San Stanislao
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
San Stanislao (Szczepanów, 26 luglio 1030 – Cracovia, 8 maggio 1079) è stato un vescovo polacco, capo della diocesi di Cracovia dal 1072 alla morte: venne fatto assassinare da Boleslao II nel 1079. È stato dichiarato santo e martire da papa Innocenzo IV nel 1253.
[modifica] Biografia
Nacque nei pressi di Cracovia dai nobili Belislao e Bogna: avviato alla carriera ecclesiastica, studiò presso la scuola della cattedrale di Gniezno (per un certo periodo, sede primaziale della Polonia) e, secondo una Vita tarda (AA. SS., Maggio, II, 196), a Parigi.
Fu ordinato sacerdote dall'arcivescovo di Cracovia Lamberto Zula, che gli affidò la comunità di Czembocz, dove si guadagnò la fama di pastore onesto e zelante, e lo nominò poi canonico del capitolo metropolitano, predicatore della cattedrale e vicario diocesano generale. Nel 1072, alla morte dello Zula, Stanislao venne desigato quale suo successore, ma accettò l'elezione solo dopo la richiesta di papa Alessandro II.
Entrato in aperto contrasto con il re Boleslao II l'Ardito (secondo gli Atti perché ne aveva pubblicamente denunciato la vita dissoluta), venne fatto assassinare dal sovrano mentre celebrava la messa nella chiesa di San Michele: il suo corpo, mutilato e dato in pasto ai cani dagli emissari di Boleslao, venne recuperato dai canonici, sepolto in San Michele e poi traslato nella cattedrale del Wawel di Cracovia (1088).
[modifica] Il culto
Venne solennemente canonizzato ad Assisi da papa Innocenzo IV il 17 agosto 1253: è patrono principale della Polonia e il suo culto è particolarmente vivo anche in Lituania, Bielorussia, Ucraina e negli Stati Uniti.
Memoria liturgica l'11 aprile, in Polonia solennità l'8 maggio.