Routing Information Protocol
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Livello applicazioni | HTTP, HTTPS , SMTP, POP3, IMAP, FTP, SFTP, DNS, SSH, IRC, SNMP, SIP, RTSP, Rsync, Telnet, HSRP, BitTorrent, RTP, SysLog... |
Livello di trasporto | TCP, UDP, SCTP, DCCP ... |
Livello di internetworking | IPv4, IPv6, ICMP, BGP, OSPF, RIP, IGRP, IGMP,IPsec, DHCP ... |
Livello di collegamento | Ethernet, WiFi, PPP, Token ring, ARP, ATM, FDDI, LLC, SLIP, MPLS, WiMAX. HSDPA ... |
Livello fisico | Doppino, Fibra ottica, Cavo coassiale, Codifica Manchester, Codifica 4B/5B, Cavi elettrici, ... |
Il Routing Information Protocol (RIP) è uno dei protocolli di routing più usati su reti locali ed aiuta i router ad adattarsi dinamicamente ai cambiamenti dei collegamenti di rete, scambiandosi informazioni riguardo a quali reti ogni router può raggiungere e quanto siano lontane. Anche se il RIP è ancora attivamente usato, è generalmente sostituito da protocolli di routing link-state come OSPF o altri distance-vector come l'EIGRP.
RIP è stato sviluppato nel 1969 come parte di ARPANET e usa l'algoritmo Bellman-Ford. RIP è un protocollo di routing distance-vector che impiega il conteggio dei numeri di salti (hop count) come metrica di routing. Il massimo numero di hop permessi è 15. Ogni router RIP trasmette di default, ogni 30 secondi, la propria tabella completa di routing a tutti i vicini direttamente collegati, generando grandi quantità di traffico di rete su reti a bassa capacità trasmissiva. Lavora sopra il livello di rete della suite Internet Protocol, usando User Datagram Protocol sulla Porta 520 per trasportare i relativi dati. Un meccanismo denominato split horizon è usato per evitare gli anelli (loop) nel percorso di inoltro dei pacchetti.
In molti ambienti di rete RIP non è la prima scelta tra i protocolli di routing poiché il tempo di convergenza è lungo e ha una scalabilità della rete modesta se confrontato con OSPF o IS-IS, inoltre il basso numero di hop supportati limita severamente la grandezza della rete. D'altra parte, è molto facile da configurare ed è implementato anche nei router di fascia bassa.
[modifica] Versioni
Ci sono 3 versioni di RIP: RIPv1, RIPv2, e RIPng.
- RIPv1, definito da (RFC 1058), usa il routing "classful". Gli aggiornamenti delle tabelle di routing non contengono la maschera di sottorete rendendo impossibile la creazione di sottoreti di dimensione diversa all'interno della stessa rete. Non viene supportata nessuna forma di autenticazione, lasciando RIPv1 vulnerabile ad attacchi.
- RIPv2, è stato sviluppato nel 1994 e definito da (RFC 2453), include il trasporto delle informazioni sulla maschera di sottorete, supportando così il Classless Inter-Domain Routing, CIDR. Per garantire la sicurezza degli aggiornamenti sono disponibili 2 metodi: autenticazione semplice con testo in chiaro e MD5, (RFC 2082). Per mantenere la compatibilità all'indietro il limite di hop count rimane a 15.
- RIPng, (RFC 2080), è una estensione del protocollo originale RIPv1 per supportare IPv6.