conoscere le opinioni degli italiani sulla sessualità, l’amore e il buon costume e vedere come sia cambiata negli ultimi anni la morale del suo paese.
Si stabilisce quindi di unire le due cose e Pasolini entra in campo, microfono alla mano, per parlare con gli Italiani di “invertiti”, di “prima volta”, di “prostitute” e di “divorzio”.
Ne esce un ritratto del paese contraddittorio, uno spaccato di un Italia a varie velocità, un quadro sconcertante che alterna aperture fintamente disinvolte al Nord e rigidità ancestrali nel meridione.
All’interno del film ci sono anche le opinioni autorevoli di “amici” di Pasolini come Alberto Moravia, Cesare Musatti, Adele Cambria e Oriana Fallaci. L'impressione che si ricava da questo straordinario film-inchiesta è quella di una grande, diffusa ignoranza anche negli strati di popolazione più acculturata, di una profonda arretratezza e del timore dell'italiano medio di affrontare senza vergogna un confronto legato al tema della sessualità.
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