Váli
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Váli è una divinità della mitologia norrena, figlio di Odino e della gigantessa Rindr.
È nato con l'unico scopo di uccidere Höðr per vendicarsi dell'uccisione inconsapevole di Baldr. Crebbe ad un solo giorno dalla sua nascita e uccise Höðr. È destinato a sopravvivere al Ragnarök.
Viene menzionato più volte nel Gylfaginning, la prima parte dell'Edda in prosa di Snorri Sturluson, nel canto 36:
![]() « Áli eða Váli heitir einn, sonr Óðins ok Rindar. Hann er djarfr í orrostum ok mjök happskeytr. »
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![]() « Áli o Váli si chiama un dio, figlio di Odino e di Rindr; è ardito nelle battaglie ed eccellente tiratore. »
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Viene anche menzionato nel canto 53:
![]() « Upp skýtr jörðunni þá ór sænum ok er þá græn ok fögr. Vaxa þá akrar ósánir. Víðarr ok Váli lifa, svá at eigi hefir særinn ok Surtalogi grandat þeim, ok byggja þeir á Iðavelli, þar sem fyrr var Ásgarðr, ok þar koma þá synir Þórs, Móði ok Magni, ok hafa þar Mjöllni. »
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![]() « Allora la terra emergerà dal mare e sarà verde e bella, e i campi cresceranno senza seme. Víðarr e Váli vivranno, poiché non il mare né la fiamma di Surtr avrà recato loro alcun danno, e abiteranno a Iðavöllr, là dove un tempo fu Ásgarðr, e là verranno i figli di Thor, Móði e Magni e avranno con sé Mjöllnir. »
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(Snorri Sturluson - Edda in prosa - Gylfaginning XLIII)
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Nello stesso canto Snorri fa anche una citazione dal Vafþrúðnismál 51:
![]() « Vafþrúðnir kvað:
"Víðarr ok Váli |
![]() « Disse Vafþrúðnir:
"Víðarr e Váli |
Si parla del suo compito di uccidere Höðr anche nella Völuspá 33:
![]() « Þó hann æva hendr
né höfuð kembði, |
![]() « Non lavò mai le mani
né si pettinò il capo |
Nel canto successivo si parla sempre di Váli, sicuramente non si tratta dello stesso personaggio destinato a vendicare Baldr, ma Váli figlio di Loki, il quale venne trasformato in lupo dagli dèi e sbranò il fratello Narfi. Con gli intestini di questi, gli dèi trassero i lacci con cui Loki venne legato. Sigyn, sposa di Loki, gli rimase accanto.
Loki ricevette questa punizione per l'uccisione di Baldr e altri numerosi scherzi che il dio fece agli Æsir.
Così è scritto nella Völuspá 34:
![]() « [Þá kná Vála
vígbönd snúa |
![]() « [E Váli poterono legare
con ceppi di battaglia. |
[modifica] Bibliografia
- Snorri Sturluson (a cura di Giorgio Dolfini), Edda in prosa, Adelphi, 1975, Milano ISBN 8845900959
- Gianna Chiesa Isnardi, I miti nordici, Longanesi, 1991, Milano ISBN 8830410314
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