Partito Liberale del Canada

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Stéphane Dion, attuale leader del Partito Liberale del Canada

Il Partito Liberale del Canada (inglese: Liberal Party of Canada; francese: Parti Libéral du Canada) è un partito politico canadese. È storicamente considerato in Canada come il "partito naturale di governo", i cui vari leader del passato hanno tutti ricoperto almeno una volta l'incarico di primo ministro.

[modifica] Storia

Wilfrid Laurier, primo premier liberale della storia canadese

Un Partito Liberale unitario sia dei canadesi francofoni, che di quelli anglofoni venne fondato nel 1861. Prima avevano operato movimenti riformisti anglofoni, spesso detti "liberal" nel Nord America Inglese, i "Clear Grits" in Ontario, opposti ai conservatori di "Famiglia unita", e il "Partito rosso", erede del Partito patriottico, nel Basso Canada, quasi corrispondente all'attuale Quebec. I Clear Grits ed il Partito Rosso si presentarono uniti alla legislative della Provincia del Canada del 1854.

Nel perido della Confederazione canadese, i liberal furono quasi sempre all'opposizione grazie all'attività politica dei conservatori guidati da Sir John A. Macdonald. L'unico governo liberale di questo periodo fu quello di Alexander Mackenzie tra il 1873 ed il 1878.

Nel 1896, però, Wilfrid Laurier, francofono e nuovo leader del partito, portò i liberal alla vittoria. I Liberal in questo perido si caratterizzarono come sostenitori del libero commercio con gli Stati Uniti e della nascita di una marina canadese, il tutto in opposizione all'imperialismo inglese. Inoltre, Laurier cercò di attenurare le posizioni anti-clericali del partito per migliorare le posizioni del partiti nella parte francofona, a maggioranza cattolica. I liberali persero il governo dopo la sconfitta alle elezioni del 1911. La Prima Guerra Mondiale determinò la spaccatura in seno ai liberli tra favorevoli e contrari alla leva obbligatoria. Infatti, nelle elezioni successive i liberal filo-conscrizione diederono vita ai Liberal-Unionisti che sostennero il governo unionista del conservatore Sir Robert Borden. Con la fine della guerra alcuni liberal-unionisti, però, ritornarono nelle file del partito.

Quale leader del partito successe a Laurier, William Lyon Mackenzie King, che fu primo ministro dal 1921 al 1948. In questo perido i Liberal si caratterizzarono per una politica sociale progressista, atraverso l'assistenza alla maternità con sussidi mensili alle madri con prole numerosa. Non solo, con il sostegno del Co-operative Commonwealth Federation, ora Nuovo Partito Democratico, socialdemocratici, introdusse le pensioni di anzianità.

Lester Pearson

Susseguentemente, durante i due governi di minoranza capeggiati da Lester Pearson, primo ministro tra il 1963 ed il 1968, furono introdotti il sistema sanitario pubblico federale Medicare, il sistema pensionistico federale, i prestiti agli studenti, il bilinguismo ufficiale e la bandiera canadese.

[modifica] Dal 1968 in poi

I liberali continuarono a detenere il governo anche con Pierre Trudeau, che fu primo ministro dal 1968 al 1979, e poi ancora dal 1980 al 1984. In questi anni furono approvati l' Official Languages Act, che rese il bilinguismo obbligatorio, e la Carta dei diritti, la costituzione canadese ancor oggi in vigore. I governi di Trudeau si caratterizzarono per un forte impegno sociale e per la creazione di un forte stato centrale, in opposizione al separatismo del Québec, pur garantendo una diversità di status allo stato francofono.

Alle elezioni del 1984 il nuovo leader, John Turner, non riuscì a contenere l'emorragia di consensi, al punto che il LPC si ritrovò con appena 41 seggi, tanti quanti i socialisti del Nuovo Partito Democratico (NDP), storicamente il terzo partito federale del Canada. Alle elezioni del 1988, grazie all'opposizione al Trattato di libero scambio NAFTA tra USA e Canada il LPC ottenne 83 seggi, non riuscendo, però, a tornare al governo e sottraendo seggi quasi unicamente al NDP.

Con Jean Chrétien il LPC è tornato al governo dal 1993 al 2003, sfruttando, soprattutto negli anni '90, le divisioni all'interno dei conservatori progressisti (PC) ed i buoni risultati del populista Partito Riformatore e degli indipendentisti del Bloc Québécois, che raccoglievano consensi soprattutto nell'elettorato conservatore.

Nel 2003, l'allora ministro delle finanze Paul Martin ha rimpiazzato il dimissionario Chrétien alla guida del partito e del governo. Martin ha guidato il partito liberale alle elezioni del 2004, concluse con una vittoria di misura, e del 2006, nelle quali, con il 30,6% dei voti, il LPC è tornato all'opposizione dopo tredici anni. Successivamente a tale sconfitta, Martin ha rassegnato le dimissioni dalla guida del partito liberale; in occasione di un combattutissimo congresso nazionale tenutosi il 2 e 3 dicembre a Montréal, il LPC ha eletto Stéphane Dion, ex ministro dell'ambiente del governo Martin e fervente ecologista, come nuovo leader.

[modifica] Ideologia

I liberali possono essere considerati, dopo lo scioglimento del Partito Conservatore Progressista e la nascita del Partito Conservatore del Canada, il più antico partito del Canada e l'unico di rilievo confederale. Il LPC è un partito di centro, che coniuga, però, una visione moderata in campo economico con una visione sociale particolarmente progressista. È membro dell'Internazionale liberale.