Burzum
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Burzum | ||
Nazionalità | ![]() |
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Genere | Black metal Dark Ambient |
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Periodo attività | 1990 - status incerto | |
Album pubblicati | 7 | |
Studio | 6 + 1 EP | |
Live | 0 | |
Raccolte | 0 | |
Sito ufficiale | burzum.org | |
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Burzum è un gruppo black metal/dark ambient norvegese, nella fattispecie una one man band.
Indice |
[modifica] Biografia
L'origine di Burzum risale al 1987, il progetto venne concepito da Kristian Vikernes (nome poi legalmente cambiato nel celeberrimo Varg). Tra il 1988 ed il 1989, Vikernes formò un gruppo chiamato Kalashnikov, in seguito ribattezzato Uruk-Hai. Il termine Uruk-Hai significa "razza degli orchi", e deriva dal linguaggio nero della Terra di Mezzo creata da J. R. R. Tolkien. Nel 1989, Vikernes chiuse l'esperienza degli Uruk-Hai per entrare a far parte del gruppo death metal Old Funeral. Secondo lui infatti, il bassista ed il batterista del suo gruppo non erano musicisti seri ed erano privi di qualsiasi talento musicale. Vikernes rimase con gli Old Funeral per due anni, decidendo nel 1991 di ritornare al suo progetto, questa volta però in chiave solista in maniera tale da poter creare e suonare una musica più originale e personale; alcuni considerano Burzum la continuazione degli Uruk-Hai, per via dell'utilizzo di riff molto simili nello stile, a tal proposito Vikernes stesso ha ammesso che ne riprese effettivamente alcuni [1].
Sebbene Vikernes abbia sempre avuto simpatie di estrema destra non ha mai espresso la propria fede politica nei suoi progetti musicali.
Le prime composizioni di Burzum mostrano una moderata influenza da Tolkien; per esempio, lo pseudonimo adottato da Vikernes, Count Grishnackh, deriva da un orco creato dallo scrittore inglese. La scelta del nome Burzum riflette sia questa influenza, sia il desiderio di rimanere anonimo: "Burzum" infatti, è una parola del linguaggio nero di Mordor che significa "oscurità". Una delle prime canzoni di Burzum si chiamava, ad esempio, "En Ring Til Å Herske" ("Un Anello Per Dominarli"); comunque Vikernes dichiarò che le sue influenze provenivano più dalla mitologia nordica che dall'universo tolkeniano, che secondo lui era estremamente debitore della tradizione scandinava. Col passare del tempo, la passione di Vikernes per la mitologia nordica e per il paganesimo si fece sempre più evidente, specialmente nelle recenti composizioni ambient: Dauði Baldrs, ad esempio, è un concept sulla leggenda della morte di Baldr, mentre Hliðskjálf racconta la morte di Wotan.
Vikernes ha descritto il suo stesso progetto come un incantesimo atto a ricreare un mondo immaginario condensato con la storia pagana. Ogni album, secondo lui, viene progettato come una vera propria magia, in cui la prima canzone rende l'ascoltatore più sensibile a quell'universo, la seconda lo fa entrare in una trance psicologica e così via. Secondo lui il vero motivo di questa creazione è distrarre l'ascoltatore dallo stress del mondo reale. Infine, Varg ha dichiarato che il vero messaggio di Burzum può essere trovato nel testo della prima canzone del primo disco (Feeble Screams From Forests Unknown); tutti gli altri testi sono semplicemente delle annotazioni aggiuntive.
Musicalmente, Burzum si è evoluto dal primitivo e violento black metal fino ad una musica ambient ispirata dalla classica europea, caratterizzata comunque da tendenze minimaliste ed atmosfere cupe. Una caratteristica della sua musica è l'ipnotica ripetitività di ogni composizione (spesso molto lunghe), e la struttura semplice e allo stesso tempo profonda. Va anche detto però che la scelta ambient è stata forzata: gli ultimi due album Dauði Baldrs e Hliðskjálf sono stati registrati da Vikernes in carcere (dove è detenuto dal 1993 per l'omicidio del chitarrista dei Mayhem Euronymous) al cui interno l'unico strumento musicale permessogli era la tastiera; secondo la sua stessa opinione, non hanno nulla a che fare col black metal. Dopo questi due capitoli ambient (l'idea originaria prevedeva una trilogia) Vikernes ha dichiarato di aver perso qualsiasi interesse nella musica e soprattutto nel black metal e nel metal in generale arrivando addirittura ad affermare che "le radici di questo genere sono nella musica negroide"[2] Inaspettatamente, però, in una recente intervista ha fatto intendere che la prossima uscita di Burzum (una volta scarcerato) potrebbe tornare allo stile dei primi dischi. Egli continua comunque sempre a sostenere che ha poco rispetto per la cultura heavy metal e che detesta l'atteggiamento "sex, drugs, and rock n' roll". Molti degli album di Burzum contengono illustrazioni dell'artista norvegese del 19° secolo Theodor Kittelsen (1857-1914).
[modifica] Discografia
[modifica] Album
- Burzum - (1992)
- Det som engang var - (1993)
- Hvis Lyset Tar Oss - (1994)
- Filosofem - (1996)
- Dauði Baldrs - (1997)
- Hliðskjálf - (1999)
[modifica] Demo e EP
- Burzum (Demo I) - (1991)
- Burzum (Demo II) - (1991)
- Burzum (Promo) 1992 - (1992)
- Aske - (1993)
[modifica] Live e compilation
- Burzum / Aske [Compilation] - (1995)
- 1992-1997 [Compilation] - (1998)
- Dunkelheit [VHS] - (1996)
- Presumed Guilty - (1998)
- Gummo (Soundtrack) - (1998)
- Anthology - (2002)
- Fenriz Presents ...The Best Of Old School Black Metal - (2004)
[modifica] Demo
[modifica] Line-Up
- Count Grishnackh (Varg Vikernes) - Voce, Chitarra, Sintetizzatore, Batteria, Basso - (1991-2000?)
- Samoth (Tomas Haugen) - Basso - (1993)
[modifica] Note
- ^ http://filosofem.altervista.org/bio.htm
- ^ Vedasi la recensione di Hlidskjàlf su http://www.shapelesszine.com