Rochus Misch
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Rochus Misch (Opole, Polonia 29 luglio 1917), è tuttora vivente e abita a Rudow, un sobborgo alla periferia di Berlino. Nato a Oppeln (Slesia) nell'allora Impero tedesco oggi Opole in Polonia, è stato la guardia del corpo di Hitler.
Indice |
[modifica] Primi anni
Suo padre, soldato, morì poche ore dopo la sua nascita. Sua madre morì due anni dopo. Adottato dai nonni, si iscrisse a una scuola di disegno che finì nel 1936.
[modifica] Adolescenza
Nel 1936, alle Olimpiadi di Berlino, all'esterno dello stadio vide Hitler per la prima volta. L'anno dopo, compiuti i vent'anni, incominciò il servizio militare e fu integrato nelle SS Verfügungstruppe. Il 1° settembre 1939 è nelle truppe tedesche che occupano la Polonia. Ferito in combattimento, Misch va in convalescenza, poco dopo entra a far parte della guardia del corpo di Hitler.
[modifica] Guardia del corpo di Hitler (1940-1945)
Nell'aprile del 1940, è integrato nella guradia personale di Hitler, e si trasferisce presso la Cancelleria di Berlino, inoltre seguì sempre Hitler in tutti i suoi spostamenti. Ha assistito al suicidio di Hitler ed Eva Braun e alla morte dei sei figli di Goebbles. Fuggiti, uccisi o suicidatisi gli abitanti del bunker, erano rimasti in quel grande loculo solo in tre: Misch, il centralinista del numero telefonico 120050 e Hentschel, l’addetto agli impianti del bunker.
[modifica] L'arrivo dei sovietici
All'alba del 2 maggio 1945, la vita si era fermata nel bunker, un macabro silenzio era sceso tra quelle pareti. Misch salutò il macchinista e, ultimo militare a lasciare il bunker, uscì in cerca di salvezza.
[modifica] La prigionia in Unione Sovietica (1945-1954)
Fu catturato dai sovietici e, una volta identificato, lo tennero in prigionia per nove anni, quattro dei quali trascorsi nelle segrete della Lubianka a Mosca, famigerato quartiere generale del KGB, e i rimanenti cinque in un Gulag in Siberia. Nella Lubianka fu torturato perché i sovietici volevano che confessasse la vera fine di Hitler (come noto Stalin per molto tempo non credette al suicidio di Hitler, lo riteneva invece in salvo in qualche Paese dell'America latina); in Siberia incominciò a venir fuori la sua estraneità ai fatti. Giunse al punto di inviare una lettera a Molotov chiedendo una rivoltella per potersi uccidere da soldato: ovviamente non ricevette risposta. La lettera sarebbe rimasta negli archivi di Stato a Mosca, ignorata per sempre, se la BBC non l’avesse scovata in una delle sue ricerche ai fini della realizzazione di documentari storici. Nel 1956 Misch, insieme agli altri testimoni sopravvissuti alla fine del bunker, anch’essi prigionieri in Siberia, fu portato a Berlino per ricostruire le vere vicende della fine di Hitler.
[modifica] Il ritorno in Germania da uomo libero
Dopo la morte di Stalin, a seguito di amnistie concesse da Krusciov e di accordi col governo tedesco, nel 1954 Misch fu rilasciato, tornò a Berlino dove, con la moglie Gerda, aprì e gestì, per molti anni, un piccolo negozio per la vendita di articoli di decorazione della casa. Dopo la morte di Gerda, avvenuta nel 1997, Rochus Misch ha continuato a votare, in onore della moglie, l'SPD ad ogni consultazione elettorale.
[modifica] Una vita in disparte
Misch trascorse i lunghi anni dal 1954 ai giorni nostri in disparte, svolgendo il suo modesto lavoro di artigiano e venditore di tappezzeria, moquettes e altri articoli per la casa. Man mano che i superstiti delle vicende del bunker passavano a vita migliore, Misch entrava sempre più nel mirino degli studiosi, degli storici e dei produttori di documentari. Dopo la morte nel 2002 di Frau Junge, la più giovane segretaria di Hitler, autrice di un libro di memorie utilizzato, tra l’altro, per la realizzazione del film Der Untergang. Misch è diventato un personaggio leggendario, unica fonte delle ultime verifiche sulle vicende del bunker. Rochus Misch ha detto che vide Hitler per l'ultima volta il 30 aprile1945, poco prima del suicidio con Eva Braun. Rochus Misch ha ammesso di essere un cattolico fervente, ha riaffermato la sua estraneità al nazismo, non prendendo mai la tessera del partito nazista (NSDAP). Era presente in Vaticano il 24 aprile 2005, alla messa di incoronazione di Benedetto XVI, ex cardinale Ratzinger, già membro della Gioventù Hitleriana. Nel 2006 ha scritto un libro, "l'Ultimo", un memoriale dove egli racconta il suo lavoro al fianco del Fuhrer dal 1940 fino al 1945.
[modifica] Fonte
- J'étais garde du corps d'Hitler, 2005 - Nicolas Bourcier
[modifica] Voci correlate
- Traudl Junge, segretaria di Hitler
- Erna Flegel, infermiera di Hitler
- Heinz Linge, cameriere personale di Hitler
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