Surfcasting
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il Surfcasting (letteralmente "lancio sull'onda") è una modalità di pesca che si effettua dalla spiaggia, con canne capaci di lanciare il complesso terminale (esca e piombo) a distanze considerevoli dalla riva.
Questo tipo di pesca nasce nell'Oceano Atlantico ma è stata adattata con successo alle nostre coste.
La disciplina del surf casting nella sua origine oceanica sfrutta l'andamento delle maree, le quali possono produrre, nel loro alternarsi, significative turbolenze sottomarine nei pressi della costa. Tali turbolenze, sommovendo il fondale sabbioso con moto circolare, creano una zona particolarmente ricca di cibo, dai microorganismi ad animali di taglia maggiore (anellidi e granchi), i quali sono base dell'alimentazione per i pesci 'grufolatori' e 'predatori', grandi e piccoli. Una vera e propria catena alimentare.
Nella versione mediterranea del surf casting (effettuata per lo più in Sardegna), le maree non sono sufficienti da sole a produrre tale turbolenza: pertanto, ci si avvale dell'ausilio delle mareggiate anemometriche; osservando il mare aperto in presenza di moto ondoso di intensità apprezzabile, si noterà come le onde inizino a "gonfiarsi" tutte nello stesso punto.
Quando la metà dell'altezza dell'onda è maggiore della profondità del mare, quello è il punto in cui inizia il vomere delle onde sul fondo e quindi, il deposito organico tipico del surf casting. I grossi predatori, meta ambita più d'ogni altra in questa specialità, si avventurano tra quei flutti in cerca del cibo, costituito dagli organismi dissepolti o dai pesci-esca in pascolo sul settore.
È questo il motivo per cui l'esca deve essere lanciata in prossimità dell'ultima linea dei frangenti verso il largo, generalmente attorno ai 100 o più metri dalla battigia (in relazione alla profondità della spiaggia, talvolta anche a pochi metri dall'arenile, nel caso di fondali digradanti rapidamente), ragione per cui l'attrezzatura da surf casting è studiata per lanciare molto lontano.
Nel Mar Mediterraneo, la stagione del surf casting va da Ottobre ad Aprile, periodo durante il quale le mareggiate portano allo scoperto gli organismi bentonici che costituiscono la base alimentare accumulatasi durante l'estate. Ovvio che questo tipo di pesca non va in vacanza negli altri mesi, anzi, per chi non ama il freddo invernale e vuole comunque gratificarsi con belle prede, è l'ideale. Cambia però l'attrezzatura da utilizzare. Si passa infatti da canne pesanti e fili spessi, ad un utilizzo chiamiamolo "leggero" pur restando uguale nello sostanza. Cambia anche il momento di pesca, cercando mare calmo piuttosto che mare mosso. Avremo quindi stesse montature, stessi lanci, stesse esche, stessi piombi, ma tutto ridimensionato. Si passa per esempio da un trave 0.60 ad un 0.35 fluoro carbon. Da un filo in bobina più spesso, a uno più fino, con lo shock-leader che ovviamente passerà da uno 0.60 a uno 0.35. Gli ami e i fili non saranno quelli per le spigole che tanto ci emozionano nei periodi invernali, ma saranno adatti a prede come mormore, ombrine, saraghi e orate. I miei sono puri esempi per rendere l'idea di come cambia la pesca d'estate nel surfcasting, ricordando che è sempre una questione personale dettata dalla propria esperienza e dal luogo in cui si pesca.