Serpico
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Serpico | |
Serpico parla della sua vicenda in conferenza stampa, denunciando la corruzione della polizia. |
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Titolo originale: | Serpico |
Paese: | Stati Uniti |
Anno: | 1973 |
Durata: | 129' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | poliziesco, drammatico |
Regia: | Sidney Lumet |
Sceneggiatura: | Waldo Salt, Norman Wexler |
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Fotografia: | Arthur J. Ornitz |
Montaggio: | Dede Allen Richard Marks |
Musiche: | Giacomo Puccini, Mikis Theodorakis |
Scenografia: | Charles Bailey |
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Serpico è un film del 1973 diretto dal regista Sidney Lumet.
È basato sulla vita del giovane poliziotto italo-americano del dipartimento di New York Frank Serpico che fiero del suo lavoro, finalmente, denunciò la diffusa corruzione dei suoi colleghi ufficiali, dopo esser stato da questi ghettizzato, dapprima con la loro diffidenza e successivamente con minacce ed intimidazioni, organizzate e diffuse. Film ottimamente recitato con un grande Al Pacino, John Randolph e Tony Roberts. Regia dell' espertissimo Sidney Lumet
Tra le scene fondamentali, il tentativo dei colleghi di Frank di fargli accettare 'le bustarelle' con la motivazione del 'rimborso spese'. Questo avviene nel corso di una drammatica conversazione all'aperto, lontano da sguardi indiscreti, in cui lui capisce per la prima volta di essere totalmente isolato. I suoi colleghi sono tutti coalizzati, e lo ritengono solo un problema, una pecora nera che non si integra nel 'sistema'.
A quel punto è chiaro che le minacce saranno sempre maggiori. Ad un poliziotto possono succedere tante cose in servizio, come non avere le spalle coperte dai colleghi durante le fasi cruciali dell'attività di polizia. La sorte di Serpico, oramai isolato dai suoi e senza sufficienti sostegni esterni (da parte della stampa), è segnata, perché lui non ha intenzione di accettare la corruzione e i suoi colleghi non hanno intenzione di lasciare che lui resti come spina nel fianco del loro sistema, ora che lui sa tutto e non lo accetta.
Alla fine, durante un'irruzione in un appartamento di un quartiere malfamato per arrestare un gruppo di spacciatori di droga, Serpico cerca di entrare dalla porta d'ingresso, ma rimane incastrato nella porta con i criminali dall'altra parte, che lo bloccano. I suoi colleghi, in quei lunghi istanti di azione violenta,nonostante lui li invochi disperatamente, non lo aiutano, e questo dà il tempo ai criminali di aprire il fuoco ferendolo gravemente. La pallottola gli trapassa la faccia, ma non lede organi vitali. Serpico viene trasportato all'ospedale, e si salva. Denuncia la corruzione della polizia davanti alla stampa nazionale, poi però deve abbandonare New York e rifugiarsi in Svizzera, lontano dalla possibile vendetta.
Da questa pellicola, che ebbe grande eco nei mass-media degli anni '70, è stata tratta anche una serie di telefilm, in cui il protagonista opera a N.Y. come poliziotto in borghese, in un ruolo convenzionale di eroe del contrasto ai criminali, senza le denunce sociali del film.
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