Alvise Cadamosto
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Alvise Cadamosto (noto anche come Alvise da Ca’ da Mosto, Alvise Ca' da Mosto o semplicemente Alvise da Mosto, e in portoghese come Luís Cadamosto) (Venezia, 1432 – Venezia, 18 luglio 1488) è stato un esploratore e navigatore italiano.
Cadamosto esplorò l'Atlantico e le coste dell'Africa occidentale per il principe del Portogallo, Enrico il Navigatore, scoprendo una parte delle isole dell'arcipelago di Capo Verde, tra il 1455 e il 1456 (da altre fonti la scoperta viene attribuita, ad Antonio da Noli e Diogo Alfonso nel 1462).
[modifica] I viaggi
Nacque nel 1432 circa, a Ca' da Mosto, un palazzo veneziano situato sul Canal Grande, da cui prende il nome. Fin da giovane si dedicò ai traffici commerciali, compiendo numerosi viaggi nel Mediterraneo, imbarcandosi sulle navi dirette ad Alessandria d'Egitto, le Fiandre e l'Inghilterra. Nel 1454, proprio in uno di questi viaggi, fu costretto dal forte vento a fare una sosta forza in Portogallo. Qui, incuriosito dalla prospettiva di esplorare le coste africane, entrò a servizio del principe Enrico il Navigatore.
Il 22 marzo del 1455 partì da Lisbona per la sua prima spedizione di scoperta lungo le coste atlantiche. In questo viaggiò visitò prima l'isola di Madeira e le Canarie e quindi raggiunse la foce del fiume Senegal dove entrò pacificamene in contatto con la popolazione locale. Ripreso il mare incontrò un'altra spedizione portoghese, comandata da Antonio da Noli. Insieme decisero di proseguire la navigazione: scoprirono il golfo di Gorsa e giunsero fino al fiume Gambia che tentarono di risalire. Dovettero però desistere in quanto trovarono una forte ostilità da parte degli indigeni e decisero di tornare in Portogallo.
Circa un anno più tardi, nel 1456, Cadamosto, insieme ad Antoniotto Usodimare, ritentò l'impresa: in questo secondo viaggio Cadamosto esplorò nuovamente il fiume Gambia, risalendolo per circa 100 km, spigendosi in seguito fino alla Casamance e alle isole Bissagos. Fu probabilmente mentre faceva ritorno da questo viaggio che avvistò alcune isole dell'arcipelago di Capo Verde. Cadamosto e Usodimare, perciò, furono i primi europei a raggiungere le isole di Capo Verde, (Bonavista e Santiago portano ancora oggi il nome coniato dal veneziano). Secondo altre fonti, tuttavia, Cadamosto avrebbe solamente avvistato le isole e la vera e propria scoperta sarebbe da attribuire ad Antonio da Noli e Diogo Alfonso, che qualche anno più tardi avrebbero raggiunto le isole e fattone una precisa descrizione.
Cadamosto dopo queste esplorazioni si ritirò in Portogallo per diversi anni per rientrare infine a Venezia intorno al 1462, dove fu messo a capo della flotta adibita al commercio con l'Egitto.
Cadamosto disegnò una carta geografica oggi perduta (utilizzata dal cartografo Fra Mauro per la compilazione di un planisfero), e scrisse una importante relazione dei suoi viaggi che fu dapprima pubblicata in un'opera del 1507 e poi inserita nell'opera del Ramusio Delle Navigationi et viaggi, pubblicata a Venezia nel 1550.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Bibliografia
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