Radioaltimetro
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L'altezza di un velivolo o mezzo spaziale , rispetto al suolo sottostante in sorvolo, è definita quota e viene fornita da un radioaltimetro. Questo tipo di altimetro fornisce infatti la distanza tra il velivolo ed il suolo che gli si trova al disotto, come contrapposto all'altimetro barometrico che fornisce si tale distanza ma con riferimento il mare.
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[modifica] Principio di funzionamento
Come il nome implica, il principio fondantre del sistema è il Radar. Onde radio vengono trasmesse veritcalmente verso il suolo e misurato il tempo che esse impiegano per venire riflesse e ritornare al velivolo. Poiché la velocità, la distanza ed il tempo sono correlati tra loro, la distanza dalla supeficie che determina la riflessione può essere calcolata dato che sono noti la velocità di propagazione delle onde radio ed il tempo di percorenza.
Alternativamente, può venire misurata la variazione di frequenza dell'onda, maggiore è la variazione di frequenza tanto più grande è la distanza percorsa. Questo metodo può conseguire accuratezze di gran lunga superiori di quelle conseguite dal metodo precedente per la medesima situazione e i Radioaltimetri che ricorrono alla modulazione di frequenza sono industialmente standardizzati.
[modifica] Applicazioni civili
I radioaltimetri sono di frequente impiegati sui velivoli commerciali per l'avvicinamento e l'atterraggio, specialmente in codizioni di scarsa visibilità (vedasi le regole del volo strumentale) ed inoltre per gli atterraggi strumentali, mettendo l'autopilota nella condizione di conoscere quando iniziare il sentiero di discesa.
Nelle applicazioni aeronautiche i radioaltimetri forniscono generalmente indicazioni fino a 50000 piedi, permettendo al sistema TCAS (Traffic Collision Avoidance Sistem) di ricevere le entrate necessarie per le uscite dell'IFF (Identification, Friend or Foe). Oggigiorno, quasi tutte le linee aeree sono equipaggiate di almeno un radioaltimetro se non generalmente di parecchi radioaltimetri, poiché sono essenziali alle possibilità di atterrraggio automatico (il determinare la quota attraverso altri metodi quali il GPS non è consentito dalla legislazione corrente). Finanche le linee aeree più vecchie a partire dal 1960, quali il Concorde e il BAC 1-11 erano così equipaggiati ed oggi persino aerolinee più piccole della classe al disotto dei cinquanta posti ne sono provvisti (tali quali le serie ATR 42 e BAe Jetstream).
I radioaltimetri sono essenziali nei sistemi GPW (Graund Proximiti Warning), per avvertire il pilota qualora il velivolo stesse volando troppo basso o discendendo troppo rapidamente. Comunque, i radioaltimetri non possono vedere, per come sono posizionati, il terreno immediatamente davanti al velivolo, ma solamnete quello immediatamente disotto ad esso; tale funzionalità richiede o la conoscenza della posizione e del terreno o la disponibilità di un radar di inseguimento del profilo del terreno (TFR-Terrain Folowing Radar) che ricorre a tecnologie simili a quelle del radioaltimetro.
È interessante notare che mentre questi strumenti sono denominati altimetri, l'informazione che forniscono è la quota e non l'altezza, cioè l'altezza del velivolo rispetto al suolo e non rispetto al mare: l'altezza rispetto al mare viene comunemente fornita da un altimetro barometrico.In alcune strumentazioni ricorre il termine "altezza radio" ma ai fini comunicativi, il termine quota viene sempre utilizzato.
Normalmente i radioaltimetri lavorano nella banda E, o Ka o S per le misure di quota rispetto al mare maggiormente progredite. I radioaltimetri forniscono appunto un metodo affidabile ed accurato per misurare la quota al disopra dell'acqua, nei voli su rotte marine. È tuttavia critico il loro impiego quando si vola verso e ci si allontana dagli impianti di estrazione dell'olio.
[modifica] Applicazioni militari
I radioaltimetri son pure impiegati sui velivoli militari per volare estremamente basso sul suolo onde evitare il rilevamento Radar dell'artiglieria contraerea o dei missili terra-aria. La tecnologi dei radioaltimetri è anche utilizzata nei Radar di inseguimento terreno (terrain-following radar) per consentire ai velivoli da caccia di volare a quote bassissime.
