Botellón
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Il Botellón è l'abitudine, diffusa dalla fine del XX secolo tra i giovani spagnoli, di riunirsi in spazi pubblici all'aperto, preferibilmente piazze o parchi, per consumare principalmente bibite, alcolici, ma anche tabacco e talvolta droghe illegali.
Il termine viene probabilmente dallo spagnola botella ("bottiglia").
I ragazzi si riuniscono portandosi le bevande, principalmente rum, birra, vino e altri ingredienti, quali coca cola, succhi di frutta, insieme ai bicchieri e al ghiaccio per preparare cocktail artigianali e risparmiare sul prezzo delle consumazioni dei locali che sono di solito abbastanza alti.
Il fenomeno ebbe inizio in Andalusia negli anni ottanta ma si è diffuso rapidamente in tutta la Spagna, tanto da dare origine ad un vero e proprio conflitto sociale: infatti sebbene episodi di violenza siano sorprendentemente rari, il rumore e lo sporco infastidiva i cittadini. Per questo alla fine del 2006 fu approvata la "legge anti-botellón", che proibisce la vendita di alcolici in supermercati e alimentari dopo le ore 22 e dà la facoltà ai comuni di stabilire multe per chi consuma alcolici in strada e di stabilire aree in cui il botellón è permesso. La legge è stata applicata in maniera differente a seconda della zona: a Madrid le multe sono molto elevate, mentre a Granada non sono quasi mai applicate.
Nel marzo 2006, in questo clima di conflitto si svolse una sfida sorta tra gli studenti delle varie università di Spagna per organizzare il più grande botellón della storia. Le reazioni delle autorità furono differenti: a Salamanca e a Barcellona la polizia intervenne e ci furono scontri con gli studenti, mentre a Granada il sindaco autorizzò la riunione in una zona periferica della città e non ci furono incidenti. Proprio a Granada si toccò il record di partecipanti, circa 30.000, cifra ovviamente oscillante a seconda della fonte.