Vorrei sapere/Viva la notte
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Questo disco, registrato nel 1968 dall'artista Fabio per conto della Bentler Record di Milano, fa seguito ad altri incisi nello stesso anno e nel 1969. "Vorrei sapere" è il più importante dei brani eseguiti dall'artista con il quale egli ha partecipato alla trasmissione RAI "Un disco per l'Estate" con plauso della critica per l'interpretazione, ottenendo un buon piazzamento in semifinale.La musica è di Roberto Negri mentre il testo è di Luciano Beretta, fecondo compositore di numerosi brani eseguiti da Adriano Celentano. Nello stesso anno l'artista ha presentato "Vorrei sapere" come ospite nella serata conclusiva della manifestazione musicale il "Cantagiro" a Recoaro Terme. La facciata B del disco contiene il brano "Viva la Notte" al ritmo di samba-bossa. Il brano scanzonato è stato presentato nel 1968 al Festival di Venezia partecipando alla gara musicale per la "gondola d'argento". La produzione discografica di Fabio è limitata, pur essendo egli un vocalist di grande qualità e sensibilità artistica. L'impostazione del suo stile risente del pathos dei migliori "cantauori" italiani e francesi. La sua profonda cultura musicale affonda le radici nel "soul-jazz". Le sue rare esecuzioni in pubblico precorrono, con minore fortuna ma con eguale talento, i successi "swing-pop" di Michael Bublè. E' da menzionare l'esibizione di Fabio alla Bussola di Viareggio nella serata di apertura del 1970 insieme alla splendida Ella Fitzgerald. Sicuramente l'esigua produzione discografica di Fabio non rende merito all'artista, dotato di un innato senso del ritmo pari a quello dei più famosi esecutori vocali di jazz a livello internazionale. Il periodo in cui l'artista ebbe l'opportunità di incidere dischi purtroppo è coinciso con la decadenza dello stile interpretativo, ripreso peraltro negli anni recenti, intimamente legata alla crisi politico-sociale degli anni '70. Oggi Fabio esercita l'attività di medico come primario ospedaliero con la stessa "umiltà" culturale e la profonda sensibilità propria dell'artista.