Plebiscito per l'unione Lombardo-Piemontese (1848)
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Il Plebiscito per l'unione Lombardo-Piemontese venne celebrato nel giugno 1848 nelle province del Lombardo-Veneto liberate dalla occupazione austriaca e sancì la fusione con il Regno di Sardegna.
Esso venne annunciato il 12 maggio 1848 e completato l'8 giugno con una enorme maggioranza a favore dell'annessione (661'002 voti a favore). Il podestà di Milano Casati guidò la delegazione che recò i risultati a Carlo Alberto, il 10 giugno sul Garda.
I suoi effetti furono, naturalmente, resi nulli dalla successiva ripresa dell'esercito austriaco del feldmaresciallo Radetzky.
Esso stimolò un intensissimo dibattito politico, iniziato sin dal 13 maggio 1848, quando i repubblicani pubblicano una protesta contro il plebiscito. Nei giorni ed anni seguenti vi presero parte le principali intelligenze italiane dell'epoca, fra le quali: Cattaneo, Mazzini, Cantù, Borsieri, Gioberti e moltissimi altri.