Referendum abrogativi del 2005
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Per approfondire, vedi la voce Referendum abrogativo. |
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« Mi sono chiesto più volte, e ora chiedo a voi, se tale significato della dignità umana, della persona, può appartenere all’embrione allo stesso titolo, con medesima forza, con medesimo appello alla sua responsabilità e al suo impegno, di un uomo, di un individuo, di una persona, di una coscienza? I 30000 embrioni crioconservati, abbandoneranno presto i laboratori dei centri di fecondazione assistita e saranno gettati nella spazzatura, perché tra pochi giorni la legge 1514 sulla procreazione medicalmente assistita, sarà definitivamente approvata. La sacralizzazione dell’embrione, con l’elevazione dello stesso a persona, impedirà lo sviluppo della scienza sperimentale sugli embrioni, con la crudele e feroce conseguenza della uccisione della speranza per la vita e per la cura di milioni di malati » |
(Intervento di Luca Coscioni a Radio Radicale, 3 febbraio 2004 [1])
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Il 25 marzo 2004, i Radicali depositano in Corte di Cassazione la richiesta di abrogazione totale della legge n. 40 del 2004 che regola la Fecondazione assistita. A luglio si raggiunge ll compromesso tra Radicali ed esponenti di parte del centro-sinistra, delle organizzazioni sindacali e del volontariato, dissidenti della Margherita ed esponenti di centro-destra (i parlamentari del Pri Antonio Del Pennino, il forzista Alfredo Biondi e quelli del Nuovo Psi), per la riproposizione alla Corte di Cassazione del quesito di abrogazione totale e di nuovi quattro quesiti di abrogazione parziale della legge 40 e la nascita di un comitato "trasversale".
Il 30 settembre 2004 si consegnano alla Corte di Cassazione gli scatoloni con oltre un milione di firme per il quesito di abrogazione totale e oltre 700.000 sottoscrizioni per gli altri quattro.
Il 13 gennaio del 2005 la Corte Costituzionale, al termine della camera di consiglio, decide l'inammissibilità del quesito referendario di abrogazione totale, mentre dichiara ammissibili i quattro di abrogazione parziale della legge.
Con i referendum alle porte si attivano anche le gerarchie ecclesiastiche: ad ottobre, con il messaggio alla 44° Settimana sociale dei cattolici italiani, Giovanni Paolo II lancia l'allarme: «Benché la democrazia sia consolidata in Italia», secondo il Pontefice vi sono «rischi e minacce» a causa dell'avanzata di «correnti filosofiche, visioni antropologiche o concezioni politiche non esenti da preconcetti ideologici». E' dunque necessario che i cattolici riconsiderino «l'importanza dell'impegno nei ruoli pubblici e istituzionali e in quegli ambienti in cui si formano decisioni collettive significative e in quello della politica». [2]. A gennaio, con il delinearsi del quadro politico, interviene anche il cardinale Camillo Ruini al consiglio permanente della CEI, mettendo in chiaro la strategia che avrebbe seguito la Chiesa cattolica nei mesi seguenti: "è inutile inseguire cambiamenti della legge in Parlamento poiché nessuna modifica apporterebbe miglioramenti alla legge 40, la quale salvaguarda principi e criteri essenziali"; quanto alle modalità attraverso le quali esprimere il rifiuto dei cattolici all'abrogazione di parti della legge, Ruini propone la possibilità di far mancare il quorum alla consultazione popolare. [3]
Il motore della campagna per l'astensione ai referendum è stato il comitato Scienza & Vita, coordinato dai professori Bruno Dallapiccola e Paola Binetti, con l'adesione di tutte le principali componenti dell'associazionismo cattolico.
Contro l'invito di Camillo Ruini a non andare a votare per i referendum, si levano i cristiani non cattolici, in particolare contro la mancanza di pluralismo dell'informazione sui referendum si schiera la Federazione delle chiese evangeliche, che riunsce battisti, luterani, metodisti, valdesi: la posizione della Fcei sul referendum viene espressa nei documenti della Commissione per la bioetica della Tavola valdese, che all'indomani dell'approvazione della legge ritiene "eticamente inaccettabile la completa subordinazione delle aspettative delle persone ad astratti diritti di un organismo vitale che ancora persona non è" [4].
Con l'avvicinarsi della consultazione tuttavia, seppur il dibattito fosse vivo tra scienziati, teologi ed opinionisti,numerosi sondaggi dimostrano che pochi gli italiani in realtà erano informati sui quattro quesiti: dal sondaggio Abacus commissionato dai Radicali a febbraio 2005, emerge che il 64% degli italiani aveva intenzione di andare a votare per i referendum, ma il 43% di questi avrebbe voluto informarsi meglio prima di decidere se pronunciarsi per il sì o per il no; il 22% era all'oscuro del fatto che si sarebbero votati dei referendum nelle settimane seguenti e il 65% degli intervistati era poco o per nulla informato sulla fecondazione assistita; il numero saliva al 79% di coloro che non conoscevano i contenuti della legge 40[5]. Un ulteriore sondaggio pubblicato dal «Corriere della sera» a maggio 2005, ad un mese dalla consultazione referendaria, il 30% degli elettori erano convinti che si sarebbe votato su un unico quesito, per l’abrogazione totale della legge [6].
Il 12-13 giugno i referendum non raggiungono il quorum minimo di votanti, che si ferma al 26%.
Diverse sono state le interpretazioni circa l'alto astensionismo. Per il sociologo Ilvo Diamanti: «E' abbastanza evidente che ci sia un progressivo sentimento di delusione che è cresciuto nel corso degli anni ’90. (…) Visto che la democrazia rappresentativa funziona male, ecco allora che la democrazia diretta genera una reazione quasi di insofferenza nel momento in cui viene avvertita come un surrogato della democrazia rappresentativa» [7].
Secondo l'Istituto di studi e ricerche Carlo Cattaneo: «sin dal 1999 è del tutto evidente che il quorum è tecnicamente irraggiungibile quando una pur piccola minoranza decide di usare lo strumento dell’astensionismo strategico, che si somma all’astensionismo «naturale», progressivamente incrementato del resto dal fallimento dei referendum precedenti. Era del tutto ovvio che il quorum sarebbe stato tanto più irraggiungibile laddove il referendum avesse riguardato una legge approvata da una larga maggioranza parlamentare: da partiti cioè che non potevano non difendere, con il metodo per loro più efficace, le posizioni assunte in Parlamento».
Per il cardinale Camillo Ruini il mancato raggiungimento del quorum invece è "frutto della maturità del popolo italiano, che si è rifiutato di pronunciarsi su quesiti tecnici e complessi, che ama la vita e diffida di una scienza che pretenda di manipolare la vita" [8].
Gli scienziati, intellettuali, medici e malati italiani che hanno attivamente partecipato alla campagna referendaria convocano a Roma, con il sostegno dell’Associazione Luca Coscioni e di Radicali Italiani, un’assemblea che analizza l’esito referendario e che propone idee e iniziative sul «che fare» dopo il referendum [9]. Tra le altre cose, il movimento radicale, ribadisce l'importanza di proseguire la battaglia sulla fecondazione assistita, con iniziative parlamentari volte ad ottenere dei miglioramenti della legge, ma anche assistendo le donne che sarebbero dovute andare all'estero per ottenere la fecondazione eterologa.
Indice |
[modifica] Procreazione medicalmente assistita I
Limite alla ricerca clinica e sperimentale sugli embrioni.
totale | percentuale (%) | |||
---|---|---|---|---|
Iscritti alle liste | 49 794 704 | |||
Votanti | 12 727 885 | 25,60 | (su n. elettori) | Quorum non raggiunto |
Voti validi | 12 227 627 | 96,10 | (su n. votanti) | |
Voti nulli o schede bianche | 495 594 | 3,90 | (su n. votanti) | |
Astenuti | 37 065 225 | 74,40 | (su n. iscritti) |
[modifica] Risultati
Voti | % | ||
---|---|---|---|
RISPOSTA AFFERMATIVA | SÌ | 10 764 600 | 88,1% |
RISPOSTA NEGATIVA | NO | 1 463 027 | 12,0% |
bianche/nulle | 495 594 | ||
Totale voti validi | 12 227 627 | 100% |
[modifica] Procreazione medicalmente assistita II
Norme sui limiti all'accesso alla procreazione medicalmente assistita.
totale | percentuale (%) | |||
---|---|---|---|---|
Iscritti alle liste | 49 794 704 | |||
Votanti | 12 725 125 | 25,60 | (su n. elettori) | Quorum non raggiunto |
Voti validi | 12 207 532 | 98,30 | (su n. votanti) | |
Voti nulli o schede bianche | 512 082 | 1,70 | (su n. votanti) | |
Astenuti | 37 067 989 | 74,40 | (su n. iscritti) |
[modifica] Risultati
Voti | % | ||
---|---|---|---|
RISPOSTA AFFERMATIVA | SÌ | 10 837 827 | 88,8% |
RISPOSTA NEGATIVA | NO | 1 369 705 | 11,2% |
bianche/nulle | 512 082 | ||
Totale voti validi | 12 207 532 | 100% |
[modifica] Procreazione medicalmente assistita III
Norme su finalità, diritti, soggetti coinvolti e limiti all'accesso alla procreazione medicalmente assistita.
totale | percentuale (%) | |||
---|---|---|---|---|
Iscritti alle liste | 49 794 704 | |||
Votanti | 12 722 005 | 25,50 | (su n. elettori) | Quorum non raggiunto |
Voti validi | 12 169 745 | 95,70 | (su n. votanti) | |
Voti nulli o schede bianche | 546 659 | 4,30 | (su n. votanti) | |
Astenuti | 37 071 105 | 74,50 | (su n. iscritti) |
[modifica] Risultati
Voti | % | ||
---|---|---|---|
RISPOSTA AFFERMATIVA | SÌ | 10 674 849 | 87,7% |
RISPOSTA NEGATIVA | NO | 1 494 896 | 12,3% |
bianche/nulle | 546 659 | ||
Totale voti validi | 12 169 745 | 100% |
[modifica] Procreazione medicalmente assistita IV
Divieto di fecondazione eterologa.
totale | percentuale (%) | |||
---|---|---|---|---|
Iscritti alle liste | 49 794 704 | |||
Votanti | 12 712 708 | 25,50 | (su n. elettori) | Quorum non raggiunto |
Voti validi | 12 153 152 | 95,60 | (su n. votanti) | |
Voti nulli o schede bianche | 553 505 | 4,40 | (su n. votanti) | |
Astenuti | 37 080 402 | 74,50 | (su n. iscritti) |
[modifica] Risultati
Voti | % | ||
---|---|---|---|
RISPOSTA AFFERMATIVA | SÌ | 9 406 370 | 77,4% |
RISPOSTA NEGATIVA | NO | 2 746 782 | 22,6% |
bianche/nulle | 553 505 | ||
Totale voti validi | 12 153 152 | 100% |
[modifica] Note
- ^ Intervento di Luca Coscioni a Radio Radicale, ‘’La legge sulla fecondazione assistita ucciderà milioni di malati’’, Radio Radicale, 3 febbraio 2004
- ^ Giovanni Paolo II, Settimana sociale dei cattolici italiani, Bologna, 7 ottobre 2004
- ^ Camillo Ruini, Prolusione del card. Camillo Ruini Presidente della CEI, Consiglio permanente CEI, 7-10 marzo 2005
- ^ Fcei Referendum sulla procreazione assistita, Comunicato stampa del 23 marzo 2005
- ^ Sondaggio Abacus Sondaggio Abacus, febbraio 2005
- ^ Renato Mannheimer, Sondaggio pubblicato sul Corriere della Sera, maggio 2005
- ^ Ilvo Diamanti, intervento su Repubblica Radio, 13 giugno 2005
- ^ Camillo Ruini, Radio Vaticana, 14 giugno 2005
- ^ Assemblea dei 1000, Hotel Ergife di Roma, 21 giugno 2005