Canna (armi)
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Nelle armi, ed in particolare nelle armi da fuoco, la canna è l'elemento destinato ad imprimere la direzione di corsa al proiettile, ed in genere l'elemento dal quale il proiettile esce dall'arma per iniziare la sua corsa.
Le prime canne avevano al loro interno la camera di scoppio, come nel caso delle armi ad avancarica.
Le canne sono in genere dei cilindri metallici, con almeno una delle due estremità (detta "volata") aperta per l'uscita del proiettile, mentre l'altra è chiusa per le armi ad avancarica od aperta per le armi a retrocarica.
La parte interna della canna, detta anima, può contenere delle rigature in genere elicoidali.
Il diametro interno della canna, al netto delle eventuali rigature, costituisce il calibro, solitamente coincidente col calibro della cartuccia utilizzata.
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[modifica] Tipologia di canna
Le prime canne da armi da fuoco erano tutte ad anima liscia, cioè dei semplici cilindri di metallo.
Successivamente, per aumentarne la precisione, si pensò di dotarle di una rigatura elicoidale che imprimesse al proiettile una rotazione su sé stesso producendo un'effetto giroscopico: in questo modo, infatti, i problemi derivanti da eventuali asimmetrie o disomogeneità nella sua consistenza sono molto meno marcati e la traiettoria diventa più precisa e meno sensibile alle eventuali forze di deriva impresse dal vento.
Il lato negativo dell'accorgimento è la necessità di una maggiore pressione dei gas nella camera di scoppio, perché oltre a lanciare il proiettile devono anche inserirlo a viva forza nelle rigature per imprimergli il moto rotatorio, e da ciò risulta un aggravio dello stress meccanico.
Le pistole e le armi militari in genere sono quasi tutte a canna rigata: mitragliatrici, fucili d'assalto, fucili di precisione etc. mentre armi ad canna liscia vengono utilizzate solo in particolari contesti, dove non è necessaria selettività di tiro e dove gli spazi sono ristretti (esempio il close quarter battle).
[modifica] Canna ad anima liscia
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Per approfondire, vedi la voce canna ad anima liscia. |
Si usa per armi che non devono avere grande precisione, o che lanciano proiettili a mitraglia (pallini, pallettoni): a parità di potenza hanno molta meno gittata, sono più leggere e lanciano proiettili più pesanti.
Sono soprattutto usate in fucili da caccia per selvaggina piccola: doppiette, sovrapposti e spingarde. Per "restringere" la rosa dei pallini, la canna può avere una strozzatura alla bocca, cioè un diametro leggermente minore di quello della canna.
La gittata utile delle armi a canna liscia è molto bassa, sui 100 metri, e addirittura solo di poche decine se usate con pallini molto fini.
[modifica] Canna ad anima rigata
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Per approfondire, vedi la voce rigatura. |
Le armi a canna rigata hanno una portata utile molto maggiore della canna liscia, perché grazie alla rotazione il proiettile mantiene la traiettoria molto a lungo: una carabina da caccia a canna rigata ha una gittata utile (buona probabilità di colpire il bersaglio) dai 500 ai 900 metri, impensabile con un analogo fucile a canna liscia.
Salvo rare eccezioni le pistole e le armi militari sono tutte a canna rigata.
[modifica] Lunghezza della canna
Più la canna di un'arma è "lunga", più lunga sarà la sua gittata utile: per lunghezza della canna di un'arma da fuoco non si intende tanto il valore in metri quanto il rapporto fra il diametro del proiettile e la lunghezza della canna stessa. Per esempio la canna di un fucile a canne mozze è circa due volte più lunga, in centimetri, di quella di una pistola: in termini di rapporti lunghezza/diametro invece è molto più corta, e infatti la gittata di un fucile a canne mozze è inferiore a quella di una pistola. La gittata è tanto più ampia quanto più lunga è la canna, ovviamente entro certi limiti. Ciò è dovuto al fatto che più la canna è lunga e maggiore sarà la velocità d'uscita del proiettile. Aumentando la velocità, oltre ad un incremento di gittata, si ottiene anche un discreto incremento della capacità di penetrazione del proiettile in quanto la sua energia dipende direttamente dal suo peso e dal quadrato della sua velocità.
[modifica] Bibliografia
- Ricketts H., Armi da Fuoco, Milano,Mursia, 1962
- Peterson H., Armi da Fuoco nei Secoli,Milano, Mondadori, 1964
- Cadiou R., Alphonse R., Armi da Fuoco,Milano, Mondadori, 1978
- Hogg I. Il Grande Libro delle Pistole di Tutto il Mondo, Milano,De Vecchi, 1978
- Durdik J., Mudra M., Sada M., Armi da Fuoco Antiche , La Spezia, Fratelli Melita , 1993
- Wilkinson F., Pistole e Revolver, Milano,Vallardi, 1994