Nepenthes rajah
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Stato di conservazione | ||||||||||||||
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Classificazione Cronquist | ||||||||||||||
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Classificazione APG | ||||||||||||||
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Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||
Nepenthes rajah Hook.f., 1859 |
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Nepenthes rajah (Hook.f. 1859) è una pianta carnivora appartenente alla famiglia Nepenthaceae. È endemica del Monte Kinabalu e del vicino Monte Tambuyukon, che si trovano a Sabah, nel Borneo malesiano[2].
Cresce esclusivamente su substrati serpentini, in particolare in aree in cui il suolo è permanentemente umido e povero di nutrienti.
Si sviluppa ad altitudini comprese tra i 1500 ed i 2650 m s.l.m. ed è quindi considerata una pianta sub-alpina.
È una pianta famosa per la produzione di ascidi di considerevoli dimensioni, dato che possono raggiungere l'altezza di 35 cm e la larghezza di 18 cm[3]. Questi ascidi sono in grado di contenere 3,5 litri di acqua[4] e più di 2,5 litri di enzimi digestivi.
La N. rajah è una delle due nepente (l'altra è la N. rafflesiana) per le quali è stata documentata la cattura come prede di piccoli mammiferi. Phillips, nel 1987 ha trovato due ratti annegati all'interno di due differenti ascidi di una Nepenthes rajah[5]. È capace di catturare anche altri piccoli vertebrati, come lucertole, rane e uccelli, sebbene si pensa che questi casi riguardino animali malati e di certo non rappresentano la norma. Generalmente, infatti, la maggior parte delle prede è costituita da insetti, soprattutto formiche.
Gli ascidi della nepente ospitano anche un grande numero di organismi animali commensali o simbionti. Molti di questi animali sono così legati agli ascidi della pianta che non sono in grado di sopravvivere lontano da essi e vengono chiamati Nepenthebionti. Due di questi sono i ditteri Culex rajah e Toxorhynchites rajah.
Indice |
[modifica] Morfologia
Nepenthes rajah, come quasi tutte le specie del suo genere, è una pianta rampicante. Lo stelo di solito cresce adiacente al terreno, ma si arrampica ogni volta che viene in contatto con un oggetto in grado di sostenerlo. Lo stelo è relativamente sottile (≤30 mm) e può raggiungere la lunghezza di circa 6 m, sebbene raramente supera i 3 m[6].
N. rajah non produce stoloni come le altre nepente, ma le piante più vecchie producono dei getti basali. Questo è comune specialmente nelle piante che derivano da coltura tissutale.
[modifica] Foglie
Le foglie sono prodotte ad intervalli regolari lungo lo stelo, cui sono attaccate mediante i piccioli.
Dalla parte apicale di ogni foglia si diparte un viticcio lungo e stretto, che può raggiungere la lunghezza di 50 cm[7]. Nella sua parte terminale si trova una piccola gemma che, se attivata fisiologicamente, si sviluppa in una trappola funzionante. Quindi gli ascidi sono foglie modificate e non fiori specializzati come spesso si crede.
Le foglie di N. rajah sono molto distinguibili e raggiungono grandi dimensioni. Possono essere lunghe fino ad 80 cm e larghe fino a 15 cm.
Sono peltate e di forma lanceolata, con il margine esterno ondulato. Il viticcio si diparte dalla parte inferiore della foglia, poco prima del meristema apicale. Questa caratteristica è più evidente in N. rajah che nelle altre nepente, con l'eccezione di N. clipeata.
Lungo ogni faccia della foglia corrono da tre a cinque venature longitudinali, e da queste si dipartono verso il margine fogliare delle venature pennate.
[modifica] Ascidi
Tutti gli ascidi delle nepente condividono delle caratteristiche di base. Le trappole sono costituite da una coppa principale, che è coperta da un opercolo che impedisce all'acqua piovana di penetrare al suo interno e diluirne il contenuto enzimatico. Un anello di tessuto, il peristoma, circonda la bocca dell'ascidio. Un paio di "ali" frangiate attraversano la parte frontale delle trappole terrestri e servono presumibilmente per guidare gli insetti all'interno della bocca dell'ascidio. Queste ali sono assenti o molto ridotte negli ascidi aerei, che catturano principalmente insetti volanti.
N. rajah, come la maggior parte delle nepente, produce due tipi di ascidi. Gli ascidi inferiori o terrestri sono i più comuni. Sono molto grandi, riccamente colorati e di forma ovoidale. L'attaccatura del viticcio si trova nella parte frontale della coppa dell'ascidio, vicino al peristoma ed alle ali. Gli ascidi di alcuni esemplari sono in grado di raggiungere l'altezza di 40 cm e la capacità di 3,5 litri di acqua e di più di 2,5 litri di fluido digestivo, sebbene la maggior parte non superi i 200 ml[8]. Questi ascidi sono probabilmente i più grandi per volume di tutto le nepente, rivaleggiati solo da quelli di poche altre specie, quali la N. merrilliana, la N. truncata e la N. rafflesiana. Queste trappole si trovano sul terreno e sono spesso reclinate, appoggiandosi a qualsiasi oggetto in grado di sostenerle. Sono in genere di un colore che va dal rosso al porpora nella parte esterna, mentre la parte interna va dal verde al porpora. Gli ascidi inferiori di N. rajah sono inconfondibili e per questo motivo è facile distinguere questa specie da tutte le altre specie di Nepenthes del Borneo[9].
Le piante mature possono produrre, anche se raramente, degli ascidi superiori o aerei, più piccoli, imbutiformi e generalmente meno colorati di quelli terrestri. L'attaccatura del viticcio in questi ascidi si trova nella parte posteriore della coppa.
I due tipi di ascidi differiscono notevolmente nella morfologia poiché sono specializzati nella cattura di differenti tipi di prede. Gli ascidi che non ricadono in nessuna delle due categorie sono chiamati ascidi "intermedi".
Il peristoma presenta un margine dentato ben distinguibile che forma un attraente labbro attorno alla bocca dell'ascidio. Una serie di protrusioni rialzate, note come costole, intersecano il peristoma e, terminando in piccoli e corti denti, ne determinano il margine superiore. Due ali frangiate corrono dall'attaccatura del viticcio fino al margine inferiore del peristoma.
Il grande opercolo di N.rajah, il più grande del Genere, è un'altra caratteristica distintiva di questa specie. Ha una forma ovoidale o oblunga e presenta una chiglia che attraversa la sua parte mediana. Lo "sperone" posto dietro l'opercolo è lungo circa 20 mm[3].
Gli ascidi di N. rajah sono ricoperti da grandi ghiandole secernenti nettare che sono abbastanza diverse da quelle di altre Nepenthes. La superficie superiore dell'ascidio, in particolare, presenta da 300 a 800 ghiandole/cm2[10].
[modifica] Fiori

N. rajah fiorisce durante tutto l'anno.
I fiori sono prodotti in grande numero su dei racemi, infiorescenze con un singolo asse di ramificazione, che si sviluppano dall'apice dello stelo principale e che possono essere alti fino a 120 cm[4] . Producono un forte odore zuccherino e sono di colore bruno-giallo.
I sepali sono ellittici o oblunghi e lunghi fino a 8 mm[3].
Come tutte le specie di Nepenthes, anche N. rajah è una pianta dioica, con fiori unisessuali presenti su piante maschili e femminili.
I frutti son arancio-bruni e lunghi da 10 a 20 mm.
[modifica] Altre caratteristiche
Il sistema radicale di N.rajah è notevolmente esteso, sebbene sia relativamente superficiale come nella maggior parte delle Nepenthaceae.
In tutte le parti delle piante giovani è presente l'indumentum, una copertura di peli lunghi e bianchi, che sono del tutto assenti nelle piante adulte.
A differenza di molte altre specie di nepente, nelle popolazioni naturali di N. rajah è stata osservata poca variabilità genetica e di conseguenza non sono state descritte nè forme nè varietà.
[modifica] Carnivorosità
[modifica] Diffusione e habitat
[modifica] Note
- ^ Clarke, C., et al. Nepenthes rajah. In: 2007 IUCN Red List of Threatened Species. IUCN 2007.
- ^ Clarke, 1997 op. cit., pag. 123 .
- ^ a b c Clarke, 1997 op. cit., pag. 122 .
- ^ a b Rajah Brooke’s Pitcher Plant (PDF) in Focus Pitcher Plant. URL consultato il 16-11-2007.
- ^ Phillipps, A. (1988). A Second Record of Rats as Prey in Nepenthes rajah. Carnivorous Plant Newsletter 17 (2): 55.
- ^ Clarke, 1997 op. cit., pagg 10 e 120 .
- ^ Clarke, 1997 op. cit., pagg 120 e 122 .
- ^ Clarke, 2001 op. cit., pag. 7 .
- ^ Clarke, 2001 op. cit., pag. 26 .
- ^ Danser, 1928 op. cit., pag 38 .
[modifica] Bibliografia
- (EN) C. M Clarke. A Guide to the Pitcher Plants of Sabah. Kota Kinabalu, Natural History Publications (Borneo), 2001. 40 ISBN 9838120154
- (EN) C.M. Clarke. Nepenthes of Borneo. Kota Kinabalu, Natural History Publications (Borneo), 1997. 207 ISBN 983812057X
- (EN) B.H Danser. Nepenthes Rajah in The Nepenthaceae of the Netherlands Indies . Buitenzorg, Bulletin de Jardin de Botanique, 1928. 249–438
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
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Wikispecies contiene informazioni su Nepenthes rajah
[modifica] Collegamenti esterni
- Nepenthes rajah IPNI Database
- Nepenthes rajah GRIN Database
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