Pietro Giubilo
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Pietro Giubilo (Roma, 1943) è un politico italiano. E' stato sindaco di Roma.
Funzionario regionale, in gioventù aderisce a un movimento politico di estrema destra, in seguito s'iscrive alla Democrazia Cristiana. Vicino a Vittorio Sbardella (1939 - 1994), fa parte della corrente di Giulio Andreotti, per poi seguire Sbardella dopo la fuoriuscita di quest'ultimo dalla corrente nel 1992. È soprannominato "il monaco" per l'aspetto allampanato e per le abitudini francescane.
Nel maggio 1985 è eletto consigliere comunale di Roma, e dal 31 luglio dello stesso anno al 6 agosto 1988 è assessore ai Lavori pubblici della giunta guidata da Nicola Signorello. È eletto sindaco il 6 agosto 1988, ma si dimette il successivo 29 marzo, a causa di una vicenda giudiziaria dalla quale sarà integralmente scagionato.. Resta in carica per gli affari correnti fino allo scioglimento anticipato del Consiglio comunale e la nomina del commissario prefettizio Angelo Barbato il 10 luglio 1989. Avvalendosi dei poteri assegnati alla giunta dalla legge allora in vigore nel caso che la convocazione del consiglie comunale non fosse possibile, l'amministrazione Giubilo dimissionaria approverà un numero impressionante di delibere, di cui ben 1.200 il giorno prima dello scioglimento.
Rinuncia a presentarsi alle elezioni amministrative anticipate dell'ottobre 1989. Segretario del Comitato romano della Dc fino al 1992, in seguito aderisce all'Udc ed è animatore di alcuni circoli culturali. È dirigente della Regione Lazio.
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Nicola Signorello | 10 maggio 1988 - 10 luglio 1989 | Franco Carraro |