Rover Serie 200

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Rover Serie 200

Rover 213

Premio Auto dell'anno nel [[{{{auto_dell'anno}}}]]

Costruttore: Austin Rover Group

Descrizione generale
Tipo	Berlina
Inizio produzione	1984
Sostituisce la:	Triumph Acclaim
Fine produzione	1999
Sostituita da:	Rover 25
Stelle EuroNCAP:

Altre caratteristiche

Dimensioni e pesi
Lunghezza	mm
Larghezza	mm
Altezza	mm
Passo	{{{passo}}} mm
Peso	kg
Altro
Altre versioni	Cabriolet Coupé
Assemblaggio:	{{{assemblaggio}}}
Progetto	{{{progetto}}}
Design	[[]]
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Altre antenate
Altre eredi
Della stessa famiglia	Honda Ballade
Concorrenti	Audi 80 Ford Orion Volkswagen Jetta Fiat Regata
Esemplari prodotti
Note
Vista posteriore

La Serie 200, autovettura prodotta dalla casa britannica Austin Rover Group tra il 1984 ed il 2000.

Delle tre serie prodotte le prime due sono derivazioni dirette di modelli Honda, mentre la terza lo è solo indirettamente.

[modifica] La prima serie

La prima 200 venne lanciata nel 1984 e, esattamente come era stato fatto qualche anno prima con la Triumph Acclaim, era un clone della contemporanea Honda Ballade. Le differenze tra la 200 e la Ballade riguardavano pochi particolari: mascherina, luci posteriori, rivestimenti interni (con radica e velluto di York sulle Rover) e altri dettagli. La carrozzeria (berlina 3 volumi e 4 porte) non era bellissima, ma la vettura ebbe un discreto successo. Sul mercato italiano erano disponibili, al momento del lancio, le versioni 213 SE (con motore 4 cilindri monoalbero a 12 valvole di 1342cc da 70cv di origine Honda) e 216 Efi Vitesse (con motore British Leyland alimentato a iniezione di 1596cc da 104cv). La Vitesse aveva un allestimento più sportivo (cerchi in lega, spoiler posteriore in gomma. filetti rossi sui paraurti, sedili sportivi), mentre la SE era più elegante. Nel 1986 la gamma venne completata con l'introduzione della la 216 SE (con motore 1600 a carburatore da 86cv). La 216 SE era disponibile anche con cambio automatico.

[modifica] La seconda serie

La seconda serie della 200 (sigla interna R8) venne lanciata nell'ottobre 1989. Era basata sulla Honda Concerto, dalla quale differiva per alcuni dettagli esterni (fari, paraurti, specchietti) e interni (finiture più inglesi). La linea, questa volta, era a 2 volumi e mezzo con portellone posteriore (per un totale di 5 porte), ma poco dopo venne presentata una versione a 3 volumi e 4 porte, denominata 400. Dall'ampia gamma di motori disponibili per l'Italia vennero scelti i 4 cilindri Rover di 1396cc della serie K, con testata ad 8 o a 16 valvole, e il 4 cilindri 16 valvole a iniezione multipoint di 1590cc della Honda. La gamma era composta dalla 214 (con motore 1400 8 valvole a carburatore da 69cv), dalla 214 Si (con motore 1400 16 valvole a iniezione single point da 95cv) e dalla 216 GSi (con motore 1600 16v valvole a iniezione multipoint da 115cv). Nel 1990 la gamma venne ampliata con la presentazione delle versioni a 3 porte e cabriolet.

La seconda serie

La 3 porta era disponibile nelle versioni 214 Si e 216 GTi, con motore 4 cilindri iniezione bialbero 16 valvole Honda di 1590cc da 130cv, mentre la cabrio poteva essere 214 Si (95cv) o 216 GSi (115cv). Nel 1991 venne lanciata anche la versione coupé, dotata di una linea autonoma e motori 1600 16 valvole Honda da 130cv (216i) o 2 litri 16 valvole con turbocompressore Rover da 200cv (220i Turbo). La 220 Turbo aveva anche il differenziale anteriore Torsen. Nel 1992, in occasione di un leggero restyling (nuova mascherina cromata in rilievo, paraurti verniciati, diversi fari), la gamma dei motori venne adeguata all'adozione della marmitta catalitica. Il 1400 della serie K adottò l'iniezione multipoint (e la potenza passò a 75cv per la versione a 8 valvole e a 103cv per quella a 16 valvole), il 1600 monoalbero passò a 111cv, mentre la il bialbero perse 8cv, scendendo a 122cv. Invariata, grazie alle diverse regolazioni, la potenza del 2 litri turbo. Per quanto riguarda gli allestimenti la 216 SLi sostituì la 216 GSi, mentre la 216 GTi da 122cv era disponibile anche in versione a 5 porte.

Nel 1993 debuttò, sulle 218 SD e 218 SLD, il motore turbodiesel. Si trattava di un' unità Peugeot di 1760cc da 86cv.

[modifica] La terza serie

La terza serie

La terza serie di 200 (sigla interna R3) nacque nel 1996, non come erede della precedente 200 (sostituita dalla nuova generazione di 400, derivata dalla Honda Civic fastback), ma come modello intermedio tra questa e la 100 (ex Austin Metro). Utilizzando il pianale della precedente 200 R8, la nuova serie aveva una bella carrozzeria a 2 volumi (a 3 o 5 porte) con portellone, molto raffinata ed elegante. Ai motori, ripresi dalla gamma precedente, s'aggiungeva un 4 cilindri di 1119cc da 60cv. La gamma iniziale comprendeva:

211i (1119cc, 60cv)
214i (1396cc, 75cv)
214Si 16v (1396cc, 103cv)
216Si 16v (1590cc, 111cv)

Tutte erano disponibili sia in versione 3 porte che 5 porte. Alla gamma s'aggiunse, nel 1997 la 200 Vi (solo 3 porte), equipaggiata con un 4 cilindri Serie K 16 valvole a fasatura variabile di 1796cc da 155cv. La 200 Vi aveva assetto sportivo, cerchi in lega e sedili sportivi. Nel 1998 la gamma venne completata dalla 220 SDi, mossa da un 4 cilindri 2 litri turbodiesel a iniezione diretta di gasolio da 101cv (di produzione Rover). La 220 SDi era disponibile solo in configurazione a 5 porte. Nel 2000 un restyling diede vita alla Rover 25.