Breglia
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Breglia | ||||||||
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Comune: |
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Coordinate: | ||||||||
Altitudine: | 760 m s.l.m. | |||||||
Santo patrono: | San Gregorio | |||||||
Pref. telefono: | 031 | CAP: | 22010 | |||||
Breglia (Breia in dialetto locale) è la più montana delle frazioni del comune di Plesio.
Comune autonomo fino al 1928, quando in seguito alla riforma dell'ordinamento comunale veniva soppresso ed aggregato al comune di Plesio[1].
Nella relazione Opizzone del 1644, Breglia era inserito nella Squadra di Rezzonico.
Dal censimento del 1751 risulta che il comune di Breglia era inserito nella pieve di Menaggio, contava 176 abitanti, non era infeudato pagando ogni quindici anni la somma di lire 32.11.6 ed il consiglio comunale era costituito dai vicini che si radunavano canvocati casa per casa dal console.
è divisa in due nuclei abitati, che corrispondono alle frazioni del vecchio comune: Villa (Vila) rivolta a levante e Maggino (Magin) rivolta a ponente.
Ospita sul suo territorio il simbolo più significativo della devozione alla madre di Dio degli abitanti della Val Menaggio: il santuario Ave regina coelorum meglio conosciuto come Madonna di Breglia, costruito nella seconda metà del XVIII secolo sul dosso del Gordola, sommità panoramica che domina tutto il centro lago di Como.
Ancora oggi è meta di pellegrinaggio e la festa viene celebrata alla quarta domenica d'agosto.
Un altro luogo particolarmente suggestivo e meritevole di attenzione è la cappella di San Domenico eretta sul culmine del Sasso rancio detto sass dela crus. Anch'esso in posizione dominante su tutto il centrolago, distante dall'abitato circa 30 minuti di comoda passeggiata.
A Breglia è morto nel 1914 ed ha trovato ospitalità estiva per tanti anni il poeta Gian Pietro Lucini.
Indice |
[modifica] Storia
L'origine protostorica è riscontrata dal toponimo e dai reperti archeologici rinvenuti.
Breia deriva dal toponimo celtico briu (ponte, impalcatura). Magin anch'esso da radice celtica che sta ad indicare attività agricole, Vila di origine medievale indicante un agglomerato rurale.
In loco sono state riscontrate due pietre a coppella che testimoniano un culto antichissimo.
Durante lavori di scavo nell'area antistante il cimitero, negli anni 80 del secolo scorso è stata rinvenuta una tomba ad inumazione databile al VI secolo. Era costruita con cinque lastroni di granito, quattro per lato ed uno di copertura, contenente due bicchieri in pietra ollare.
Queste testimonianze antiche ci confermano Breglia come culmen della variante della strada regina che, salendo da Menaggio e Plesio, scendeva verso Rezzonico per evitare gli impervi dirupi del Sasso Rancio.
[modifica] Note
- ^ R.D. 31 maggio 1928, n° 1366
[modifica] Bibliografia
M. G. Martini , Breglia, l'antica chiesa del san Gregorio, sampietro editore, 2002.